Il conte LUIGI CAMBRAY DIGNY fiorentino (n. 1779, morto 22 febbraio 1843) fu anch’esso della bella scuola. D’ingegno pronto e fatto sicuro dai buoni
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AGOSTINO FANTASTICI da Siena (n. 1782, m. 24 luglio 1845) fu assai diligente nell’arte, che aveva imparata dal padre suo. La cattedrale di Montalcino
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Giovanni Pacini nativo di Colle (m. oltre i sessanta il 24 aprile 1838) fu della scuola del Paoletti, e seguitandone i buoni principii nulla operò a
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PIETRO PETRONI di Pontremoli (m. in età avanzata nel 1803), che che ne dicano i biografi municipali, fu mediocrissimo pittore; e se ottenne per
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VALENTINO BALDI di Pistoja (n. 1744, m. 22 ottobre 1816) fu anch’esso pittore di prospettive e d’ornati, ed ebbe rinomanza nel colorire grottesche
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parte conosciuta è tuttavia circa la metà, questa fu oggetto di studii accurati. Atteso il difetto di carte topografiche sufficienti, la commissione
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Parte dei nostri fossili fu già illustrata con litografie o incisioni in acciajo, e altri disegni, incisi in legno, saranno stampati nel testo di un
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Nessuna carta geologica completa fu pubblicata né di questo stato né degli altri dell'Unione. Il prof. Hall ne pubblicò una unitamente al suo
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spesa di circa 500,000 dollari. Osserverò tuttavia che vi fu danaro sprecato, e che una migliore amministrazione avrebbe ottenuto il risparmio di un
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A pigliare il meccanismo del rilevamento dettagliato ci vuole un certo tempo, anche sotto la scorta di provetti operatori. A Londra ed a Vienna mi fu
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Fu inoltrata una protesta sottoscritta da 26 elettori di questa sezione; le difficoltà che propongono sono tre.
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Il numero degli elettori è di 727, il numero dei votanti fu di 532; vi è pertanto il numero voluto dalla legge perchè il primo scrutinio potesse
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trovavasi in Napoli; ma un certificato legale attesta che fra i votanti di San Marco questo Stapino-Cardinale non fu punto calcolato.
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Le operazioni elettorali furono in tutte le sezioni regolarmente compiute; niun reclamo fu presentato agli uffici elettorali, nè trasmesso alla
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Con decreto reale 17 agosto di quest'anno il collegio di Acireale fu convocato per il giorno 14 successivo settembre per la nomina del suo deputato.
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L'esito di questa seconda votazione, alla quale presero parte 187 elettori, fu favorevole al signor Montecchi che conseguì voti 127 contro voti 59
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votazione di ballottaggio, che fu stabilito dover seguire fra il signor Montecchi Mattia e Federici Romolo, che furono coloro che riportarono un numero di
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squittinio, e quindi l'ufficio fu di avviso che bene operasse la sezione centrale dichiarando il ballottaggio tra i signori De-Vecchi e Staffa.
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Rattazzi presidente del Consiglio. Se oggidì la Camera crede che lo stato d'assedio, quantunque esso, nei termini in cui fu promulgato non togliesse
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soltanto qualificare ciò che fu scritto e pubblicato…
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presidente. Il signor Crispi è pregato di limitarsi al fatto personale; questo fu motivato da ciò soltanto ch'egli aveva interrotto fuori di tempo
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se ne aggiunse uno anche maggiore: fu proibito che i giornali delle altre provincie italiane, di opinione non governativa, penetrassero nelle
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Da quanto apparisce dai verbali presentati l'elezione fu fatta regolarmente, se non che una protesta di 44 elettori è stata presentata, sulla quale
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, che era stato eletto, fu promosso ad un impiego, il quale non è più conciliabile colla rappresentanza nazionale.
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per la riconvocazione del collegio. Un voto solo fu quello che sollevò la questione pregiudiciale e la sostenne con molto calore.
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De Cesare, relatore.… per conseguenza il signor Prati fu proclamato deputato.
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Ad Aspromonte ci fu un vincitore ed un vinto: il vincitore fu il Governo del Re, i vinti furono Garibaldi ed i seguaci suoi.
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considerazione un altro pensiero che sorge necessariamente ripensando a quegli eventi. Insieme con quella vittoria vi fu un gran lutto per la nazione
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Il generale Garibaldi fu traviato da un errore deplorabile; ma esso è pure un eroe, e gli eroi sentono più profondamente che nessun altro i dolori
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Che cosa avvenne? Avvenne che questa condizione di cose, che l'opinione, che fu generale nel paese ed in Europa, dell'influenza per cui si era
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Ma in questo caso vi fu certo una deviazione dalla politica che si era sempre seguita dal Ministero d'accordo col Parlamento, di provvedere cioè, a
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provincie meridionali. Lo stato di assedio vi fu introdotto per difendere il paese contro i pericoli minacciati dalla spedizione di Garibaldi; ed io
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Il conte di Cavour fu il grande iniziatore della politica della nostra indipendenza; egli non stette in seggio se non in quanto fu sicuro di avere la
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io vado pienamente d'accordo coll'onorevole Bon-Compagni; aggiungo però che, se fu lutto per la nazione la giornata di Aspromonte, fu giorno di
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mirabile discussione con un ordine del giorno che traduceva fedelmente i liberi sensi della Camera subalpina, ordine del giorno che fu a grandissima
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Questa dichiarazione fu consegnata in apposito verbale e firmata da lui. Ne chiedemmo copia autentica, non la potemmo avere, e alla questura ci fu
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L'arresto nostro fu operato senza rimetterci copia del mandato di cattura, come prescrive il Codice di procedura penale; non fu compilato alcun
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Signori, la vantata flagranza fu dunque un sogno di fantasia, io credo, troppo riscaldata.
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furono investiti del diritto di giudicare i cittadini soggetti ai magistrati civili. Dietro alcune condanne proferite dai tribunali militari fu proposto
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stato d'assedio, ed in tempo di libertà la facoltà di porre lo stato d'assedio fu attribuita solo al potere legislativo. Il potere esecutivo se l'ebbe con
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Nella celebre discussione su quella petizione, e in seguito all'emendamento che fu proposto dalla Camera dei Lords per salvare la reale prerogativa
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E la risposta perentoria fu: «Il re non può.»
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Nella Camera subalpina su questa questione l'attacco fu vivo, la difesa molle; la lunga discussione fu chiusa coll'adozione dell'ordine del giorno
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Mordini. Sento delle interruzioni. L'onorevole Mellana mi cita lo stato d'assedio di Sassari. All'onorevole Mellana dirò che fu anche Genova posta in
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il progetto, giacchè la questione fu già risoluta da voi quando votaste la legge di registro.
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Parmi con questo avere risposto alle principali obbiezioni state fatte. Osservo soltanto all'onorevole nostro presidente che non fu letto alla Camera
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Così certissimamente fu in Europa antica, così in Grecia, così in Italia, così fu in Germania, così fu nelle Gallie. Ed attualmente le repubbliche
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So che questa non fu l'intenzione di chi scrisse l'articolo; si volle con queste parole indicare il motivo della legge; ma perciò bisognerebbe
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Dirò semplicemente le ragioni, per le quali fu messo quest'inciso nell'articolo, e io dirò pel caso che la Commissione od alcuno della Camera creda
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In quella legge fu aggiunto, dopo l'ultimo alinea di quest'articolo:
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Accademia della crusca
