aprì il fuoco su Caprile, danneggiandovi l’ospedale.
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Nell’Alto Noce le nostre artiglierie aprirono il fuoco contro trinceramenti nemici costruiti di fronte alle posizioni da noi recentemente conquistate
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intenso fuoco di artiglieria e fucileria.
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lancio di razzi luminosi; ma le nostre truppe poterono con fuoco bene aggiustato respingere entrambi gli attacchi.
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Sull’altipiano di Lavarone la nostra artiglieria ha disturbato, con fuoco intenso ed efficace, truppe nemiche intente a lavori di rafforzamento.
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nostre truppe ed il fuoco delle artiglierie continuano regolarmente, nonostante precoci ed abbondanti nevicate.
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In Valle Coritnica Alto Isonzo l’avversario era rimasto in possesso d’un bosco donde molestava col fuoco le nostre linee: un nostro reparto lo assalì
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Nell’Alta Val Camonica la nostra artiglieria aprì il fuoco contro baraccamenti nemici nella cava di Presena, distruggendoli in parte, obbligando alla
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’evidente scopo di distruggerli furono scoperti e ricacciati col fuoco.
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Sull’altipiano a nord–ovest di Arsiero l’artiglieria nemica insiste nel bersagliare le nostre posizioni di Monte Maronia, contro le quali fece fuoco
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Nella notte sul 17, dopo intensa preparazione di fuoco, il nemico attaccò le nostre posizioni di Monte Coston a nord–ovest di Arsiero, ma fu respinto
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Sul Carso, il fuoco aggiustato delle nostre artiglierie snidò truppe austriache dal bosco di Monte Cosich, che furono poi inseguite con efficaci tiri
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Nella zona di Gorizia la nostra artiglieria aprì un fuoco efficace contro le stazioni di San Pietro e Borgo Carinzia ove erano segnalati movimenti di
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fuoco, dovette rinunciarvi.
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In Carnia nella giornata del 23, dopo l’intensa azione di fuoco d’artiglieria contro tutto il nostro fronte dal Pal Piccolo al Pizzo Avostanis, il
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Arrestato ogni volta dal nostro fuoco, fu contrattaccato alla baionetta e disperso dai valorosi alpini del battaglione Valle Brenta che inflissero
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Albania: Nella giornata del 6 le nostre artiglierie dispersero nuclei che, adunati presso Hambari (destra della Vojussa), molestavano col fuoco le
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Più violento fu il tentativo fatto dall’avversario la sera del 6 contro le nostre linee sul Civaron in Valle Sugana. Dopo viva razione di fuoco il
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completamente distrutto dal nostro fuoco. I pochi superstiti presi prigionieri confermarono le gravi perdite subite dall’avversario nelle azioni dei passati
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Furono osservati vasti incendi. Fatti segno al fuoco di artiglierie antiaeree e ad assalti di idrovolanti nemici, i nostri velivoli ritornarono tutti
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Nella notte sul 13 dopo violento fuoco di artiglieria l’avversario tentò attacchi contro le nostre posizioni sullo Slatenik (alto Isonzo) e fra
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Su Lagazuoi (Vallone di Travenanzes–Boite) l’artiglieria nemica tenne ieri sotto violento fuoco le posizioni da noi recentemente occupate, senza
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ogni calibro. Le nostre truppe sostennero saldamente la violenza del fuoco nemico.
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Settore di Salonìcco: Sulle pendici meridionali dei M. Belas, rilevanti forze bulgare appoggiate da intenso fuoco di artiglieria attaccarono i nostri
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Un violento tentativo di contrattacco avversario venne soffocato dal nostro fuoco.
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Sulla rimanente fronte consueta attività di fuoco e di pattuglie.
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Nostri aerei hanno battuto batterie avversarie della Selva di Ternovo. Il nemico oppose vivissimo fuoco anti‒aereo.
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preparato dal fuoco di artiglieria.
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Nella giornata di ieri continuammo nella energica nostra pressione a nord–est di Gorizia, tenendo sotto intenso fuoco di interdizione le linee e le
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Ad ovest del Garda, dopo intensa preparazione di fuoco, il nemico attaccò i nostri posti avanzati fra Val di Concei e il lago di Ledro, riuscendo a
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Nella giornata di ieri, su parecchi tratti della fronte Tridentina, con attività di nuclei esploranti e concentramenti di fuoco tenemmo in vivo
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Sull’Altipiano di Bainsizza, violenti concentramenti di fuoco e ripetuti tentativi di attacco, eseguiti dal nemico contro le nostre posizioni in
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Nella regione di Monte Nero il nemico fece brillare una potente mina sotto le nostre posizioni sulle quali concentrò poscia violentissimo fuoco d
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Lungo tutta la fronte sparse azioni di fuoco ed attività di reparti esploranti.
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Lungo tutta la fronte reciproche azioni di fuoco poco intenso e moderata attività di reparti esploranti.
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Nel pomeriggio di ieri, a nord della testata di Valle della Noce forti colonne avversarie, dopo larga preparazione di fuoco, attaccarono le nostre
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reazione di fuoco avversario.
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Sulla fronte montana efficaci concentramenti di fuoco delle nostre artiglierie sulle prime linee e sulle retrovie nemiche.
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Efficace attività delle nostre artiglierie in Val Camonica e lungo il Piave e frequenti duelli di fuoco in Vallarsa e sull’Altipiano d’Asiago.
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e inseguiti col fuoco efficace delle nostre batterie.
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Nella regione di Dosso Casina a nord del monte Altissimo, ripetuti tentativi di attacco nemici fallirono sotto il nostro fuoco: l’avversario subì
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conquistarono e la mantennero nonostante violenta reazione di fuoco e ritorni offensivi che vennero tutti sanguinosamente respinti.
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Nella zona montana e lungo il Piave nostri efficaci concentramenti di fuoco provocarono incendi e dispersero truppe nemiche in movimento. Sul Monte
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In Conca Laghi (Posina) un grosso riparto avversario, appoggiato dal fuoco di numerose batterie attaccò un nostro posto avanzato, ma venne ributtato
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nostre batterie concentramenti di fuoco avversari.
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Su tutta la fronte attività combattiva limitata ad azioni di artiglieria; nostre batterie, eseguirono efficaci concentramenti di fuoco su centri di
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A nord–est di Laghi una nostra pattuglia sorprese ed assalì a colpi di bombe a mano e con vivacissimo fuoco di fucileria nuclei nemici e, voltili in
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avanzato antistante alla posizione di Monte Corno. Venne ricacciato in disordine dal nostro fuoco di repressione.
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Nella giornata di ieri la nostra artiglieria, controbattendo insistenti azioni di molestia dell’avversario, eseguì violenti concentramenti di fuoco
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Il tagliatore di legna da fuoco, che andava per Roma, cercando lavoro con la scure in collo.
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