nemico, allorchè nel 1834, sulla dimanda di mio padre, mi | facea | traslocar tosto dalla prefettura di polizia nel castello di |
VIII Legislatura – Tornata del 20 maggio 1861 -
|
diversamente. La vicinanza dell'oligarchica Sparta | facea | spesso cadere la democrazia di Atene e viceversa. |
L'uomo delinquente -
|
era apparsa sul tramonto del mondo antico una morale che | facea | promessa di sempre novelle resurrezioni, anche nella |
Trattato di economia sociale: introduzione all’economia sociale -
|
Quando la mia scarpetta in sul verone tutta avvizzita | facea | la rugiada, e tu madre, domestica regina, la colmavi di |
Penombre -
|
e il vangelo, sublimando la sanzione del lavoro, non | facea | che ricondurlo al concetto etico primitivo. È dovere verso |
Trattato di economia sociale: La produzione della ricchezza -
|
unica e le volesse un gran bene, quella testa di rospo le | facea | schifo, e non volle più allattarla. Il Re, angustiato, |
C'era una volta... -
|
servi da mal fondati sospetti. All' opposto, quando Augusto | facea | frugare in dosso ai senatori, pria d'ammetterli |
Nuovo galateo -
|
parve consacrato da una nuova religione che della povertà | facea | quasi una colpa. E tale spirito calcolatore, spenta in |
Trattato di economia sociale: La produzione della ricchezza -
|
voràgini di oscurità: tutto intorno un silenzio, che si | facea | più e più sospettoso. Forestina temette il timore. Gridò; |
La Colonia felice: utopia lirica (terza edizione) -
|
tale sentimento non tralignasse nell'egoismo superbo che | facea | dire agli stoici «il savio deve bastare a se stesso e non |
Trattato di economia sociale: introduzione all’economia sociale -
|
un'ombra tetra sul mare; il quale cominciava a ribollire. E | facea | quasi freddo. |
Sull'Oceano -
|
scuola alla diuturna noia, alle catene a quel fetore che | facea | sì bene, ai professori. Amici, or vedo quanto abbiam |
POESIE -
|
in quei primitivi un certo sapore agro e lazzo che | facea | loro storcer la bocca. Siamo, dico, in un periodo di |
Saggi di critica d'arte -
|
infantili; mentre lui, al solito, arrotondava la schiena, e | facea | con gli occhi socchiusi e la punta della lingua quel |
Sull'Oceano -
|
cose vane e volgari, delle ottuse cure, indifferente mi | facea | e sicuro, e al dolor mi temprava e ogni timore del mio |
POESIE -
|
spalle e l’occhio nero, quando era fiso nel tuo occhio ti | facea | l’effetto del raggio di sole allorché, uscito |
Clelia: il governo dei preti: romanzo storico politico -
|
cesta sulle spalle, si voltava in là per non vederla. Gli | facea | schifo. E una volta le sputò addosso. Tizzoncino quel |
C'era una volta... -
|
la bimba, quando lo vedeva, strillava dalla paura, si | facea | veder di rado: non volea spaventarla. Intanto la Reginotta |
C'era una volta... -
|
cassetto si schiudeva e la faccia rosea della pupattola ne | facea | capolino; ma per un solo momento, tanto per salutarsi; |
Il romanzo della bambola -
|
cassetto si schiudeva e la faccia rosea della pupattola ne | facea | capolino; ma per un solo momento, tanto per salutarsi; |
Il romanzo della bambola -
|
quando, da poco più di un mese, la Lilia scompariva, nè si | facea | più vedere per ore e ore: e ciò accadeva anche se Rita e |
Una famiglia di topi -
|
le zampe, Dodò striscia da quella parte dove il rumore si | facea | più distinto, e arriva in tempo per vedere una manaccia |
Una famiglia di topi -
|
la bimba, quando lo vedeva, strillava dalla paura, si | facea | veder di rado: non volea spaventarla. Intanto la Reginotta |
C'ERA UNA VOLTA ... :FIABE -
|
ogni giorno tanti gioielli?». E il furfante così dicendo | facea | l’occhietto girando lo sguardo dall’una all’altra delle due |
Clelia: il governo dei preti: romanzo storico politico -
|
