Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: galassie

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Storia sentimentale dell'astronomia

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Piero Bianucci 46 occorrenze

galassie poi catalogate come M 65 e M 66 nella costellazione del Leone: sono una spirale vista di piatto e una vista di profilo, un accostamento

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erano in realtà galassie formate da miliardi di Soli.

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solo 439 erano già stati osservati. Sondò poi le Nubi di Magellano, catalogando 1163 oggetti di ogni tipo, indizio che si trattava di altre galassie

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Progressi enormi si ottengono anche nello studio di nebulose e galassie (all’epoca la distinzione era ancora molto incerta). Il “New General

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Nebulose o galassie?

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più grande del mondo, mostrò per la prima volta la struttura a spirale delle galassie, suggerendo che Hershel aveva probabilmente ragione nel

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stata lei a procurarci il metro per misurare gli immensi spazi tra le galassie. All’inizio del Novecento si conosceva abbastanza bene la distanza di un

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Nubi di Magellano, Grande e Piccola, sono due galassie nane in orbita intorno alla Via Lattea ma allora erano considerate semplici ammassi stellari

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La soluzione arrivò con la scoperta che l’universo si espande fatta da Edwin Hubble nel 1929. Poiché le galassie si allontanano tanto più velocemente

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Già nel 1917 Vesto Slipher aveva pubblicato un elenco di 25 galassie, ognuna con la sua velocità rispetto alla Terra, e quasi tutte risultavano

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A completare il quadro venne la scoperta che l’universo stesso nel suo insieme si espande: le galassie sono come schegge di una bomba esplosa

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Ma ciò che qui ci interessa è che nel 1998 si è scoperto che non solo l’universo si espande con velocità tanto maggiore quanto più le galassie che

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nebulose fossero in realtà altrettante galassie come la Via Lattea, ma a distanze enormi. I due partiti avevano, naturalmente, i loro leader. Harlow

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fece la sua parte per farla emergere: aveva ragione Curtis, ci sono milioni, miliardi di galassie come la Via Lattea...

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espansione né la parola galassie, ancora prudentemente indicate come “nebulose extra-galattiche”. Eppure proprio un lavoro di Hubble aveva stabilito che

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Il pugile che guardava le galassie

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pubblicazione de L’origine delle specie di Darwin. Dopo questo risultato clamoroso Edwin continuò a raccogliere dati sul rapporto tra la distanza delle galassie e

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Andromeda per individuare stelle variabili e nove. Da quel cumulo di dati usciranno una classificazione delle galassie (1925) ormai quasi abbandonata e

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Halton Arp, autore di un atlante di galassie anomale nell’aspetto e nel comportamento. L’ex campione di pugilato sferrò qualche colpo basso: approfittando

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ad allora la distanza delle galassie era stata sottostimata di un fattore due e nel memorabile convegno della International Astronomical Union

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Ma la tentazione di interpretare la fuga delle galassie come manifestazione di un remoto evento esplosivo che avrebbe creato lo spazio-tempo era

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Ma a mettere in crisi lo “stato stazionario” arrivarono nuovi dati sperimentali. Il conteggio delle radiosorgenti molto lontane, e poi delle galassie

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stelle si accesero molto presto, 200 milioni di anni dopo il Big Bang, e quindi sembra che le galassie si siano formate dopo, dall’aggregazione di queste

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bosone di Higgs). La polarizzazione e le piccole irregolarità della radiazione di fondo svelano i “semi” dai quali sarebbero poi nate le galassie.

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galassie che va da Andromeda a Perseus.

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Le supernove erano oggetti meravigliosi e incredibili. Zwicky si mise a dar loro la caccia fotografando migliaia di galassie con il telescopio

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Nel 1937 propose di usare gli ammassi di galassie come lenti gravitazionali. Sembrò una follia. Neppure Einstein credeva alla possibilità di

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Come ogni veggente, aveva le sue cecità. Fino al 1956 rimase scettico sull’espansione dell’universo e cercò di spiegare il redshift delle galassie

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sui tempi. Nel 1933 analizzò la rotazione delle galassie a spirale e ne dedusse che dovevano avere intorno una grande massa di materia oscura

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corrispondere né a stelle né a galassie. All’epoca i radiotelescopi avevano ancora un potere risolutivo troppo basso per stabilirne con precisione coordinate e

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galassie e struttura dell’universo a grande scala. Presto si fece notare per un lavoro che metteva in relazione la densità dei gas interstellari con il

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Ricerche successive hanno chiarito che Quasar, Qso e altri oggetti simili si trovano al centro di galassie molto deboli a causa della loro lontananza

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come mille galassie).

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Sappiamo già che nel 1933 Fritz Zwicky aveva fatto notare che gli ammassi di galassie della Chioma di Berenice e della Vergine non starebbero insieme

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constaterà poi che una situazione simile è comune a tutti gli ammassi di galassie, ma solo negli Anni 70 del secolo scorso gli astrofisici incominciarono a

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Eppure Zwicky aveva trovato un altro indizio della sua presenza ancora più evidente studiando la rotazione di singole galassie a spirale. Il moto

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Georges Gamow, uno dei profeti del Big Bang, notò l’intelligenza della ragazza e avviò con lei una ricerca per stabilire fino a che punto le galassie

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, rimanesse alle galassie un moto residuo. I dati che raccolse erano sconcertanti: in alcuni casi rimanevano moti in avvicinamento, in altri di allontanamento

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600 chilometri al secondo verso un “grande attrattore” poi identificato come un superammasso di galassie locale. Doveva però esserci anche lì una

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maggiore doveva succedere con galassie o ammassi di galassie. Nel 1924 il fisico russo Orest Khvolson lanciò l’idea dell’”effetto lente gravitazionale

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Confrontando le velocità di allontanamento di galassie più o meno remote Perlmutter e colleghi intendevano confermare la Legge di Hubble sull

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miliardi di volte la luminosità del Sole) e possa essere usata come “candela standard” per stimare la distanza delle galassie nelle quali la supernova

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Perlmutter, allora quarantenne, basandosi su nuove misure della velocità di allontanamento delle galassie più remote, scoprì che, dopo alcuni miliardi di

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ha osservato ventimila galassie, 130 mila stelle e 90 mila altri oggetti cosmici e ammassi di stelle. A Iras siamo debitori della prima scoperta di un

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espulso i loro strati esterni, dischi di accrescimento intorno a pulsar e buchi neri, nuclei di galassie attive.

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lontano. Dai primi risultati sembra che arrivino dai nuclei attivi di galassie a non più di qualche centinaio di milioni di anni luce da noi.

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