Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: facevano

Numero di risultati: 38 in 1 pagine

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Ricordi d'un viaggio in Sicilia

169027
De Amicis, Edmondo 1 occorrenze
  • 1908
  • Giannotta
  • Catania
  • Paraletteratura - Divulgazione
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vibrava la voce del cuore, con parole che facevano spuntare be lacrime in altri occhi oltreché nei suoi. Buono e semplice popolo! Gentile e amabile gioventù

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Le buone maniere

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Caterina Pigorini-Beri 5 occorrenze
  • 1908
  • Torino
  • F. Casanova e C.ia, Editori Librai di S. M. il re d'Italia
  • paraletteratura-galateo
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è come una regola superstite di quando si facevano i matrimoni forzati e che era anche seguita per la monacazione, come ricordiamo per la Monaca di

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capelli come facevano le antiche e come si fa ancora attualmente fra certe popolazioni, debbono vedere di non adottarlo e di non dare al loro lutto una

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il Goldoni metteva in beffe le sue Clarici e le sue Eleonore, le virtuose di ballo, e le suocere pazze, che facevano una guerra ridicola e puerile ai

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società del XVIII secolo, in cui il cuore parlava con spirito, se, come assicura madama di Genlis, queste regole facevano legge. Preparare la conversazione

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mondo, quelle di Milano colle stoffe meravigliose; e i profumi dell'estrema Calabria, bergamotto, fior d'arancio e rosmarino, facevano delle nostre

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Passa l'amore. Novelle

241234
Luigi Capuana 13 occorrenze
  • 1908
  • Fratelli Treves editori
  • Milano
  • verismo
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la fame, tra privazioni e umiliazioni di ogni sorta! Eppure non facevano nemmeno la ipocrita finzione di sottomettersi, di chiedere perdono, di volerlo

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altro; ma Giovanni, ai complimenti che taluni avventori facevano a sua moglie e a lui, provava un senso di strana tristezza pel cangiamento avvenuto

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trascurava lui, li lasciava correre lui; non lottava più contro la concorrenza di quei due altri merciai venuti su l'anno avanti e che facevano ogni

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la schiena, col cuore pieno di compassione per quei due a cui l'ignoranza, e la miseria impedivano di comprendere il male che facevano; ruminando

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nella lista e, secondo lui, facevano fare cattivi sogni ai signori del Municipio. Ah?... Le trombe davano noia? Ma sarebbero state le trombe del

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contadini facevano capannelli nella Piazza Grande, e quando il sindaco passava tra i crocchi, non si cavavano più il berretto per salutarlo, non si

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trovava modo, lui solo, di compire tante opere di carità, quante non ne facevano tutti i galantuomini e i ricchi del paese resi insieme. Spesso, però

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facevano i còmpiti su la tavola da pranzo senza tappeto, per paura dei calamai frequentemente rovesciati; e sorvegliava Lisa, la spilungona (il nomignolo

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, durante il terrore del vento; facevano un chiacchiericcio allegro che indispettiva il notaio; parevano divertirsi in mezzo a tutta quella rovina che

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aveva la casa, dicevano, piena di medicinali e li vendeva - che infamità! - a metà prezzo.... Medicinali falsificati, che facevano più male che bene o

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delle quali facevano colazione con ulive nere salate, cacio pepato e due boccali di terra cotta stagnata colmi di vino, sedute attorno al lastrone

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si udivano fin dalla via e facevano fermare la gente.

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molte tasche, e pantaloni di velluto grigio, di cotone, facevano sùbito indovinare in Ercole il cacciatore che si curava soltanto di fucili, di furetti e

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La crisi religiosa in Francia (Lettere al "Corriere della Sera")

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Murri, Romolo 1 occorrenze
  • 1908
  • Murri, R., La politica clericale e la democrazia, I, ne I problemi dell’Italia contemporanea, Ascoli Piceno-Roma, Giuseppe Cesari–Società Naz. di Cultura, 1908, 207-245.
  • Politica
  • UNIOR
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facevano presto a rassicurarli. Tutto, nella tradizione del loro ufficio e nelle conversazioni dei cattolici che frequentavano, li induceva a credere che

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CHI VUOL FIABE, CHI VUOLE?

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Capuana, Luigi 8 occorrenze

questa facezia, e ridevano. Facevano tutt'un sonno fino alla mattina dopo. Trascorsa un'altra settimana, si presentarono, al solito, davanti al palazzo

un soldo per comprarseli, gli facevano il verso. Uno gridava: - Lupin dolci, lupini, lupinaio! E gli altri rispondevano in coro: - Con mezzo soldo

per terra, essi facevano tanti bei castelli in aria: - Quando avremo un bambino ... - O una bambina ... - Tu prenderai un garzone. - E tu starai in

, sventolando il fuoco sotto i fornelli. Il pettirosso che già aveva imparato bene, cantava insieme con lei, e si facevano udire per tutta la via. E la

le ali che sbattevano e facevano un rumore simile a quello di piccole vele smosse da forti soffi di vento. Erano belli nel loro orrido, con quei corpi

attorno. L'osservavano, lo palpavano, si consultavano tra loro. Chi ordinava una medicina, chi un'altra. Gli facevano prendere pillole, ingoiare

, facevano la guardia al palazzo di comare Formica, prese per mano da mezzanotte all'alba. E ogni notte udivano da lontano il ... ventaccio, come aveva

quasi giovani, e nelle ore di riposo facevano tanti bei castelli in aria pel giorno in cui sarebbe venuto al mondo l'erede sospirato: maschio o

IL FIGLIO DEL CORSARO ROSSO

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Salgari, Emilio 10 occorrenze

e gli ufficiali. Altri si erano lestamente arrampicati sulle coffe, per lanciare bombe, delle quali quei formidabili scorridori del mare facevano

. I disgraziati pennuti facevano sforzi disperati per liberarsi da quella incomoda prigionia, allungando il collo e cantando a piena gola, ma le pietre

due filibustieri ed al fiammingo che si era unito a loro, una casseruola, mentre i suoi aiutanti, non meno inferociti di lui, facevano volare piatti e

l'assicuro. Al mio saluto rispondevano invece con palle di buon calibro che facevano sudar freddo i miei uomini. - Ma in terra, sí però. - Signor di

, trovandosi il galeone a buon tiro, non facevano risparmio di proiettili, prendendo di mira soprattutto i piloti e gli ufficiali del ponte di comando. La

chiacchieravano, Buttafuoco e il suo servo si facevano in quattro per allestire il pranzo, molto abbondante, è vero, ma anche molto modesto, poiché non

i cavalli! Gli spagnuoli facevano sforzi prodigiosi per guadagnare via e giungere a tiro d'archibugio, essendo rimasti indietro durante l'ultima

Porto e Alicante, il povero taverniere si strappava i capelli, strillando. - Questi birbanti mi rovinano! Né il guascone, né i suoi compagni facevano

della città. Gli archibugieri, numerosi e scelti, facevano del loro meglio per aiutare gli artiglieri, battendo le spianate e le scarpate, con una

che poco prima erano diventati fiochi si facevano udire ora piú distinti. La terribile muta, accortasi di correre su una vecchia traccia, ritornava a