Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: figura

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Il Mezzogiorno e la politica italiana

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Sturzo, Luigi 2 occorrenze
  • 1923
  • Opera omnia. Seconda serie (Saggi, discorsi, articoli), vol. iii. Il partito popolare italiano: Dall’idea al fatto (1919), Riforma statale e indirizzi politici (1920-1922), 2a ed. Roma, Edizioni di Storia e Letteratura, 2003, pp. 309-353.
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clientele elettorali. Così la figura del meridionale è caratterizzata, nella opinione di molti, come quello che non fa, né sa fare quanto dovrebbe, per

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comprendere e a vivere la politica del paese. Noi vogliamo cooperare a far vivere il mezzogiorno con la sua vita e la sua figura, non avulso dal ritmo della

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Introduzione alla sez. "Riforma statale e indirizzi politici (1920-1922)

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Sturzo, Luigi 1 occorrenze
  • 1923
  • Opera omnia. Seconda serie (Saggi, discorsi, articoli), vol. iii. Il partito popolare italiano: Dall’idea al fatto (1919), Riforma statale e indirizzi politici (1920-1922), 2a ed. Roma, Edizioni di Storia e Letteratura, 2003, pp. 101-131.
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specifica sua attività di partito. La figura e la funzione di questo dipendono da molti fattori, ma la sua autonomia è tanto più evidente, quanto più

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Lezioni di meccanica razionale. Volume primo

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Tullio Levi Civita - Ugo Amaldi 47 occorrenze

rigidità, occupare in quell’istante la posizione D, determinata dalla condizione che la figura A t, B t, C t, D t, (tetraedro o quadrangolo piano) sia

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qualsivoglia sistema rigido, cioè di una figura che, durante il moto, conservi inalterate le mutue distanze dei suoi punti, presi a due a due in tutti

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uniformi). L’asse p, fisso nello spazio, dicesi asse di precessione;l’asse f, fisso nel corpo, asse di figura; e il punto fisso O, comune a codesti due

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precessione e di figura siano ortogonali e immaginiamo di orientarli in guisa che l'angolo risulti minore di un angolo retto, il che, manifestamente, si può

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Ciò posto, una precessione regolare (ad assi di precessione e di figura non ortogonali) si dice progressiva o retrograda, secondo che i due moti

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ora scritte definiscono una precessione regolare che ha Oζ per asse di processione e Oz per asse di figura.

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Nel moto di una figura rigida F sul piano, sia c una curva (piana) solidale con essa. Le posizioni successivamente assunte da c, nel suo moto di

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(relativo alla considerata posizione della figura e quindi di c). A ciò si perviene altresì come immediata conseguenza del teorema di Chasles, purché

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Qui intanto importa notare che in ciascuno degli esempi seguenti supporremo assegnata la successione delle posizioni della figura mobile, non la

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altro inalterata lalunghezza di ciascun lato. Si consideri in particolare C D come figura mobile. Dei due punti C e D, rimangono assegnate le traiettorie

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essa quanto il raggio di e). All’uopo si immagina guidata per O la parallela ad r, la quale risulta solidale colla figura mobile, perché dista da r

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, corrispondendosi quei punti M c ed M γ che costituiscono le posizioni di M (nella figura mobile t nel piano del moto) dopo un eguale rotolamento di k su l

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Considerato ancora un moto piano generico, designamo al solito con F la figura mobile, con l e λ le traiettorie polari e con c e γ due profili

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abbracciare tutti i casi in una formula unica (senza dover distinguere sulla figura le varie eventualità a priori possibili), conviene ricorrere alla

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Ricordiamo che, se con Θ indichiamo un angolo di orientazione della figura mobile, il secondo membro di codesta formula è uguale, a meno del segno

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nulla) e va a zero uno dei termini della (6) (quello in cui figura tale raggio); ma non possono annullarsi simultaneamente poiché le traiettorie polari

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28. Un ulteriore corollario si ha supponendo, come al n. 9, che c si riduca ad un solo punto P della figura mobile. In tal caso si annulla r, e

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caratterizzare le traiettorie dei singoli punti della figura mobile, dette appunto epicicloidi. Supponiamo, per fissare le idee, che la rulletta tocchi

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La figura del n. seg. mostra l’andamento dei tre tipi di epicicloide accorciata, ordinaria, allungata (procedendo dall’alto in basso).

