Nascono dunque, da questo incrocio, forme nuove, nuciforme e semplice, e il risultato della F 2 suggerisce la presenza di due fattori. L
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Nelle forme più semplici, e, in generale, anche più piccole, quali sono i Protisti, cioè animali e piante unicellulari, domina una maniera di
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3) Nella F 2 le forme estreme, simili a quelle dei progenitori, hanno frequenza teorica, e perciò probabilità di comparsa, tanto minore quanto
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quantitativamente eguale (ciò che è molto probabile) ci si può render ragione anche di quelle forme d’eredità intermedia fra la mendeliana e la mista
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, per processi più o meno complicati, finiscono per divenire, sia direttamente, sia attraversando stadi transitori con forme diverse, individui simili
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quarto giorno. Dopo un certo tempo, alcuni merozoiti si differenziano dagli altri, non si suddividono più, e divengono forme caratteristiche, che sono
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forme agamiche e le sessuate sono notevolmente differenti — tanto che talvolta sembrano appartenere a specie diverse, e non di rado furono, dai primi
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Due sono le caratteristiche più salienti con cui ci si presenta il mondo dei viventi: la grande varietà delle forme che la vita riveste, e la
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raggruppare in categorie, a seconda delle somiglianze, le varie forme con cui si presentano gli organismi. La classificazione zoologica e botanica fu poi
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forme — agamica e sessuata — sono dotate ambedue della facoltà di moltiplicarsi, negli altri no. E, in questi, i passaggi dall’una forma alle altre
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differenziamento delle forme, cioè all’inizio di quel processo che gli embriologi chiamano «gastrulazione», l’embrione subitamente muore. Così avviene, per
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Spesso però la F1 presenta una variabilità molto notevole, e si trova tutta una serie di forme che va da individui simili a uno dei genitori, a
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, per duplicazione del numero dei cromosomi, si possono costituire forme nuove, costanti. La sterilità degli ibridi è dovuta, in molti casi, ad anomalie
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, cioè nel determinare le forme generali del corpo, e il differenziamento organico e istologico.
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polli), faccia corta nei cani Bull dogs, ecc.) e degli ornamenti della testa in uccelli e mammiferi, diverse forme di creste, ciuffi, ecc. nei polli
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forme. Comincia, in genere, con un processo che può variare di molto nei suoi particolari, ma che offre una certa uniformità generale in tutti gli animali
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di importanza capitale. « Bisogna ben rendersi conto di ciò — dice il Rosa (1932) — che il negare l’evoluzione, il non ammettere che le forme superiori
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, del resto, non è puramente ipotetico, perché è ben noto che le forme larvali di molti animali furono spesso considerate come specie differenti e
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processo evolutivo in cui una serie di forme attualmente o potenzialmente interfeconde si scinde in due o più serie distinte, fisiologicamente incapaci di
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simboli M, E, S, le tre coppie. I casi dubbî sono quelli in cui mancano uno o due dei suddetti criterî, per esempio quando forme morfologicamente
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cioè la discontinuità fra serie di forme prima potenzialmente o attualmente continue.
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Come fattori esterni di evoluzione rimangono le varie forme di selezione, che sono state studiate dal Darwin e dai suoi successori e specialmente la
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, e perciò le forme mutate sono sterili con la forma originaria. In questo caso si è raggiunto così l’isolamento fisiologico postulato dalla definizione
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cariotipo. La poliploidia, come si è detto (cfr. pag. 279) può certamente costituire un modo di evoluzione, e dar luogo subitamente a forme nuove e
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impossibilità meccanica alla fecondazione, o, infine, sterilità degli accoppiamenti ibridi, nelle sue varie forme. Ma poco o nulla si sa sull’origine
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ottengono variazioni notevolissime nel colore e nel disegno delle ali. Anzi si è potuto così dimostrare che molte forme distinte dai sistematici e
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<gap><Fig. 13. – Ali di destra, vedute dal dorso, di forme normali e di forme aberranti ottenute artificialmente, ma con corrispondenti in
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di umidità, poté ottenere dagli stessi individui della S. inca tipica, in mute successive, il piumaggio caratteristico delle tre forme tropicali, e
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, ottenne varie forme intermedie fra le due estreme, che erano state considerate dai sistematici come specie diverse: A. salina e A. mulhauseni (Fig
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Fig.14. - Estremo codale di Artemia salina (a sinistra) e di A. mulhauseni (a destra) e forme intermedie ottenute con la diversa concentrazione dell
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esteso e fatto in modo tale da permettere di determinare il numero delle differenti forme che si presentano nella progenie degli ibridi, di
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le possibilità. Così compaiono, alla F 2, forme che posseggono, associati, caratteri che erano stati introdotti separatamente nell’incrocio. In un
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