sordamente: - E dire, o giovinettino, ch'io ti facevo solo buono a toccare il salterio e a startene sul cuscino ai piedi del seggiolone! E mi giuochi di quelle
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dura meno di un minuto secondo. Quand'ero un po' stanco, facevo il morto. Mi coricavo sul mare come sopra il più morbido dei cuscini, immobile, con le
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dava il vino bianco e le tinche fritte. Facevo centro a Bagolino, ma poi, partendo all'alba e spesso non tornando la sera, correvo lonta- no a cacciare
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un minuto secondo. Quand'ero un po' stanco, facevo il morto. Mi coricavo sul mare come sopra il più morbido dei cuscini, immobile, con le braccia
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. Li consegnava tutti a me, che facevo le spese. Ma se non me ne ricordavo io ... - e porse al padrone un vecchio portamonete, soggiungendo: - Vi sono
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_ ammette tutto: me la facevo con la madre di questo qua ma non per forza, dice che lo mandava a chiamare dai figli piccoli. Bellissimi figli. Anche lei
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," mi sfugge. Voglio accertarmi. "Mica la facevo arrabbiare io," dice a un tratto senza quella montatura difensiva e quasi insolente che s'è impressa
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di donne. Improvvisamente dice tutto: Gl'inziccò la picca nel culo. "Lo sapevi che era male?" "Non lo sapevo che gli facevo male." Assegnato al
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(destandosi a stento) Perché mi avete svegliato? Facevo un bel sogno. Mi pareva ...
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fatale esplosione: la pazzia o il suicidio, che è un atto di vera pazzia. Lo facevo sorvegliare notte e giorno. Noi abbiamo tante responsabilità. Spesso
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nello sfacelo; poi, con la punta di un piede lo facevo ruzzolare in un angolo. - Perchè? Perchè? - Perchè? - risposi, rinvenendo dal furore che mi
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' di grammatica, e facevo il chiasso per le vie coi ragazzi miei pari, senza berretto in testa, con indosso i vestiti smessi di mio padre, adattati
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certamente. Io facevo la parte del diavolo, per aizzarli a par- lare. Che serate! ... Avevano anch'essi i loro difetti, pur troppo; qualcuno anche
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talmente la fantasia, mi commoveva a tal punto che, poco dopo, non canticchiavo piú reminiscenze, ma facevo un'improvvisazione. Non sorridere. Io che
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non si amano punto. Da prima, lo confesso, non ero di questo parere, non facevo distinzioni; confondevo scioccamente il violento desiderio coll'amore
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facevo queste rapide riflessioni, però non mi decidevo a tagliar corto al discorso per non andare piú in là. Sentivo un'ebbrezza voluttuosa montarmi
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maestro e del quale voglio raccontarle una gran bricconata e la mirabile morte. Allora facevo la pratica presso l'illustre medico chirurgo ... No
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. Avevo riveduto miss Nelly, fuggevolmente. Facevo rare e brevi apparizioni in casa Olgani. Tre sere avanti l'onomastico di sua madre, miss Nelly aveva
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ammalò - riprese Berta. - Una violenta febbre malarica se lo divorava. Io gli facevo da infermiera, per carità cristiana. Certe notti, durante l'accesso
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sfacelo; poi, con la punta di un piede lo facevo ruzzolare in un angolo. «Perché? Perché?» «Perché?- risposi, rinvenendo dal furore che mi aveva
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! ... La fame! E andai via con gli altri, famiglie intere! Poi nessuno tornava ... Chi sapeva la via? E senza un soldo, come avventurarsi? Facevo
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Padova, e glieli facevo pervenire con delle iniziali molto trasparenti. Seppi più tardi che la siora Nina non sapeva leggere più in là del suo libro da
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povero marchese poteva aver fame, e mentre io facevo il giro della vigna, presto presto, un tovagliolo, un pajo d'uova fritte, una bistecca, fra una
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disingannarlo, dirgli a che mi serviva, perché facevo tutte queste cose – e glie lo dissi! Gli dissi che mai, mai avevo avuto un palpito, un solo pensiero per
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tornar da lei a pregarla, ad umiliarmi, mi tentava certe volte ancora. Io mi ribellavo contro me stesso, m’accusavo di viltà, non facevo nulla – ma