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Sempre colla limitazione π ≤ β ≤ π, si desume dalla figura che (per P su 1, l'angolo alla circonferenza in P essendo retto) la lunghezza δ del

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figura che, per –π ≤ β ≤ π la normale I P forma coll’asse Ωξ l’angolo

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Immaginiamo assunto come profilo c (solidale colla figura mobile, e quindi colla circonferenza l) un arco di epicicloide, avente l per base e per

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, posizione generica della figura che stiamo considerando, le, normali I M, I N a C, in quanto passano per I, sono pure normali (n. 18) al profilo coniugato

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Dalla figura risulta ovviamente che, indicando con aΘ l’ascissa di I, le coordinate ξ, η di P hanno in ogni caso le espressioni:

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piano, considerato come appartenente alla figura F, avrà la velocità v, normale ad OP (in un verso dipendente dal senso della rotazione) di grandezza

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Ciò posto, immaginiamo di far muovere la figura F' attorno ad O', in modo che un suo raggio ben determinato O'O'1, occupi ad ogni istante la

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dente riserbandosi il nome di dente ad un’area, cioè alla porzione sporgente di ruota (S in figura) compresa fra il profilo e la circonferenza

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Una figura rigida mobile su di un piano è un sistema olonomo con 3 gradi di libertà, in quanto occorrono e bastano 2 parametri per individuare la

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Per un sistema rigido generale i gradi di libertà nello spazio sono tanti quanti quelli di una terna di assi (solidale colla figura) cioè 6, in

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biunivoca tale che: 1°. Le traiettorie descritte dai varii punti di Σ costituiscano nel loro insieme una figura geometricamente simile a quella costituita

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parete verticale di una stanza, che in figura rappresenteremo mediante le loro sezioni Ox, Oy con un piano di profilo.

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centro di figura e centro di gravità. Semplici considerazioni di geometria elementare (cfr. la figura) mostrano che su ciascuna mediana, il centro di

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si tratta di figure solide, di due rette diametrali, se si tratta di figure piane) il centro di gravità coincide col centro di figura (n. 13).

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Perciò può parlare di centro di gravità di una figura solida, di una superficie, di una linea come di un puro elemento geometrico, ad esse coordinato

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forma di toro, girevole attorno ad un albero. La sezione mediana normale all’asse presenta pertanto l’aspetto della figura.

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(Cap. I, n. 52) che le linee di azione delle tre forze siano concorrenti (essendo esclusa dalla figura stessa la possibilità del parallelismo) e che

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Gli appoggi, corrispondenti alle estremità dei due montanti della scala, sono quattro; ma, data la simmetria geometrica e materiale della figura

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figura, alle Ox, O y rispettivamente, e si incontrano nel punto Q, pel quale è impossibile che passi la linea d’azione del peso totale parallela alla QP

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Il dispositivo è quale apparirisce dalla figura. La trave AA'

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forze F A ed F B giacenti nel piano di figura, e di due momenti (flettenti) M A ed M B, perpendicolari a codesto piano.

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che qui, in quanto i due vettori a primo membro sono ortogonali al piano di figura, si riduce ad una relazione scalare fra il momento flettente e la

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, segnate in figura, la prima corrisponde evidentemente ad un massimo, la

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ogni valore positivo: in particolare il valore h, che figura nel secondo membro della (8).

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parametro h (che figura a fattore in k) e il raggio del mozzo ρ (che figura a fattore in ε); quanto migliore è la lubrificazione, cioè piccolo φ (ε

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si vede (cfr. la figura) che ψ è pure l’angolo in A della AC (linea d’azione di R 1) colla verticale ascendente AO.

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che d’altra parte, vi figura ancora una indeterminata (la legge, con cui varia la densità in funzione della distanza del centro), mediante la quale si

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. la figura) rappresentiamo, ciascuna col suo vettore, l’attrazione G (diretta da P verso il centro O), e la forza centrifuga (diretta

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