Siete divenuta proprio strana! Prendete ogni cosa in mala parte..... Una volta eravate tutt' altra! Che risate si facevano allora! Le ricordo sempre!
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che avessero operata la metamorfosi lo spiedo e il fuoco. Agli avventori che capitarono dopo, la prima offerta che in aria di trionfo facevano quei
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bruto; e facevano inorridire a vederli preparare, ad esempio, un brodo colle candele di sego che tuffavano in una pentola d’acqua a bollore, strizzandone
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qui a passare i mesi delle vacanze, ora ti facevano ridere ed ora ti mettevano paura. La dama, ti ricordi? con il guardinfante verdone e con una pira
scintille, ripigliavano i fuochi di bengala bianchi e ver- di, che facevano splendere ogni cosa di luce argentea, finché tor- nava l'inferno dei fuochi
il portone della riva socchiuso, con l'orecchio intento ad ogni lieve rumore, senza cu- rarsi degli enormi topi, che di solito la facevano strillare di
facevano abbassare lo sguardo con un senso di strano timore. Del resto, la fanciulla non aveva mai pensato al matrimonio. Era vissuta sempre fra il nonno e
pelo: non mancavano sette od otto si- gnore. Tutti facevano le loro divozioni all'arte. Chi s'arrovellava nell'imitare le larghe vòlte a mosaico
tutte le parti, i rigagnoli diventavano fiumi, le mosche buoi, e sempre più aspri si facevano i rapporti fra due persone che avevano troppe occasioni
sorelle Esposito, che le davano un piatto caldo, una mezza ciambella di pane, qualche straccio. Così facevano le sorelle Esposito, per omaggio alla bella
questa dura sorte. E i visitatori facevano la domanda di rito, con un certo sospetto: - Ma perché se ne vanno? Allora ella si decideva e sottovoce
altri fanciulletti, che si guardavano curiosamente intorno, le facevano troppa pietà. Ella mentì. - Non l'ho visto per niente, - disse, chinando gli
facevano paura, ogni sera sgorganti nella frase impetuosa, talora tenera, talora collerica, di suo padre; né si poteva abituare a quegli sfoghi di
Monte di Procida: i caffè di Napoli, affè Grande caffè d'Europa, entre coprivano le loro insegne di cristallo con una insegna di grossa tela, facevano
quell'ostinato ostracismo, usciva dalla stanzetta di Bianca Maria e si metteva a passeggiare nel salone: spesso i suoi passi agitati facevano troppo rumore e
, quasi procaci, e i garofani così ricchi e grassi che facevano scoppiare l'involucro verde. Nelle piazze umide e scure dei quartieri bassi, da Santa
, coi calzoni stretti al ginocchio e il cappelletto sulle ventitré, facevano adesso grande baccano nello stanzone inferiore, forse perché il pranzo non
egli passava, gli facevano coro, con quella tendenza all'adorazione della ricchezza che è in tutti, ma specialmente nella gente meridionale. Oh! erano
rade rade di capelli, che si facevano radi anche sul mezzo della testa: due floscie borse giallastre sottolineavano gli occhi e mille rughette
di paura, temendone mali peggiori. Quando facevano i conti, insieme, egli diceva di aver pagato quella tal fattura e non era vero, o l'aveva pagata in
negozio, che avevano chiuso bottega, allora; giovanotti che facevano una scappatina fra un atto e l'altro del teatro Fiorentini; cabalisti del Caffè
facevano fuggire i viandanti, e contro cui i poveri cocchieri senza ombrello, laceri, con certi cappelletti sfondati sulla testa, non poteano far altro
facevano tremare. Così passarono una quindicina di minuti, minuti lunghi, lenti, gravi sulle anime di tutti coloro che aspettavano, per mettere a
racconto confuso e tremante che facevano Francesco e Giovanni, aveva tanto comunicativo spavento, che nessuno osava penetrare nella casa aperta del