a stento) Perché mi avete svegliato? | Facevo | un bel sogno. Mi pareva ... |
LE ULTIME FIABE -
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di luce, mentre io fo il massaggio... o per dir meglio lo | facevo | perché dopo questo fatto non lo fo più. Pare che a questo |
IL GIORNALINO DI GIANBURRASCA -
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che è in una stanza molto distante da quella dove io mi | facevo | il massaggio, e rimanervi un'ora, trascorsa la quale |
IL GIORNALINO DI GIANBURRASCA -
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nel culo. "Lo sapevi che era male?" "Non lo sapevo che gli | facevo | male." Assegnato al riformatorio. Buona scuola: il |
Vietato ai minori -
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un giorno o l'altro d'esser picchiato per le bizze che | facevo | quando ero piccino di due anni!... |
IL GIORNALINO DI GIANBURRASCA -
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faccia è sorprendentemente giovane _ ammette tutto: me la | facevo | con la madre di questo qua ma non per forza, dice che lo |
Vietato ai minori -
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mi lasciava parlare e voleva sempre dire la sua e allora io | facevo | lo stesso. Noti che era una in gamba e di faccia era anche |
La chiave a stella 1978 -
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gridellino, con la ragazza sotto che mi guardava, e io che | facevo | l' erlo a venti metri di quota, senza neppure la cinta |
La chiave a stella 1978 -
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giusto il mondo, lui che era prudente era caduto, e io che | facevo | il balengo tutto il tempo non mi sono fatto niente. E |
La chiave a stella 1978 -
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di tutto, a cominciare dalla neve d' estate e del cine che | facevo | io per farle impressione. Basta, la prima sera lassù non me |
La chiave a stella 1978 -
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fino alla morte si tirava solo fino alle sei di sera. Io mi | facevo | coraggio pensando alla ragazza, ma intanto ogni giorno che |
La chiave a stella 1978 -
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poi, dopo che siamo tornati a Torino, io le telefonavo e le | facevo | delle proposte, e lei non diceva di no, ma consentiva con |
La chiave a stella 1978 -
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Così bolliva sordamente: - E dire, o giovinettino, ch'io ti | facevo | solo buono a toccare il salterio e a startene sul cuscino |
UGO. SCENE DEL SECOLO X - PARTE PRIMA -
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raccontarle una gran bricconata e la mirabile morte. Allora | facevo | la pratica presso l'illustre medico chirurgo ... No, non |
Racconti 2 -
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il convoglio si mosse - m'ero sdraiato lungo sui cuscini, | facevo | le viste di dormire - lo sposo senza tanti scrupoli |
MEMORIE DEL PRESBITERIO SCENE DI PROVINCIA -
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Per questo ho dovuto travestirla da mulatto; e io che | facevo | il padrone che l'abbandonava l'ho lasciata sola laggiù; poi |
IL GIORNALINO DI GIANBURRASCA -
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tutto? "Ma perché," mi sfugge. Voglio accertarmi. "Mica la | facevo | arrabbiare io," dice a un tratto senza quella montatura |
Vietato ai minori -
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dura meno di un minuto secondo. Quand'ero un po' stanco, | facevo | il morto. Mi coricavo sul mare come sopra il più morbido |
Senso -
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nero - un bel cane, che nuotava meglio di me, e che mentre | facevo | il mio bagno in alto mare, era venuto a salutarmi con molta |
Senso -
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dura meno di un minuto secondo. Quand'ero un po' stanco, | facevo | il morto. Mi coricavo sul mare come sopra il più morbido |
IL MAESTRO DI SETTICLAVIO -
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nero - un bel cane, che nuotava meglio di me, e che, mentre | facevo | il mio bagno in alto mare, era venuto a salutarmi con molta |
IL MAESTRO DI SETTICLAVIO -
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le riflessioni ch'io | facevo | fra me tornando dalla Testa Grigia dove avevo voluto |
MEMORIE DEL PRESBITERIO SCENE DI PROVINCIA -
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Beppe, smilzo, gramo. Era notte chiusa. Affrettai il passo; | facevo | d'indovinare le pietre meno aguzze per posarvi il piede, |