infiammava la musa dell'amico, che alla sua volta | facea | fremere la matita nella destra del povero scapigliato. In |
LA SCAPIGLIATURA MILANESE - FRAMMENTI -
|
unica e le volesse un gran bene, quella Testa di rospo le | facea | schifo, e non volle più allattarla. Il Re, angustiato, |
C'ERA UNA VOLTA ... :FIABE -
|
del trionfo anche dopo la morte, una esaltazione | facea | balzare l'anima di Carmela, asciugandone, disseccandone |
La ballerina (in due volumi) Volume Primo -
|
qualche cosa, di fugace, di alato, d'inafferrabile che | facea | palpitare e fremere non solo gli uomini giovani ma i |
La ballerina (in due volumi) Volume Primo -
|
di Napoli, fra le oscurità del crepuscolo che si | facea | sera, sotto la pioggia, chi potea, lassù, riconoscere |
La ballerina (in due volumi) Volume Primo -
|
entrava in quei cuori semplici, una grande allegrezza li | facea | battere, sapendosi che in quell'ora, in quell'istante |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
|
bicchiere di vino invecchiato da molti anni in cantina, | facea | festa in modo casalingo e patriarcale, al Salvatore del |
Contessa Lara (Evelina Cattermole) -
|
conversa, che aveva sempre un regalo dai contadini a' quali | facea | spacciare i fiori e l'erbe, pigliò meco il broncio per |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
|
graziosamente, disegnava di buongusto, e nel suonar ch'ella | facea | della lira, e nel cantare, parea tutta infondere |
La giovinetta educata alla morale ed istruita nei lavori femminili, nella economia domestica e nelle cose più convenienti al suo stato -
|
che non viaggiando col fratello. Di lì a qualche tempo | facea | ritorno in Napoli, e domandava di essere ripristinata nel |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
|
- lo chiamava cosí - lanciandogli sassolini, se quegli le | facea | scappar di mano un grillo prigioniero o una farfalla. - |
Racconti 1 -
|
signor di » Padova, Gio. Maria Visconti che per diletto | facea | » da' cani ammaestrati lacerar gli uomini vivi sotto » |
Nuovo galateo. Tomo II -
|
occhi, si avvide con sorpresa che il primo raggio di sole | facea | scintillare i vetri. - Diggià! - mormorò egli: - il giorno |
Una peccatrice -
|
nondimeno il fazzoletto, che spesso mi portava agli occhi, | facea | volgere la gente verso di me, siccome conobbi, ad |
Caracciolo De' Principi di Fiorino, Enrichetta -
|
a sposarla, no! Che il bambino restasse mulo, non gli | facea | né caldo né freddo. Ce n'erano tant'altri al mondo in |
Racconti 2 -
|
d'addosso a me... Mi guardava in un certo modo, che mi | facea | quasi paura, e perciò me ne stavo zitta, mogia mogia, come |
In Toscana e in Sicilia -
|
stranamente dal capo ai piedi il narratore. Ciò che | facea | rabbrividire e balzar sulla sedia costui. A volte, li |
MEMORIE DEL PRESBITERIO SCENE DI PROVINCIA -
|
capo, finché non veniva presa da un colpo di tosse che le | facea | perdere il respiro e la lasciava abbattuta, sfinita, tra i |
Racconti 1 -
|
e le mani. Egli udì che il respiro della fanciulla si | facea | affannoso e ogni tanto, quasi le mancasse l'aria, un lungo |
IL PAESE DI CUCCAGNA -
|
Pure, i prezzi della merce li conosceva e le | facea | sempre più meraviglia il disagio in cui si trovavano. |
IL PAESE DI CUCCAGNA -
|
finestre, per le logge, per i balconi, sino al cielo che si | facea | bianco nel tramonto: che lunghissimo grido di desiderio e |
IL PAESE DI CUCCAGNA -
|
che lo invocavano: un padre cui la malattia di suo figlio | facea | perder la testa, delle donne disperate. Egli, leggendo |
IL PAESE DI CUCCAGNA -
|
suo padre aggrottava le ciglia, se la voce del dottore si | facea | dura, ella impallidiva, di nuovo, spaurita. Il padre le |
IL PAESE DI CUCCAGNA -
|
garofano, aveva un fascino di gioventù, di freschezza che | facea | sorridere di compiacenza l'ancora innamorato marito. Anche |
IL PAESE DI CUCCAGNA -
|