messi, dovevano compir l'opera. Li sfruttiamo, li trattiamo peggio di animali, li mettiamo su, per cattivi fini, e poi sbraitiamo che il governo non
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pecoroni, capaci soltanto di dire sì o no come veniva loro imposto. Nome, censo, onestà, che altro poteva chieder di meglio il governo per nominare
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strazio!» «Dicono che il governo manderà dei soccorsi», fece il marchese. «E queste cucine ... come le chiamano?» «Economiche. Distribuiranno, per pochi
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, non rimarrebbe più nessun delitto impunito e il governo potrebbe abolire la polizia.» «È un altra quistione!», rispose don Aquilante. «Lasciamo
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. Che gli importava a lui, marchese di Roccaverdina, e del papa Pio IX e dei conventi e dei monasteri che il governo voleva abolire? Il papa era lontano
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bestemmie in fila per sfogarsi contro i preti, contro il papa, fin contro il governo che non li impiccava tutti. «Eh?», gli domandava il cavaliere
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'46@, '46, mancava il grano; non se ne trovava neppure a pagarlo a peso d'oro! Il nuovo governo, sì, aveva fatto venire grano da ogni parte; ma i
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