Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Elementi di genetica

416864
Giuseppe Montalenti 50 occorrenze
  • 1939
  • L. Cappelli Editore
  • Bologna
  • biologia
  • UNIPIEMONTE
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L’esempio più celebre, che già aveva interessato il Darwin, e che fu studiato e spiegato da Bateson e Punnett, si riferisce alla struttura della

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questo fenomeno, che fu poi compiutamente illustrato per opera della scuola di Morgan, fu dato il nome di allelomorfismo multiplo, o allelia multipla o

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La teoria della polimeria, o dei fattori multipli, che fu sviluppata specialmente da A. Lang, East, Nilsson-Ehle, fu poi largamente applicata, per

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come contrapposto a quella mendeliana. E vi fu chi volle vedere nella polimeria soltanto un gioco di parole, fondato sul nulla, escogitato dai

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piante della var. aurea danno una discendenza costituita da 1/3 di piante verdi normali e 2/3 di piante aurea. È un rapporto atipico, che fu spiegato

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non fossero capaci di unirsi, nella fecondazione. Questa ipotesi alquanto sconcertante fu poi abbandonata, quando si vide che i fatti si spiegavano

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Questo meccanismo, la cui necessità era stata intuita, da un punto di vista puramente teorico, dal Weismann (1887), fu poi scoperto e illustrato per

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eredità. L’ipotesi che il nucleo sia il latore dei caratteri ereditarî fu poi proposta contemporaneamente e indipendentemente nel 1884 dal botanico E

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Grande impulso fu dato alla teoria cromosomica dalla scoperta di certi cromosomi, che sono distribuiti in modo molto caratteristico, secondo il sesso

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cromosoma X, o eterocromosoma come fu chiamato, fu ritrovato poi da Mc. Clung e da Sutton (1902) negli Ortotteri e il primo di questi autori pensò ch

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fu chiarita, per opera dei varî citologi, fra i quali primeggia E. B. Wilson.

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) fu trovato anche nel maschio un omologo di X, generalmente diverso per dimensioni e per forma, che è stato indicato con Y. Il maschio possiede lo

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Il primo caso studiato fu quello della farfalla Abraxas grossulariata, e della sua var. lacticolor; ma varî altri esempî di eredità che si trasmette

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, Sturtevant, Muller, ecc.), nella Drosophila, e fu quindi necessario ammettere che tutti fossero localizzati nel cromosoma X, cosa che trovò

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Ma anche più importante fu il controllo citologico, fatto dal Bridges stesso, e ripetuto poi da varî altri autori, che ha dimostrato che

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-Ressovsky, Stern, ecc.), hanno dato solide basi al grande edilizio della genetica moderna. Al Morgan fu attribuito nel 1933 il premio Nobel per la medicina.

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), quelli dei recessivi con l’iniziale minuscola (fused 2, fu 2; kidney, k; lozenge 3, lz 3 ). Si suole anche indicare l’allelomorfo normale con il

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Un altro fattore legato al sesso è fu (fused), che produce una fusione parziale delle venature delle ali: la percentuale di scambio fra B e fu, è, in

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Questo concetto, com’è a tutti noto, fu poi chiaramente espresso da Linneo, e d’allora in poi si considera la specie come l’entità elementare e

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Questo esperimento, che fu anche completato e confermato da altri in cui si incrociarono individui «triplo-IV», cioè con tre cromosomi IV, dimostra

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Ortotteri (1919) descrisse un processo, a cui fu dato il nome di chiasmatipia, che consiste essenzialmente in una torsione a spirale

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Dopo che tali conclusioni furono accolte dalla scuola di Morgan e poste a base di tutta la teoria dello scambio, un immenso lavoro fu eseguito dai

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Fu incontestabilmente merito delle teorie evoluzionistiche, come abbiamo già detto, di avere portato in primo piano il problema e di avere aperto la

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È appena necessario ricordare qui che una teoria evoluzionistica fu dapprima elaborata da J. B. de Lamarck (1809), sulla base dei principî dell

