, lo stuccatore e indoratore Gaetano Ursomando, la ricamatrice donna Raffaellina Galante, con le due nipoti sue, Concetta e Fortunatina, che, anch'esse
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stuccatore e doratore, Gaetano Ursomando, un venosino, venuto a cercar pane dalla sua povera Basilicata. Oltre che il suo mestiere, cui dava tutto il suo
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grevi cartocci che portavano Gaetano Ursomando, lo stuccatore, e Nicolino, lo sciancato, cominciò a lanciare, intorno, manciate di confetti sulla folla
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della sua inquietudine, temendo persino il giudizio del suo fedelissimo Gaetano Ursomando, che nulla aveva mai l'aria di vedere e dì udire, egli
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