?" "Che cosa?" gli domandò Giovanna. "Il lupo..." "Lo avete nominato voi, imbecille!" "Ah, già!" esclamò Nicolino, rassicurato. Giovanna si rivolse al
Facendosi largo a colpi di spada fra le fitte liane che gli sbarravano la strada, il giovane Raul di Trencabar insieme al capitano Squacqueras e a un
pressi della costa. Uno spilungone vestito da ufficiale spagnolo, con un immenso spadone che gli intralciava i movimenti delle gambe per quanto era lungo
" avremmo contro gli Alisei..." "E noi daremo loro battaglia e li sconfiggeremo!" rispose bellicosamente la terribile vecchia. "Ma, nonna," interloquì
corsivo e non in tondo, non comprese il senso riposto nelle parole del giovane Raul e gli disse turbata: "Siete molto crudele, Raul, a ricordarci
perché ormai gli incas, quasi completamente distrutti dagli spagnoli, erano rimasti in pochissimi e alla pelle ci tenevano estremamente se non altro per la
, il governatore di Maracaibo, gli ha ammazzato i due fratelli, il Corsaro Rosso e il Corsaro Verde, nessuno lo ha più visto allegro..." Un pirata con
Pochi minuti dopo erano nel tempio davanti al favoloso tesoro che era rimasto lì poiché gli incas superstiti erano stati portati via dagli spagnoli e
creduto di poter acchiappare e che invece gli era sgusciata di mano lasciando i suoi Dopo essere rimasto impigliato nella rete appiccicosa di un enorme
, scoraggiato, si era accasciato sul suo sgabello e non aveva più pronunciato una sola parola. Gli batté una mano su una spalla. "Non vi addolorate, caro
botti piene d'oro e voi mi proponete 14. Giovanna soltanto per una medaglia d'argento?" "Caro capitano," gli fece osservare Raul "per meritare una
con un misterioso personaggio che, pur essendo olandese, non porta gli zoccoli, non ha nulla a che fare con i mulini a vento e non balla allegre danze
capitano" disse tutto soddisfatto il governatore mentre Raul gli si avvicinava mettendosi al suo fianco. "Ecco i nostri nemici!" E indicò la bionda
mentre faceva gli onori di casa al Viceré testé arrivato dal vicereame di Napoli e destinato a sostituire l'attuale Viceré di queste colonie di Sua
con il filo di acciaio... Infatti non mi fido dei giachi di maglia che vendono gli armaioli di Milano... Attenzione! Para questo colpo segreto, se
gli occhi e si mise a russare sonoramente. Battista e Nicolino imitarono il suo esempio. Jolanda passeggiò un po'su e giù, poi guardò verso il gruppo
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la guardia gli presentava le armi.
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una gamba, la rimettevano giù, s'inchinavano di nuovo e riprendevano ad ispezionarsi facendo un giretto gli uni intorno agli altri. Si sarebbe potuto
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..." "Giusto!" disse Giovanna. "E allora fate una cosa... Indossate gli abiti di questo soldato spagnolo e prendete il suo posto, mentre noi penetriamo nella
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respira un po'meglio e se facciamo un passo indietro andiamo a finire di sotto. Nicolino, con l'archibugio in ispalla e l'elmo che gli calava
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schiavo che aveva in mano anche uno spegnitoio si avvicinò ad uno dei candelabri per spegnerne le candele. Giovanna gli si avvicinò camminando con passo
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... Avevate sognato!" "Macché sognato!" esclamò il Viceré. "Per poco non mi inchiodava alla parete come una farfalla!" "Se fosse uscita," gli fece
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. Giovanna ne approfittò per rivolgersi a Nicolino. "Gli archibugi sono scarichi!" gridò. "Nicolino, tocca a te!" Per uno strano fenomeno Nicolino capì
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sembra fatta per andare all'inferno! Per di più qui c'è un puzzo di... come di tomba..." "Allora, resti?" gli domandò Battista. "E dove vuoi che vada
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fenomeno con gli occhi sbarrati, cominciò a balbettare: 12. Giovanna Il lenzuolo si cominciò a gonfiare... "Ba... Ba... Battista?" Battista si voltò. "Cosa
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gli piovevano sul volto umido, apparve l'Olandese Volante. "Io" disse. "Io, chi?" domandò Giovanna per nulla spaventata dall'apparizione. "E come vi
