Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

VODIM

Risultati per: grida

Numero di risultati: 31 in 1 pagine

  • Pagina 1 di 1

USI,COSTUMI E PREGIUDIZI DEL POPOLO DI ROMA

684122
Zanazzo, Giggi 31 occorrenze

È inutile parlarne. Sono tante le grida dei giornalai e così diverse, che per enumerarle tutte non mi basterebbe un’altra metà del presente volume. E

storia

Gira con la sua caldaia colma di castagne e grida: — So’ ccalle che bbùlleno!

storia

Con uno o due canestri appesi alle braccia, grida a squarciagola: — Ce ll’ho dde vigna le lumaachee !

storia

Reca la sua merce in un canestro o sopra un carrettino a mano, e grida: — Un ber cùcchimo, donnee!

storia

Si mostra nell’estate, sospinge un carrettino dipinto a vivaci colori contenente la sorbettiera, e grida: — Che rosso d’ovoo, che gelàa’!

storia

Con la sua vocetta acuta è penetrante, grida: — Com’è bbianca ’sta lattuca! — La riccetta, l’indivioletta, la rughettaa! — Come ce ll’ho riccia!

storia

Va spingendo un carrettino tutto adorno di specchi, di carta fiorata, di immagini di sovrani, ecc. Egli grida con voce nasale: — Nocciuoline

storia

È abruzzese. Va curvo per il peso di una canestra nella quale porta una quantità di utensili da cucina, e grida: — Peparóle e cucchiaaà! — Schifiètte

storia

Da noi si chiamano anche caterinóne e mmandoline. Ed ecco perchè nel venderle il venditore grida: — Caterinonee grossee e tteneree: so’ der giardino

storia

Si trascina dietro un piccolo carrozzino sul quale sono riposti gli utensili del suo mestiere, e grida con voce lamentosa: — Chi ccià ttigami

storia

Anche questo è un ultimo attore superstite delle feste popolari della vecchia Roma, grida vendendo semi di zucca secchi: — Bruscolini: chi vvô er

storia

Lacero, con il sacco sulle spalle, si fermava ad ogni tratto di strada, poneva la mano all’orecchio, e con voce gutturale, gridava: — Aèoo! Grida che

storia

Va attorno nei mesi caldi con un cappello di paglia a larghe tese, una secchia d’acqua, una canestra con l’occorrente per bere, e grida: — Acqua

storia

che dir si voglia. Siccome in questo giuoco non v’è tana per riposare, allorchè il giocatore rincorso è stanco si ferma e grida: Co’ le bbône o pace

storia

uno di essi è rimpiattato, il secondo capo grida: Fôco fôco!, e quando esso se ne allontana, grida invece: Acqua acqua! Il primo compagno scoperto, va

storia

falso od in luogo pericoloso, le si grida: "Fôco!".

storia

Espone la sua merce sopra alcune scalette di legno, nei quartieri più popolari, e grida a squarciagola: — Curete pompieri che vva a ffocoo! E sulle

storia

gambe, va attorno e grida, p. es.: — Carbonaro! Chi vô er carbone? Un compratore finge di volerne un soldo e gli dice: — Me ne date un bajocco

storia

che parla la grida dei fanciulli perduti. Una turba di ragazzi preceduti da una croce percorrevano le vie annunziando che un bimbo o una bimba non

storia

nascondiglio. Allorchè si sono nascosti, gridano al compagno che li deve trovare: Ti vedoo! Questo si mette in cerca, ed appena ne scorge uno, grida: É rotto

storia

Fusajaro grida: — Mosciarellaro, fusagliaro! E più comunemente — Fusaja dorce!

storia

compratori. Ma comunemente grida: — So’ ccanniti le péra côtte bbônee! A’ miei tempi eranvene alcuni che alla voce stupenda accoppiavano la virtù d

storia

ritirare. Qualora la pallina lanciata urta o inciampa in un sassetto, in un piede di uno spettatore, ecc., e il proprietario di essa grida subito: Moi

storia

che teneva tra le ginocchia, e grida con quanto fiato n’ha in góla: "Curete da mamma; ché ’r cane è sciorto!". Se il fanciullo sguinzagliato riesce ad

storia

nascondersi di qua e di là. Il loro capo a un certo punto grida: Vado dar fornaro, compro er pane; dar pizzicarolo, compro salame e presciutti: libbertà per

storia

’ rossi? — Sì. — Se màgneno? — Sì. — Allora so’ ccerase? Se indovina, la mamma grida: Mena mena! E i giocatori a fuggire e a nascondersi per non farsi

storia

che l’uditorio ingrossava egli alzava la voce... I barbereschi in Carnevale, presti ad afferrarsi alle criniere dei cavalli, emettendo grida selvagge

storia

, ora via del Lavatore. Potete immaginare, da simili congreghe, le continue liti, le grida, le contumelie e gli esempi di bel parlare che ne venivan

storia

grida monosillabiche: Du’! Quatr’! Un’! Tre! Se’! Cinq’!… Animati da questo trastullo, che spesse volte finisce con litigi, tanto è facile e disputabile

storia

grida: cucchiai e catini E l’altro strilla: forbicette fini. Senti uno che dice: canestri canestri, Odi l’altro che grida: lino lino; Uno che si vanta di

storia

. Bianca la noce!: Far fiasco in segno sconcio. Grida del venditore di noci. Bicchiere: Ano. Farsi arrotà’ er bicchiere, vale..... Bigónzi: Calzoni

storia

Cerca

Modifica ricerca

Categorie