Scontri di piccoli riparti sul costone di Redival in Val Strino Noce fra Serravalle e Marco in Val d’Adige e nei pressi di Cima Cista in Val Sugana
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Sul Basso Isonzo il nemico ha bombardato San Pietro dell’Isonzo, Cassegliano e Monfalcone, facendo qualche vittima fra la popolazione.
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Nella zona fra l’Ortler e il Monte Cevedale, una nostra colonna alpina, partita da Santa Caterina Valfurva, in tre marcie notturne e trasportando al
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testata della Valletta Coalba, sulla destra del Brenta. Altri nuclei agivano intanto, a scopo diversivo, contro le nostre linee in Valle Campelle, fra
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Passato il fiume fra Scefai e Regepai, i bravi territoriali assalivano e dopo accanito combattimento espugnavano il villaggio di Kuta.
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dalla testa di ponte, di Ciffik–Idris, le nostre truppe assalivano e sconvolgevano le linee nemiche fra Samar e Frakuta, mentre una squadriglia di
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In Vallarsa (Adige) la sera del 7, dopo intenso bombardamento, un forte riparto nemico assalì le nostre posizioni fra Monte Spil e Monte Corno
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Nella zona fra Vallarsa e la testata del torrente Posina il nemico, dopo intenso bombardamento delle posizioni, da noi conquistate il giorno 10, ne
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comunicazioni fra il Vallone di Travenanzes e la zona del Lagazuoi.
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Nella notte sul 13 dopo violento fuoco di artiglieria l’avversario tentò attacchi contro le nostre posizioni sullo Slatenik (alto Isonzo) e fra
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Fra la testata del torrente Vanoi e la Valle di Fiemme, i nostri attacchi tendenti ad ampliare il possesso della cresta a nord–est del Cauriol
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In Valle Sugana nuclei nemici tentarono ieri l’attacco delle nostre posizioni fra i torrenti Coalba e Maora; furono prontamente respinti.
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Seluggio (Valle Posina) la sera del 16, sul Mrzli e Vodil (Monte Nero). Fra San Daniele e Volzana (ovest di Tolmino), nel settore di Plava (Medio
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piccoli posti avanzati fra Poroi Alto e Matnica.
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Nell’aspra zona montuosa fra Vanoi–Cismon ed Avisio continuano con tenacia le nostre operazioni offensive, pur contrastate da abbondanti nevicate
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successo iniziale fra la quota 146 a nord–est di Flondar e la galleria ferroviaria a nord–est di Lokavac, ove noi dovemmo temporaneamente ripiegare da
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Ad ovest del Garda, dopo intensa preparazione di fuoco, il nemico attaccò i nostri posti avanzati fra Val di Concei e il lago di Ledro, riuscendo a
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Nella notte sul 29 e nella giornata successiva, nuovi tentativi nemici di ributtarci dalle posizioni occupate fra la Sella di Dol e le pendici
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Ieri, con improvviso scatto pienamente riuscito le nostre truppe rettificarono la linea di occupazione fra la sella di Dol e le pendici
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Fjeri, catturando 23 prigionieri, fra cui un ufficiale. Sul resto della fronte nulla di notevole.
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di trinceramenti in fondo valle e di minutissime posizioni laterali dominanti. 343 prigionieri fra cui 12 ufficiali, parecchie mitragliatrici e
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I prigionieri finora accertati ammontano a 321, fra cui 5 ufficiali. Sulla rimanente fronte saltuarie azioni d’artiglieria, ed attività di pattuglie.
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Sulla rimanente fronte intensi duelli d’artiglieria fra la Vallarsa e la Val d’Astico, sull’Altipiano d’Asiago e lungo il Piave.
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L’artiglieria avversaria fu notevolmente attiva con tiri di molestia lungo il Piave e nella regione di Montello e fra Fagarè e Fossalta.
