. - Apriamo. Entrò una vecchina come loro, tutta coperta di neve, inzuppata d'acqua e inzaccherata. - Chi siete? Dove andate? - Sono la Fortuna; vado
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vedo più. - Rimase lì col naso all'aria, stupito della buona Fortuna. Andò subito a fare un po' di spesa, e poi si mise a cuocere la minestra
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le code ci vuol Fortuna, Ne vuol due e non n'ha una. La gente si domandava: - Chi ne vuol due e non ne ha una? - E una, e due, e tre, Lo so io e lo sa
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, venite su. Non gli era mai capitata la Fortuna di vendere qualcuna di quelle sue cosucce alla casa del Re. Dalla contentezza non stava nei panni, e
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bocca del Re, facendo coppo con le mani; ma il Re, infuriato, con uno spintone lo sbatacchiò addosso alla folla. Per Fortuna, in quel punto l'uscio
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mattina, prima che partisse, le regalò un anellino: - Tienlo sempre in dito; sarà la tua Fortuna. Quando ti trovi in qualche pericolo, di': "Anellino
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cuore mi predice che me ne verrà buona Fortuna. Il Re e la Regina alla fine si rassegnarono; e un giorno che tirava un furioso maestrale, condussero in
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respingeva, sarebbe stata la migliore fortuna. Quindi rilesse le poesie di Leopardi, cullandosi nella loro immensa tristezza senza misurarne la
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fosso come la sua fortuna. Una volta fortuna e sedia vi rimasero così sbriciolate che nessuna avarizia o pietà tentò di risollevarle. Ma prima il
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ghibellino dietro la fortuna dell'ultimo Cesare. D'allora il palazzo aveva mutato parecchi padroni conservando sempre il proprio nome: era stato affittato
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una così bella donnina fosse una fortuna e un orgoglio per tutti. Adesso, passando tutte le giornate lunga distesa sulla poltrona, ella aveva preso una
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finito il capolavoro? Quando verrete a leggermelo? IRMA" Le rispose con un'ode. Finalmente la fortuna gli sorrise; un suo vicino di campagna, vecchio
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bella. - Per fortuna. - Altrimenti non mi avreste amata? - Ve l'ho pur detto. - Ma davvero non vi piacciono le belle signore? - Né signore, né belle
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grazie, ma ho un altro appuntamento. - Con chi era il primo? - Potrei forse dirlo se fosse andato a vuoto. - Altrettanta fortuna pel secondo - rispose
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l'acqua. Vi è una sola cosa che temo: le scariche elettriche. Bah! La fortuna che ci ha protetto finora, non ci abbandonerà oggi. Avanti e confidiamo
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fortuna che l'ala si sia spezzata - disse Fedoro. - Diversamente ci saremmo fracassati contro quelle montagne che la nebbia c'impediva di scorgere
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fortuna ed io sarò lieto di offrirvela. - Che dite, Sing-Sing? - Tacete. - Fedoro, - disse Rokoff - tu presso il letto; io vicino alla porta e voi
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. È stata una vera fortuna che quei buddisti abbiano pensato a farvi divorare dalle aquile. Potevano cacciarvi in una stanza oscura piena di scorpioni
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credevo che avessimo tanta fortuna. - Quell'uomo deve essere uno stregone - disse Fedoro. - Ci aveva promesso un orso e ce lo ha fatto subito trovare
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meravigliosa! Vale una fortuna! - Che non è destinata alle nostre tasche, Rokoff. - disse Fedoro. - Se ce la mandano in regalo! - Ma essendo l'oggetto più
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pericolosissimo salto e avessero avuto la fortuna di salvare le gambe. Quell'abisso, al pari del piccolo altipiano, non aveva che una sola uscita
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in parecchie migliaia, poi a poco a poco si spensero, finché il silenzio regnò assoluto. - L'oro non aveva portato fortuna a quei minatori. - Nemmeno
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tranquillamente? - Pel momento ci conviene adattarci alle circostanze e fare buon viso alla cattiva fortuna. - Io mi ribellerò e farò un massacro di tutti i
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