, e porta un bacio alla torre di Giotto. E ora che giustizia è fatta, tiriamo innanzi.
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A tanta ruina d’opere non cooperarono solo gli esercenti il restauro, e giustizia vuole che a quelli non si faccia aggravio delle responsabilità che
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Ha facoltà di parlare l'onorevole ministro di grazia e giustizia.
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Ronchetti ministro di grazia e giustizia. A nome del Governo mi associo alle nobili parole che sono state pronunziate dall'onorevole nostro
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nella giustizia che amministrò con coscienza rigida e squisita, e nel diritto, che propugnò e difese con intelletto alto di amore, e nella fede politica
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simpatico ministro di grazia e giustizia hanno ricordato le virtù di Teodorico Bonacci nella sua famiglia e sul campo di battaglia; e come ministro, rigido
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che vi è nell'animo dei governanti il proposito di far sì che una nuova legge attui questo concetto di giustizia, che: senza reddito, non si paghino
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Ronchetti ministro di grazia e giustizia. Ed a cui non ho niente da mutare.
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Ronchetti ministro di grazia e giustizia. No. Anche questa deve essere stata approvata in Consiglio dei ministri.
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conclusioni, che appaghino i desideri di tutti, così che a tutti si renda giustizia.
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agrigentine, alle quali bisogna provvedere, perchè è una questione di giustizia?!
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voi vogliate procedere coi criteri di giustizia universale che debbono sempre servirci di guida.
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Commissione nominata da chi mi precedette al Ministero di grazia e giustizia, e presieduta dall'onorevole Ronchetti.
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grazia e giustizia» .
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ministro di grazia e giustizia mi dia a suo tempo uno schiarimento che mi rassicuri.
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sono di quelle che hanno avuto dei trapassi, intorno alle quali, calpestando un principio generale, di giustizia, non è lecito che la Camera italiana
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che il ministro di grazia e giustizia sentirà il dovere di chiarire questi punti controversi come pure sentirà l'eccitamento che gli viene dalla Camera
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Ronchetti ministro di grazia e giustizia. Prego la Camera di voler sospendere la presente discussione e di rimandarla a domani perchè il Governo
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«Il sottoscritto chiede di interrogare il ministro di grazia e giustizia se non crede giunto il tempo di proporre al Parlamento l'abolizione del
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soppressione del tribunale supremo di guerra e marina e pel nuovo ordinamento della giustizia militare, che il di lui predecessore presentò alla Camera il 28
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«Il sottoscritto chiede di interrogare l'onorevole ministro di grazia e giustizia per conoscere come intenda provvedere alla conservazione
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vecchio Liscari avesse comprato la giustizia. E perciò non si trattenne dell'esclamare: - C'è il tribunale che potrà stracciare questa sentenza. - C'è la
disgrazia; e avevano il piú grande interesse di non divulgarla. Se non che c'è nel mondo, a quel che sembra, una giustizia assai piú oculata e piú
condannato? - Innocente, non poteva giustificarsi. Quel che egli aveva fatto era proprio incredibile. La giustizia umana fu indulgente, dichiarandolo pazzo; ne
dirlo senz'accusare di poca giustizia e di poca carità una persona che appunto per essergli nemica egli doveva particolarmente amare? Pregò il
contro la carità e la giustizia e non ne avete fatto ammenda, o non ne siete pentiti quando nessuna ammenda è possibile? Sapete che non Vi è lecito di
giustizia. Ho detto tante volte che certamente partirò appena ne avrò la forza e qui mi vorrebbero trattenere e come potrò io dir loro: amici miei, voi
sicuramente buona come opera di giustizia e di fraternità, ma, simili ai socialisti, certi cattolici la marchiano con il marchio delle loro opinioni
posto. Lei e il Governo sono i peggiori miei nemici se mi offrono di fuggire la giustizia. Lei faccia il Suo dovere di mandare i carabinieri ad
i suoi doveri di culto come la Chiesa prescrive, secondo stretta giustizia e con perfetta obbedienza. Non prendete nomi per la vostra unione, né
perfettamente libero di sé e niente aveva a temere dalla giustizia del suo paese, fattasi persuasa della inanità di certe accuse mossegli per odio religioso
l' Umile, figlio del Potente, io il Mite, figlio del Terribile, io lavoratore dei cuori per il regno della giustizia, per la futura unità di voi tutti
e le vostre famiglie più della Verità, più della giustizia, più della legge Divina. Voi avete presente sempre quello ch'è dovuto a voi e ai vostri e
ogni considerazione pone l'onesta e la giustizia. Un applauso lunghissimo partì da centinaia di petti e Roberto si trovò circondato, sospinto. Il
per la colazione, gli disse: Suo fratello è giunto al risultato di cui è stato spettatore con la giustizia e l'affetto. Questi popolani, mal guidati
abile e mi rimborserai; è un imprestilo, non un dono. Accetto, padrone! - esclamò con un lampo di riconoscenza negli occhi. - La vostra giustizia mi ha
insieme con don Calogero, il quale doveva far la denunzia alla giustizia. Il professore, prima di salire in carrozza, disse a Roberto: Se le è cara la vita
guadagni ... . Risparmia i tuoi rimpianti e le tue paternali, rispose Franco. - Ai condannati a morte, sieno essi colpiti dalla giustizia o da una
e alla giustizia con la quale vi guido. Talvolta mi accuserete di durezza, ma per guidare trecento uomini ci vuole severità ed io vi spingo a