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Questo problema, com’è noto, fu affrontato dal Darwin, che gli dedicò un’opera particolare, e che dall’origine delle razze per effetto della

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grande autorità di G. Cuvier, che si dichiarò nettamente antievoluzionista. Fu soltanto cinquant’anni dopo (1859) che il Darwin pubblicò la sua

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con le gambe corte, e, selezionando, poté estrarre una razza stabile dotata di quel carattere, alla quale fu dato il nome di Ancon (figura 79). In

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La Oenothera, fu poi oggetto di estesissime ricerche genetiche e citologiche, eseguite dal De Vries e dalla sua scuola e da varî altri ricercatori

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, o teratogenesi, ecc. E l’ipotesi fu così adattata alle varie necessità.

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Varî autori avevano tentato, a diverse riprese, di ottenere sperimentalmente delle mutazioni, ma fu ancora un collaboratore di Morgan, H. J. Muller

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fu ottenuto per irradiazione l’allelomorfo normale e da questo, nuovamente l’eosin. Queste due serie di mutazioni si possono perciò indicare così:

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fu ottenuto nel 1922 dal Blakeslee in Datura stramonium, e negli anni successivi se ne trovarono parecchi altri in varî altri generi. Oggi si può

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erano presenti nel cromosoma soprannumerario, fu potuto dimostrare che il venticinquesimo cromosoma era differente. È probabile che le 12 razze, a 25

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ogni epoca della storia della biologia, ne fu tentata la soluzione. Per necessità di spazio, ci limiteremo qui a riassumere quanto più brevemente è

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Un altro passo importante fu fatto dopo la scoperta dei cromosomi sessuali, di cui abbiamo già parlato (pag. 151). Era logico considerare gli

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Un notevole progresso verso la soluzione del problema della determinazione del sesso fu costituito dall’ipotesi, proposta nei primi anni di questo

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Il termine fu creato da A. Giard (1886) per i fenomeni che egli aveva osservati in certi granchi (Inachus) parassitati dal Crostaceo Rizocefalo

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. Era noto fin dal 1879 (Spengel), e fu poi ampiamente illustrato da F. Baltzer (1914-1932) come

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questi pionieri fu compreso e apprezzato soltanto di recente, e tuttavia, essi devono essere ricordati fra i fondatori della genetica.

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), De Vries (1903), Wilson (1905) e poi di Th. H. Morgan, a cui fu conferito il premio Nobel per la medicina nel 1933. Si videro così confluire e

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per metà dalla madre, e intuì la necessità della divisione riduttiva o meiosi nella preparazione delle cellule germinali, che fu poi dimostrata

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Il Weismann fu il primo a porre il problema da un punto di vista genetico. Le divisioni cellulari, egli pensava, non sono soltanto quantitative, ma

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fragili e vuoti. Perciò, sedati appena i bollori dei primi entusiasmi, non fu difficile a una critica serena e obbiettiva smantellare molte di quelle

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queste fossero soltanto prodotte da cause interne. La ricerca delle «variazioni ereditarie» base indispensabile del darwinismo, fu uno dei punti a cui

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laboratorio di Eugenica fu da lui fondato nel 1905 presso l’Università di Londra). È evidente che un’adeguata discussione dei problemi dell’Eugenica esula

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Fu soltanto 35 anni dopo, nel 1900, quando già l’abate cecoslovacco era morto da tre lustri, che tre botanici indipendentemente e contemporaneamente

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Scelse come materiale per le sue ricerche i piselli, e a ciò fu indotto da varie considerazioni: il gran numero di discendenti ottenibili a ogni

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triibridismo e al poliibridismo, come fu fatto sperimentalmente, si può così enunciare la terza legge di Mendel:

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, considerata di per sé non può avere effetti funesti, come lo prova il fatto che è largamente usata in zootecnia, per ottenere razze pure, e che fu

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Nel trentennio successivo alla riscoperta delle leggi di Mendel, dopo che ne fu dimostrata la validità anche per gli animali, un’immensa mole di

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