Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Lezioni di meccanica razionale. Volume primo

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Tullio Levi Civita - Ugo Amaldi 50 occorrenze

Leonardo Eulero, n. a Basilea nel 1707, m. a Pietrogrado nel 1783, diresse successivamente le Accademie delle Scienze di Berlino e di Pietrogrado. Fu

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Scienze di Berlino e di Pietrogrado. Fu uno dei maggiori e più fecondi matematici di tutti i tempi, sia nel campo dell’analisi pura che delle sue

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Guglielmo Francesco Marchese de l’Hospital (si scrive più frequentemente Hôpital) nacque a Parigi nel 1661 e vi morì nel 1704. Fu in gioventù

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Marchese de l’Hospital (si scrive più frequentemente Hôpital) nacque a Parigi nel 1661 e vi morì nel 1704. Fu in gioventù ufficiale di cavalleria, poi si

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stato Keplero Johann Kepler, nato in un villaggio del Würtemberg nel 1571, m. a Ratisbona nel 1630. Fu dapprima assistente e poi successore del danese

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Johann Kepler, nato in un villaggio del Würtemberg nel 1571, m. a Ratisbona nel 1630. Fu dapprima assistente e poi successore del danese Tycho Brahe

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Siméon Denis Poisson, n. a Pithiviers (Loiret) nel 1781, m. a Parigi nel 1840, insegnò Meccanica razionale alla Sorbona e fu tra i più strenui

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Meccanica razionale alla Sorbona e fu tra i più strenui promotori di questa disciplina. Le formule ricordate nel testo si trovano nel suo classico Traité

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L’esistenza dell’asse di moto fu segnalata per la prima volta nel 1763 da Giulio Mozzi, n. a Firenze nel 1730, m. ivi nel 1813, letterato e in tarda

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Per questo suo carattere intuitivo il precedente teorema fu un tempo assunto come postulato, talché ancora oggi conserva il nome di principio dei

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Polytechnique (1836)» . Egli fu Direttore di questa Scuola (per la parte scientifica).

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si trova inserito in una memoria del «Journal de l'Ecole Polytechnique (1836)» . Egli fu Direttore di questa Scuola (per la parte scientifica). .

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. a Venezia nel 1676, m. a Treviso nel 1754 coltivò le matematiche privatamente, senza tenere pubblici insegnamenti. Fu spesso consultato dal governo

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Il conte Jacopo Riccati n. a Venezia nel 1676, m. a Treviso nel 1754 coltivò le matematiche privatamente, senza tenere pubblici insegnamenti. Fu

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Michele Chasles, n. a Épernon (Epure et Loir) nel 1793, m. ivi nel 1880, fu professore di Geometria superiore all’Università di Parigi, e coltivò

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limite, il teorema dello ChaslesMichele Chasles, n. a Épernon (Epure et Loir) nel 1793, m. ivi nel 1880, fu professore di Geometria superiore all

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effettuare senz’altro sulla formula del Savary [come fu già osservato al n. 27]. Così ad es., per , b = ∞ , si ha dalla (10') r = 2δ, espressione

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relazioni in termini finiti fra le coordinate dei punti. Essa fu introdotta dal grande Fisico e Matematico H. Hertz (n. ad Hamburg nel 1857, m. a Bonn

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meglio al n. 4, il vincolo si traduce in relazioni in termini finiti fra le coordinate dei punti. Essa fu introdotta dal grande Fisico e Matematico H

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quindi l'accelerazione. Per studiare poi il caso generale dei gravi comunque lanciati, fu guidato da un concetto di indipendenza di effetti. Egli intuì

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prende il nome fu pubblicato a Norimberga nel 1543, subito dopo la sua morte, sotto il titolo «De revolutionibus orbium caelestium Libri VI». Pare che

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Storicamente è interessante notare che solo dopo un’elaborazione secolare, fu nettamente riconosciuta e formulata la seconda parte della legge d

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Ora il Newton fu tratto ad idealizzare maggiormente i principi della Meccanica, ritenendoli applicabili non solo ai fenomeni terrestri, bensì anche

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E allora, per la massa che fu definita da noi (Cap. VII, n. 14) quale rapporto di un peso ad una accelerazione

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Carlo Federico Gauss , n. a Braunschweig nel 1777, m. a Gottinga nel 1855, fu, dal 1807 fino alla sua morte, professore all’Università di Gottinga e