MEMORIE DEL PRESBITERIO SCENE DI PROVINCIA -
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Non per dire, è un bel lavoro anche quello; io non mi | facevo | l' idea, ma si va giù magari anche cinque chilometri, e |
La chiave a stella 1978 -
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una dimora. Non c' era verso. Dopo qualche giorno io gli | facevo | segno di portarmi su le traverse giuste, e lui volava giù e |
La chiave a stella 1978 -
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- Una violenta febbre malarica se lo divorava. Io gli | facevo | da infermiera, per carità cristiana. Certe notti, durante |
Racconti 3 -
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Ed io soffrivo, zitta, imperterrita, quel dilaceramento, e | facevo | sforzi per nascondere nel piú profondo ricettacolo del |
Racconti 3 -
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Pàli, wie geht's?" e mi sentivo pieno di gioia, e lo | facevo | entrare e spiegavo ai miei chi era, e che veniva da |
Se questo è un uomo -
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punto che, poco dopo, non canticchiavo piú reminiscenze, ma | facevo | un'improvvisazione. Non sorridere. Io che non conosco una |
Racconti 1 -
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zoppa, la quale mi dava il vino bianco e le tinche fritte. | Facevo | centro a Bagolino, ma poi, partendo all'alba e spesso non |
IL MAESTRO DI SETTICLAVIO -
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di. Ballavo dal tramonto all'alba, nuotavo nel lago d'Idro, | facevo | all'amore. Una sera, sentendo che il Beato Antonio, di cui |
IL MAESTRO DI SETTICLAVIO -
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punto. Da prima, lo confesso, non ero di questo parere, non | facevo | distinzioni; confondevo scioccamente il violento desiderio |
Racconti 1 -
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appiccicata nello sfacelo; poi, con la punta di un piede lo | facevo | ruzzolare in un angolo. - Perchè? Perchè? - Perchè? - |
IL BENEFATTORE -
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appiccicata nello sfacelo; poi, con la punta di un piede lo | facevo | ruzzolare in un angolo. «Perché? Perché?» «Perché?- |
Racconti 3 -
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... Chi sapeva la via? E senza un soldo, come avventurarsi? | Facevo | scrivere una lettera di tanto in tanto ... anche al sindaco |
SCURPIDDU -
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a sedici anni, sapevo appena un po' di grammatica, e | facevo | il chiasso per le vie coi ragazzi miei pari, senza berretto |
PROFUMO -
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o pressappoco, diceva Orazio, ed il piccolo clan di cui | facevo | parte fu scosso da una leggera e deliziosa scarica |
L'altrui mestiere -
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rivolta la nostra fiacchezza di sensi. In quel momento io | facevo | queste rapide riflessioni, però non mi decidevo a tagliar |
Racconti 1 -
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a mandarle via! - Mi ero messo in vena di Don Giovanni e | facevo | il bellumore - Sai che qui, in due, ci si sta proprio bene? |
Racconti 1 -
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come andavano le cose, venivo tutto rosso per la vergogna, | facevo | promesse, tiravo in lungo, e mi sembrava di remare, voglio |
La chiave a stella 1978 -
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il grumo era già passato; oppure, spinto dal nervosismo, | facevo | scattare il cucchiaino addosso a un grumo immaginario. Poi |
La chiave a stella 1978 -
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sul Trovatore , un giornaletto teatrale di Padova, e glieli | facevo | pervenire con delle iniziali molto trasparenti. Seppi più |
VECCHIE STORIE -
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nella mia vita. Avevo riveduto miss Nelly, fuggevolmente. | Facevo | rare e brevi apparizioni in casa Olgani. Tre sere avanti |
Racconti 2 -
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pensò che il povero marchese poteva aver fame, e mentre io | facevo | il giro della vigna, presto presto, un tovagliolo, un pajo |
VECCHIE STORIE -
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c' erano? _ C' erano, ma io non ho mai dovuto occuparmene. | Facevo | un altro mestiere. _ Facevo anch' io un altro mestiere, ma |
Se non ora quando -
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non ho mai dovuto occuparmene. Facevo un altro mestiere. _ | Facevo | anch' io un altro mestiere, ma un cavallo come quello non |
