Per Michelangiolo l’arte è la totalità dell’esistenza perché discende dalla storia, si attua nella realtà naturale del presente, tende a un fine d
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considerata contraria al fine della vera religione ma al fine proprio dell’arte, assai più interessante è il fatto che l’arte «di storia», di cui si deplora
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paesaggisti della fine del secolo come per il vecchio Hogarth.
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FINE.
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il metodo per condurre ad un fine visuale, che l’espressione da tale fine suscitata.
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Un altro caso, pure questo caratteristico d’una presa di coscienza della pluralità dei codici usabili per un fine unico, è quello di Valentina
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Appunto per questo, non potendo, per il fine che ci muove, analizzare tutti i casi che a noi sembrano si siano dati, siamo costretti ad anticipare le
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In fine si può concludere che dei concetti di originalità come improbabilità e ridondanza come del già noto non ci se ne può né ci se ne deve servire
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della fine, ha accanto un soldato che punta l’arco nella sua direzione; sullo sfondo è in atto il massacro delle vergini, del Papa e del suo seguito.
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hanno già lanciato i loro dardi; la colonna e la città in rovina sullo sfondo rappresentano simbolicamente la fine del “mondo pagano” e l’avvento del
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La colonna frammentaria è il simbolo della fine del mondo pagano ma al tempo stesso della “forza” della fede, mentre il sempreverde simboleggia la
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incredibile. Ercole la inseguì per un anno e alla fine riuscì a catturarla usando una rete. L’iconografia ricorda molto quella della storia col leone, poiché
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Nei secoli successivi alla caduta dell’impero romano, il paesaggio come soggetto autonomo scompare quasi del tutto, per poi riaffiorare tra la fine
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L’iconografia del tema religioso, nelle sue possibili varianti, tende a ripetersi, dato il fine dottrinario-educativo delle immagini, questo però non
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capanna, sostituita da un riparo costruito sui resti di architetture classiche, costituisce un’altra variante che serve ad affermare la fine del mondo
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Giotto dipinge l’episodio nella Cappella degli Scrovegni, a Padova. Intorno alla fine del XIV secolo l'incoronazione diviene un soggetto autonomo e tale
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• La fine dell’opera unica come strada privilegiata in favore, anche, della riproducibilità. Nonostante la struttura del mercato dell’arte tenda ad
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Il Grand Tour feconda la creatività di generazioni di artisti, musicisti, letterati o aspiranti tali. Alla fine del Settecento giunge in Italia
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La fine della guerra, compresa l’esplosione della bomba atomica, cambia molto il clima.
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illimitato di ricchezze da reinvestire nel fare, in una spirale senza fine. Sarà la tesi protestante, in cui Max Weber riconoscerà la radice calvinista
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per raggiungere un fine e precisamente il fine della meraviglia, cioè della rottura con ogni consuetudine e della proiezione del pensiero, per mezzo
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importanza rimanendo subordinati alla sensazione. Il futurismo adotta il movimento come unico principio ed unico fine. I cubisti negavano che la loro pittura
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L’era artistica dei colori e delle forme paralizzate è giunta alla sua fine. L’uomo diviene sempre più insensibile alle immagini statiche, prive di
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A tal fine, con le risorse della tecnica moderna, faremo apparire nel cielo: forme artificiali, arcobaleni di meraviglia, scritte luminose.
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tutti gli strati della società; bisogna che ogni attività umana, anche la più umile, abbia un’origine culturale e un fine religioso. La tecnica dell
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che, con un po’ di meditazione e di ragionamento, alla fine potranno pensare diversamente.
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, in una unità rara) due belle astrazioni di tempo fisico, la «Fine dell’estate» e un motivo un po’ baconiano, la «Donna che piange sulla strada».
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fine, la distruzione del mondo, così che, anticipando la fine nella finzione, si spera di allontanarla con un atto di scongiuro e di esorcismo. Sembra
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Se da alcuni decenni la metropoli è New York, che è diventata la capitale dell’impero occidentale, sulla fine degli anni Sessanta l’insurrezione
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Poiché se ritorna l’attenzione verso la Pop Art, essa ritorna in un quadro profondamente mutato, non solo di fine-dell’avanguardia, ma ancora di fine
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Ci sia lecito intanto ripetere qui pe’ novatori arrabbiati che tanto fraintendono l’indole ed il fine della musica, alcune parole dell'illustre
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Procede nello spazio senza principio né fine, senza mutazione più, ché l'organismo oppone un centro insuperabile e ganglioso di sostanza e soltanto
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I veneziani non potevano nulla perché ogni quadro loro ha per fine la glorificazione di Venezia - E noi che credevamo...
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contemporanea. E che bassura nei pochi accenni. Viva le ideologie di Gustavo Moreau, abbasso l'impressionismo, che sorgeva allora. In fine, e i «Maîtres»? Vero
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Ogni cosa, insomma, in quest'opera con cui intendiamo, per ora, di por fine allo studio particolare delle opere del Nostro, rivela la calma
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anzi ho già detto verso il fine del mio scritto su Giovanni Battista Caracciolo.
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Allora, non giudicheremo i cenni storici, che saranno buoni, tante guide potevano servire al compilatore; e la bibliografia in fine che è ricca e ben
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Così s'avvia il Pellizzari verso la fine del suo primo volume, studiando nell'ultimo capitolo (il V) le enciclopedie, i primi trattati d'arte
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non d'arte. In verità dovremmo noi concludere che i motori meccanici il cui fine è appunto il movimento sono capolavori di scultura barocca? Speriamo di
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scovrire la più schietta «Deutschtum»; che in Carstens il «classico» è solo il punto d'appoggio, il mezzo, non il fine; che anzi il fine di Carstens non è
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B. I. GILMAN, Museum Ideals of Purpose and Method (Printed by order of the Trustees of the Museum of Fine Arts, Boston at the Riverside Press
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sviluppo paiono predominare volta a volta problemi diversi ora di forma ora di colore: ma il suo fine ultimo è di unire l'una e l'altra cosa.
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Il San Vincenzo, anch'esso di questo periodo, è di fine effetto pittorico nel semplice bianco e nero; esso sembra preparare persino la chiara
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di giovani un indirizzo nuovo e comune? C’è egli un fine, una idea, una maniera, che congiunga insieme più artisti? Dalla critica parziale, noiosa, è
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Fine.
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del fine dell’arte, che scandalezzerà di certo i filosofi. A noi pare dunque che il fine dell’arte figurativa si possa esprimere così: DESTAR
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linguistiche fine a se stesse. Altrettanto si può dire circa molte manifestazioni pseudo-scientifiche, cibernetiche, filosofiche, che, in definitiva
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L’arte è un fenomeno sociale. Sotto questo aspetto, l’opera unica artigianale non è fine a se stessa ma inizio: è concepita per essere ricreata
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R. Non mi interessa. Nel mio lavoro gli oggetti, i disegni sono elementi di secondo piano. Il tempo in cui viviamo non è adatto all’uomo e il fine
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lettere prescritto; ma le sue risposte, alla fine, saranno leggibili orizzontalmente e verticalmente, come strutture linguistiche autonome rispetto
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