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acquistare una flotta ed arruolare dei mercenari con i quali continuare per suo conto la guerra contro gli spagnoli come era sua intenzione..." Si
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fossimo smarriti, capitano" disse. E poiché nessuno gli rispondeva si voltò, ma non vide il capitano Squacqueras che poco prima marciava accanto a lui. "E
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..." rispose il maggiordomo. "Dove ci sono gli esplo... esplo... esplosivi?" balbettò Nicolino, terrorizzato. "Certo!" "E noi siamo entrati con la
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sapeva nuotare, affogò!..." che era uscita dalla sua cabina, gli si avvicinò: "Ciao, papà" gli disse, alzandosi in punta di piedi per dargli un bacio su
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il maggiordomo Battista respiravano di sollievo, il Cacicco batté le mani ordinando ai selvaggi: "Si sciolgano gli altri prigionieri e si danzi in
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osservazione diretta per la loro estrema piccolezza, e cioè gli atomi, le molecole, e i loro elementi costitutivi, elettroni e nuclei, sia di quelli
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Gli elettroni sono corpuscoli tutti eguali tra di loro; leggerissimi, avendo massa 1800 volte più piccola di quella dell'atomo più leggero
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si arrivò dapprima a sospettare che gli atomi non fossero gli “indivisibili” degli antichi ma contenessero delle particelle più piccole e infine a
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di elemento. Solo che gli elementi che ne risultano hanno proprietà così enormemente simili tra di loro che è praticamente impossibile separarli uno
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costitutive dell'atomo; gli elettroni e: j nuclei. Hanno essi stessi una struttura complessa oppure no? Per l'elettrone e per il nucleo più leggero, cioè
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atomico, proposto da Rutherford ricorda molto nella sua struttura il sistema. solare. Il nucleo positivo al centro dell'atomo corrispondente al sole e gli
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gli atomi e li riuniscono insieme per formare sia aggregati di pochi atomi, quali sono le molecole: sia aggregati assai più numerosi, come j corpi
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piccole che non sono normalmente sufficienti a tenere insieme gli atomi per formare molecole o corpi solidi. Invece le forze elettrostatiche agiscono
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Sostanzialmente simili alle forze che tengono insieme gli atomi di una molecola, sono le forze che li raggruppano per formare i corpi solidi. Tra
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spettro, opportunamente interpretato, può dirci infatti molte cose; esso ci rivela intanto quali sono gli elementi chimici presenti alla superficie della
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una molecola, essi verrebbero immediatamente strappati uno dall'altro dagli urti violentissimi contro gli altri corpuscoli. Ma nemmeno la compagine
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con la velocità, abbastanza rispettabile, di 30 km al minuto secondo (eguale press'a poco alla velocità del moto della terra attraverso gli spazii
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trasformazione della materia, il sogno degli alchimisti, si siano per tanti secoli rotti gli sforzi degli ingegni più eletti, e come solo ora, adoprando
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risultato in seguito di importanza fondamentale: e cioè l'influenza che gli altissimi strati dell’atmosfera grazie al loro· stato di ionizzazione
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determina anche in genere un assorbimento di esse. Tale assorbimento è prodotto dal fatto che gli elettroni, messi in moto oscillatorio dal campo elettrico
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assorbita dall'alta atmosfera. Vi sono però varie esperienze che fanno sospettare che i raggi ultravioletti solari non siano gli unici agenti
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Accenneremo infine al notevole effetto esercitato dal campo magnetico terreste sulla rifrazione delle onde elettromagnetiche. Gli elettroni liberi
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