, abbia propizia od avversa la fortuna, è sempre in uno stato di eccitamento morboso, in preda all'ira, al rimorso, ad una sete di oro che lo consuma
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noto che un amico versi in gravi angustie economiche, e a voi sovrabbondano i beni di fortuna, fate di toglierlo spontaneamente e in modo delicato
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oppormi che vi sono dentiere artificiali di così stupenda fattura da ingannare l'occhio più perspicace. Non nego che sia una grande fortuna il poter
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; ma, volendo pure stiracchiare colle tenanaglie il senso della parola io dirò più volontieri filosofo colui che non favorito della fortuna, quantunque
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interamente a' suoi ordini. - O qual fortuna è la mia di godere della sua amicizia! - Oh quanto sarei felice se mi fosse dato di poter servirla in
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