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Il numero dei prigionieri catturati nelle piccole azioni eseguite in questa regione fra la Val Cesilla e il Colle dell’Orso, è salito a 442; vennero
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Duelli di artiglieria di qualche intensità nella regione del Pasubio, nella zona di Cima Val Bella, Col del Rosso e lungo il Piave fra Palazzon e
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L’armistizio è stato firmato ieri sera a Salonicco fra il generale Franchet d’Espery e i delegati bulgari, che hanno accettato tutte le condizioni
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Scherzo che si fa ad altri prendendogli il mento fra il pollice e il medio, e premendogli intanto le labbra con l’indice.
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Fanno a gara fra ragazzi o ragazze, a chi salta più scalini della scala di casa, di un palazzo, di una chiesa o di altro.
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Passatempo dei fanciullini, i quali prendono un manico di scopa, un bastone qualunque, e mettendoselo fra le gambe, camminano sopra di esso, fingendo
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Scherzo che fra due ragazzi il piú furbo fa all’altro, dicendogli: Io dico mi’ padre è ggale 1; tu dì mi’ padre è gale 2, infino a 8. E proseguono
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, Marcondìrondirondà". E gli avversari: "E noi ce l’arimetteremo, Marcondìrondirondà". Cantilena che seguita a piacere fra i contendenti, finchè non si viene
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Il capo-giuoco siede, in modo di trovarsi situato fra due suoi compagni. Egli, fingendo di cucire la suola di una scarpa, tira lo spago, slargando le
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Passatempo fra due bambini. Il primo dice al compagno — Sei stato alla vigna? Questo risponde: — Sì. E l’altro: — Hai visto la scimmia? E il secondo
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birichini, già d’intesa fra loro, circondano per sorpresa il primo ragazzo o la prima persona che s’imbatte sul loro cammino, e facendogli intorno la
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stringe lievemente il nasino fra il pollice e l’indice agitandolo come se fosse un campanello.
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finiva col fare la guetra, giuoco che si usa spesso fra i nostri ragazzi.
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Indovina, indovinarèllo: A cchi cc’indovina je do un anèllo. 1. Vé lò dico, vé l’ho ddetto, Vé lò torno a ddi’ dde nôvo, Fra le donne m’aritrovo. E
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Se faceva tanti anni fa a Ccampovaccino, accanto ar tempio in Pacé, la dimenica e ll’antre feste commannate. Là fra Tresteverini, Monticiani
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sopra — ne volete un’antra cusì? — Macchè! — E si nu’ la volete accusì grande; allora come la volete accusì? — Fra la misura de prima e quella d
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giuoco, comunissimo anche fra gli adulti, è pure chiamato: A cchiamà’ ll’oste, per la ragione che il perditore o i perditori sono condannati a pagare
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passava anno ch’er sabbito santo, a San Giovanni Latterano, de ggiudii se ne bbattezzaveno fra ommini e ddonne, sempre quattro o ccinque. Era una bbella
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, per un passetto stretto che ss’ereno uperto fra ll’Arco e un muricciòlo vicino a la cchiesa de Santa Francesca Romana.
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inzuccherata fra le gammétte (propio, pe’ ccapisse, sotto ar cavallo). Accusì quanno so’ ggranne, l’ommini jé vanno apprèsso come le lape, e ttroveno
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San Pasquale, èccheve che vve vierà in insogno quer tale, fra ttutti li cascamorti che cciavete intorno, che vv’averete da sceje pe’ mmarito.
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, vatt’a ccerca chi tt’ha ddato — gli dice colpendolo e poi allontanandosi e mescolandosi fra gli altri compagni. Se la Gatta-céca riesce ad acchiappare
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picchiare sulla schiena, fra le risate di tutti i suoi compagni. Il giocatore scoperto possessore della ciavatta, prende il posto della conta, e il
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ppare che la statuva de Bernini se spaventi a vvede la Madonna. Nun se poteveno vede fra architetti pe’ ggelosia de mestieré.
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La Passatella nun se fa sempre sur serio e nun se sta ssempre troppo attaccati a le regole; perchè ccerte vorte fra amichi se fa ppiù una Passatella
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alla settimana andavano in abito di costume e con una bussoletta fra le mani a cantare sotto i balconi de’ devoti certa nenia monotona che chiede
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