Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: gaetano

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NB. Le Imprese degli Omnibus Antonio Vismara, Michele e  Gaetano  Lissoni, accennate di sopra, percorrono linee già
ha la stazione in Piazza Fontana, ove ha pur sede l'Impresa  Gaetano  Lissoni
accennate epigrafi, venne sostituito l'assioma del celebre  Gaetano  Filangeri, che è il seguente: " LO SPAVENTO DEL MALVAGIO
pitture del Boltraffio, del Borgognone, del Bramantino, di  Gaetano  Vaccani, ecc. _ Quanto prima si darà mano alla costruzione
medaglia nella vôlta. _ V' hanno anche ornati pregevoli di  Gaetano  Vaccani. _ Si accede al teatro mediante biglietto gratuito
amore della schiava Mirza: tutti si commuovevano, salvo  Gaetano  di Casapesenna che faceva la parte del cavaliere. Ma così
rispondeva vivamente Donna Mercede. - Voi siete l'amante di  Gaetano  Casapesenna, Donna Mercede. - Voi lo foste, Donn'Anna. -
Cœli, mio nobile zio, Donn'Anna Carafa. - Voi amate ancora  Gaetano  Casapesenna. - Voi anche lo amate ed egli non vi ama,
né il paese, né il regno dove era il convento. Invano  Gaetano  di Casapesenna cercò Donna Mercede in Italia, in Francia,
giorno, quando già erano giovinetti, il Principe padre di  Gaetano  disse al figlio : - Gaetano, non è conveniente che tu dia
se non per gli occhi di lui. Dove andava il Reuccio andava  Gaetano  ; quel che faceva uno faceva l'altro, erano davvero due
nè falconieri, nè battitori, nessun altro che il suo amico  Gaetano  ; e il Re glielo concesse e gli dette cani eccellenti e
e quando non aveva potuto ottenere nulla da sua moglie,  Gaetano  andava dalla sarta, dove la sua ragazza era a settimana e
tre! Ella andava allo stabilimento Bossi, a Foria, dove  Gaetano  tagliava i guanti e faceva chiamar fuori l'operaio: costui,
il vizio del lotto gli aveva fatto perdere ogni pudore.  Gaetano  le ripeteva il motto dei napoletani mali pagatori: avendo,
crescente in qualunque mezzo di salvazione, sapendo che  Gaetano  non sarebbe mai ricondotto da nessuna preghiera, da nessuna
pazientemente, aspettando che egli parlasse. - Qui mi manda  Gaetano  Galiero, il tagliatore di guanti… - Bel galantuomo! -
ci capiremo mai! - soggiunse il gobbo, filosoficamente. -  Gaetano  ha grandi obblighi con voi, ma voi siete una bella femmina
un anno, accade in un giorno e quando meno ve lo aspettate,  Gaetano  è qui, coi denari. - Sì, sì… - dissero sogghignando le due
le voleva ancora burlare, ancora una volta, poiché ella e  Gaetano  suo marito avevano un grosso debito e non si vergognavano
A tali cifre favoriteci dall'egregio amico nostro dott.  Gaetano  Pini, aggiungeremo queste notizie recentissime, e cioè che
nel medesimo tono, il lustrino sciancato. Ma mentre  Gaetano  si allontanava, sotto il portone, passò accanto a lui,
rientrarvi, abbassò l'ombrello e pregò, mentalmente, perché  Gaetano  non la riconoscesse, con le labbra che non arrivavano a
che la bottega si aprisse in quel momento e che  Gaetano  riconoscesse colui che usciva di là dentro. Ma Gaetano, il
portoncino, dove si erano cacciati Michele il lustrino e  Gaetano  il tagliatore di guanti. Di dentro la bottega, le ombre si
Gli fu risposto amici riconobbe la voce. E i due popolani,  Gaetano  il tagliatore di guanti, Michele il lustrino, entrarono: si
Maresca, il pittore dei santi, lo stuccatore e indoratore  Gaetano  Ursomando, la ricamatrice donna Raffaellina Galante, con le
di compenso. Anche, aveva promesso un dono in danaro a  Gaetano  Ursomando e un regaluccio a Nicolino. Così, con costanza e
il proprio sforzo. Finita la cerimonia, in chiesa,  Gaetano  e Nicolino avevano sollevato il vassoio con le vesti, e si
per la prima volta, a voce bassa e tremante, disse a  Gaetano  Ursomando: - Dammi le spade. Costui gli porse, subito, le
piamente. - A te ci raccomandiamo - disse, a bassa voce,  Gaetano  Ursomando. - Tu pensa a noi, Maria - disse lo storpio.
verso mezzogiorno - disse il pittore dei santi, a  Gaetano  Ursomando e al ragazzo, volendo obbedire rigorosamente agli
I due poveretti suoi compagni di fatica, lo stuccatore  Gaetano  e il piccolo storpio Nicolino che, nella mattinata,
uscito di casa ho trovato sugli scalini della chiesa di San  Gaetano  un povero cieco che chiedeva l'elemosina, e io messa subito
e sono andato a vedere: ho trovato due naufraghi italiani,  Gaetano  di Amalfi e Andrea di Noli. La loro nave si è squarciata
ancora piena di fumo e di scricchiolii, tanto che Andrea e  Gaetano  volevano a tutti i costi tornare indietro. Io li ho spediti
terminando con questi due quando mi sono accorto che  Gaetano  si era scelta una ragazzina guercia, o forse lei aveva
 Gaetano  quindi Menica GAITAN: Vuj, Menica, senta ona parola.
due coppie entrarono, Ninetto Costa e l'avvocato Marzano,  Gaetano  il tagliatore di guanti e Michele il lustrino. Non contenti
strozzino: finanche don Crescenzo. I soli due esenti erano  Gaetano  il tagliatore di guanti e Michele il lustrino, ambedue
aveva dovuto prendere un giovane stuccatore e doratore,  Gaetano  Ursomando, un venosino, venuto a cercar pane dalla sua
vergognandosi di quella faccia verde e chiusa del basilisco  Gaetano  Ursomando, che seguitava a tirar fuori l'argento sulla
cena, e non più di due o tre frasi erano state scambiate,  Gaetano  si levò, si tolse la lunga blusa scolorita dall'uso e
soglia del portone, e da certi grevi cartocci che portavano  Gaetano  Ursomando, lo stuccatore, e Nicolino, lo sciancato,
cenno della testa indicò che ella lo ringraziava. Persino  Gaetano  Ursomando, lo stuccatore, intenerito dalla festa, dal buon
antichissimo, bizzarro, con varianti singolari. - Disse,  Gaetano  Ursomando : Questo vino assai mi rinfresca, - e brindisi
quasi un ora per la lentezza dell'incesso, finiva con san  Gaetano  Thiene, con l'angelico san Filippo Neri, con i santi
don Paolo, che faceva ferrare l'asino, accennato a mastro  Gaetano  e a mastro Neli, sorridendo, e aveva gridato per farsi
temendo persino il giudizio del suo fedelissimo  Gaetano  Ursomando, che nulla aveva mai l'aria di vedere e dì udire,
che arrischiava ogni sei mesi di esser messo a riposo; e  Gaetano  il tagliatore di guanti che aveva ammazzato sua moglie
Nel 1876 il Faldella per mezzo della Casa Editrice di  Gaetano  Brigola, pubblicava Le conquiste, narrazione accozzata in
gettare il guscio sugli scogli o di rovesciarlo sulle onde.  Gaetano  non mi permise più di reggere il timone. Fu meglio per me