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a gara a spogliarmi, scherzando, ridendo del mio cicaleccio. Poi, già sotto le coltri, mi facevo ripetere dalla Baronessa le cose che più m'avevano
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. E da quell'istante mi facevo dell'umana giustizia un concetto chiaro, definitivo, che non s'è mutato più mai. In carrozza, tra mio padre e mia madre
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or sono - ne avevo otto - ed ero coetaneo di Vittorino, il nipote del conte; facevo con lui la terza elementare in quella triste scuola dei Padri
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lungo sui cuscini, facevo le viste di dormire - lo sposo senza tanti scrupoli allacciò la vita della signora e cominciò a sussurarle certe parole ... che
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Erano le riflessioni ch'io facevo fra me tornando dalla Testa Grigia dove avevo voluto arrampicarmi un'ultima volta. E la conclusione fu ch'io avrei
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affogarmi della voglia di bestemmiare, domandavo scusa al Signore e facevo voto di starmene cheto ed anche ..... anche di perdonare ..... - ma
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dire, è un bel lavoro anche quello; io non mi facevo l' idea, ma si va giù magari anche cinque chilometri, e neanche detto poi che il petrolio ci sia
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una parola più forte dell' altra; anzi, a dire la verità facevo fino fatica a capire quello che diceva perché parlava senza aprire la bocca: ma sa bene
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simpatico lo stesso. Io anche non facevo niente; di notte dormivo come un papa, in un silenzio che si sentivano solo le onde del mare, e di giorno prendevo
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lasciava parlare e voleva sempre dire la sua e allora io facevo lo stesso. Noti che era una in gamba e di faccia era anche abbastanza bella, ma aveva tre
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per sapere come andavano le cose, venivo tutto rosso per la vergogna, facevo promesse, tiravo in lungo, e mi sembrava di remare, voglio dire, di
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finito, quando una donna, mica quella della tasca, capisci, ma un' altra, si mette a gridare "Al ladro, al ladro". A lei non le facevo niente, non mi
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in alcun' altra lingua oltre all' italiano e al francese. Gli esposi questi miei dubbi, ma Cesare mi guardò impermalito. Facevo del sabotaggio, era
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, onda su onda, dai Carpazi fino alle vie nere della città mineraria. Così facevo da una settimana, esplorando i dintorni di Katowice. Mi correva
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, diceva Orazio, ed il piccolo clan di cui facevo parte fu scosso da una leggera e deliziosa scarica elettrica. La nostra era una mostruosa Prima Liceo
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. Facevo un altro mestiere. _ Facevo anch' io un altro mestiere, ma un cavallo come quello non porta un carico così, o non lo porta a lungo. Lo vedrebbe
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una pagnotta. Da due chili, ancora calda. Allora "Servus, Pàli, wie geht's?" e mi sentivo pieno di gioia, e lo facevo entrare e spiegavo ai miei chi
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capito, e mi offrì il latte, e io lo accettai. Non sapevo quello che facevo: ma me ne accorsi la mattina dopo. Rincorsi lo sconosciuto per tutte le
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pigmenta facilmente, e contiene una quantità di ghiandole e di terminazioni nervose. Non credo che mi occorrerà più cambiarla, come facevo fino a poco
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. - Ah i furbi! - L'odore del grasso o del burro si espande a grandi distanze e giungerà alle nari della tigre, - continuò Tremal-Naik. - Facevo così
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sorprendessero alle spalle. - Buena noche, caballeros., - disse con voce melliflua. - Che cosa fate qui? - chiese una delle tre guardie. - Facevo una serenata
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dir meglio lo facevo perché dopo questo fatto non lo fo più. Pare che a questo tale il professor Perussi avesse raccontato il fatto dell'automobile
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lasciato molti segni nel taccuino! È giusta? Se è giusta mi aspetto un giorno o l'altro d'esser picchiato per le bizze che facevo quando ero piccino di due
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dello schiavo. Per questo ho dovuto travestirla da mulatto; e io che facevo il padrone che l'abbandonava l'ho lasciata sola laggiù; poi viene la fata
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capisci che io non ci volevo più stare qui dentro? Non capisci che ne facevo di tutte apposta per farmi mandar via? Che non mi par vero d'essere arrivato
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