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Ma non è più così dal punto di vista teorico. Il Gauss Carlo Federico Gauss , n. a Braunschweig nel 1777, m. a Gottinga nel 1855, fu, dal 1807 fino

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corpo del Genio; fu membro dell’Istituto di Francia e, negli ultimi anni della sua vita, ispettore generale dell’Università di Parigi. Gli si devono

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A 19 anni fu nominato professore di matematica alla Scuola d’Artiglieria di Torino; e fu poco dopo tra i soci fondatori di quella Accademia dello

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volta a Parigi nel 1788. Oltre al calcolo delle variazioni, che fu tra le prime scoperte del Lagrange, vanno segnalate ricerche, divenute classiche

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Oltre al calcolo delle variazioni, che fu tra le prime scoperte del Lagrange, vanno segnalate ricerche, divenute classiche quasi nella stessa forma

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Paolo Guldino, n. nel cantone di San Gallo nel 1577, m. a Graz nel 1643. Fu Gesuita e visse a lungo a Roma; poi insegnò nelle Università di Vienna e

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olandese, n. all’Aia nel 1629, m. ivi nel 1695, fu tra i primi soci stranieri dell’Accademia delle Scienze di Parigi e della Società Reale di Londra. I suoi

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Cavendish Henry n. a Nizza nel 1731, in. a Londra nel 1810. Ricchissimo Lord, coltivò la scienza in un suo laboratorio privato; fu membro della

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3. Una prima determinazione di f con dirette esperienze di laboratorio fu compiuta dal Cavendisch (1797) Cavendish Henry n. a Nizza nel 1731, in. a

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Laplace Pierre Simon, n. nel 1794 in una borgata del N. O. della Francia, (dip. del Calvados), m. a Parigi nel 1827, fu ministro dell’Interno subito

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Francia, (dip. del Calvados), m. a Parigi nel 1827, fu ministro dell’Interno subito dopo il Terrore, cancelliere del Senato durante il primo Impero

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Queste ovvie osservazioni sperimentali chiariscono nei casi più semplici il contenuto del seguente postulato che fu enunciato per la prima volta dal

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Ma l’abbandono della ipotesi ideale della assoluta rigidità, che ci fu suggerita nel modo più spontaneo da un apprezzamento in prima approssimazione

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30. La curva (31) dallo Huygens che la scoperse fu chiamata catenaria, e solitamente si caratterizza colla qualifica di omogenea, estendendo il nome

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45. Verghe. - Consideriamo un corpo a direttrice curvilinea, quale fu studiato nei nn. prec., e supponiamo che la massima dimensione h delle sue

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Giacomo Bernoulli, n. a Basilea nel 1654, m. ivi nel 1705, fu per molti anni professore di matematica in quella università. Devoto seguace del

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, m. ivi nel 1705, fu per molti anni professore di matematica in quella università. Devoto seguace del Leibnitz, contribuì coll’insegnamento e cogli

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Notiamo, in via storica, che è questa la forma sotto cui fu dapprima introdotto nella Meccanica il principio dei lavori virtuali (o, come un tempo

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di Galileo. Dal Castelli fu nel 1641 inviato in Arcetri presso il Maestro, già vecchio, cieco e sofferente, onde aiutarlo a redigere per la stampa le

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perfezionarsi sotto la guida del P. Castelli, dotto di grande rinomanza, discepolo e amico di Galileo. Dal Castelli fu nel 1641 inviato in Arcetri

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Jean Frédéric Frenet, n. a Pèrigneux (Dordogne) nel 1816, m. ivi nel 1900, fu professore all’Università di Lione. Le formule che da lui si intitolano

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80.Formule del Frenet. Jean Frédéric Frenet, n. a Pèrigneux (Dordogne) nel 1816, m. ivi nel 1900, fu professore all’Università di Lione. Le formule

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Giles Persones de Roberval, n. nel 1,602 presso Beauvais (dip. dell’Oise), m. a Parigi nel l615, fu professore di matematica al collegio reale di

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1,602 presso Beauvais (dip. dell’Oise), m. a Parigi nel l615, fu professore di matematica al collegio reale di Francia. Scrisse un trattato degli

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crescenti. Questa espressione del vettore mette in evidenza che esso in ogni istante ha per lunghezza il valore assoluto della velocità del punto quale fu

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