Se non ora quando -
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li conosco bene, meglio di tutti, meglio di Venja stesso; | facevo | già la guida nel 191., per i partigiani rossi, proprio da |
Se non ora quando -
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non faceva niente, ma era simpatico lo stesso. Io anche non | facevo | niente; di notte dormivo come un papa, in un silenzio che |
La chiave a stella 1978 -
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alta così che mi riprendeva la paura e perdevo la bussola. | Facevo | tutti i miei esperimenti, e quando mi sentivo stanco o |
La chiave a stella 1978 -
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che ho conosciuto qui non erano fannulloni certamente. Io | facevo | la parte del diavolo, per aizzarli a par- lare. Che serate! |
PROFUMO -
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ridendo del mio cicaleccio. Poi, già sotto le coltri, mi | facevo | ripetere dalla Baronessa le cose che più m'avevano colpito. |
L'ALTARE DEL PASSATO -
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io non ci volevo più stare qui dentro? Non capisci che ne | facevo | di tutte apposta per farmi mandar via? Che non mi par vero |
IL GIORNALINO DI GIANBURRASCA -
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una parola più forte dell' altra; anzi, a dire la verità | facevo | fino fatica a capire quello che diceva perché parlava senza |
La chiave a stella 1978 -
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per traverso, si infilava per il collo e negli occhi, e | facevo | fatica a respirare. Ne era venuto forse un mezzo metro, ma |
La chiave a stella 1978 -
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difatti si vedeva che era un po' incrociato; quando parlava | facevo | più fatica a capirlo che se fosse stato un americano d' |
La chiave a stella 1978 -
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nervose. Non credo che mi occorrerà più cambiarla, come | facevo | fino a poco tempo fa: non è più un problema. Dove invece il |
Vizio di forma -
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della voglia di bestemmiare, domandavo scusa al Signore e | facevo | voto di starmene cheto ed anche ..... anche di perdonare |
MEMORIE DEL PRESBITERIO SCENE DI PROVINCIA -
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quattro sì e di quattro no? Tacqui. E da quell'istante mi | facevo | dell'umana giustizia un concetto chiaro, definitivo, che |
L'ALTARE DEL PASSATO -
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esposi questi miei dubbi, ma Cesare mi guardò impermalito. | Facevo | del sabotaggio, era chiaro: era tutta invidia. Si rimise le |
La tregua -
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otto - ed ero coetaneo di Vittorino, il nipote del conte; | facevo | con lui la terza elementare in quella triste scuola dei |
L'ALTARE DEL PASSATO -
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- Già non ne poteva avere. Li consegnava tutti a me, che | facevo | le spese. Ma se non me ne ricordavo io ... - e porse al |
Senso -
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e giungerà alle nari della tigre, - continuò Tremal-Naik. - | Facevo | così quand'ero il cacciatore della jungla nera e le belve |
ALLA CONQUISTA DI UN IMPERO -
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la pazzia o il suicidio, che è un atto di vera pazzia. Lo | facevo | sorvegliare notte e giorno. Noi abbiamo tante |
EH!La vita...(Novelle) -
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- Che cosa fate qui? - chiese una delle tre guardie. - | Facevo | una serenata alla mia bella, - rispose il guascone. - Una |
IL FIGLIO DEL CORSARO ROSSO -
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e dovevo disingannarlo, dirgli a che mi serviva, perché | facevo | tutte queste cose – e glie lo dissi! Gli dissi che mai, mai |
La morte dell'amore -
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dai Carpazi fino alle vie nere della città mineraria. Così | facevo | da una settimana, esplorando i dintorni di Katowice. Mi |
La tregua -
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Io mi ribellavo contro me stesso, m’accusavo di viltà, non | facevo | nulla – ma restavo. La divorante e mortale curiosità di |
La morte dell'amore -
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si mette a gridare "Al ladro, al ladro". A lei non le | facevo | niente, non mi conosceva, e non conosceva neppure quella |
La tregua -
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