storia: in tutti quei paesi dove è stata sovvenzionata dallo Stato, la libertà creativa ha dovuto fare i conti con i dogmi ideologici; dall'Italia fascista
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Quello che passa per “stile fascista”, in particolare per quanto riguarda pittura e scultura, è in realtà parte di un gusto e una tendenza condivisi
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retorica che solo il Ventennio fascista aveva potuto determinare. Ma se gli edifici potevano essere almeno analizzati, la scultura e gran parte delle
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Non vi fu dunque uno “stile fascista” ma una cifra estetica trasversale che toccava l’Occidente di qua e di là dall’Atlantico, nell’architettura
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antico più considerato era Mantegna, poi dimenticato perché erroneamente considerato “fascista” per la sua dimensione atemporale. Nel dopoguerra, Mantegna
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