sappia che cos'ha. E il povero giovanotto, stanco, sfinito, andò di corsa, affannato, alla spezieria, in cerca di un medico che, per fortuna, trovò
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fortuna, era in casa e Tonio potè vederlo e parlargli subito. Introdotto nello studio elegante da gran signore, il capoccia, sbertucciando il cappello e
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distanza. Per fortuna, i prati del fieno guardati da Nannì erano dalla parte opposta ai pagliai, che trovavansi proprio in faccia alla casa, sul confine
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