Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: faccione

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nostalgici di Carosello ricorderanno il  faccione  sorridente di Gino Bramieri che agitando uno scolapasta o
d’entrà’ in de la cchiesa de la Bbocca de la Verità, a quer  faccione  granne granne, tónno, tutto de pietra, co’ quela bboccaccia
ipsilonni... E poi è un tombolotto grosso e grasso con un  faccione  largo contornato da due cespugli rossi di fedine e con un
dunque, un omone lungo lungo, grosso grosso, con un  faccione  largo come la luna, e con un nasone tutto pieno di nasini,
con un'espressione di ferocia rincrudita; l'altra col suo  faccione  benigno, ridipinto di beatitudine alcoolica, come se avesse
fissavano per qualche momento sul comandante, e sul largo  faccione  rosso e burbero di costui balenava un lampo, un
limitano la visuale. Dunque lui si presenta, mette il suo  faccione  bonario e placido di grasso _ sarà parso un uomo fatto _ la
- Che c'è di nuovo? - domandò Porati, alzando il suo  faccione  apoplettico, rimescolando le carte. Mochi ripeté la
focolare, dal focolare al lavatoio, pacifica, col suo bel  faccione  da luna piena. - E quando tuo padre stava fuori alla notte,
alla Vincenzina, che aveva una corporatura enorme, un gran  faccione  bianco e rosso, col mento che si sprofondava nel collo
cuoco della terza classe, con tanto di berretta bianca, un  faccione  rosso e brusco, d'una straordinaria alterigia, sul quale
battello. "To' to' che c'è anche la signora Barborin!" Il  faccione  diventò amabile amabile, il vocione dolce dolce. "Ha in
faccia più ossequiosa e il curato, entrando ultimo con un  faccione  dolce dolce, mandava in cuor suo all'inferno la maledetta
no", sussurrò Pasotti al Puria passandogli dietro. Il  faccione  dolce non diede segno di avere udito. I pranzi di casa
di magra stecchita, storcendo piú del solito gli occhi sul  faccione  da mula. Quei due occhi collo strabismo davano a Giacinta
matrona coi capelli mal tinti, col seno al mento, con un  faccione  come lo fanno i caricaturisti alla luna di cattivo umore,
colazioncina. Grasso, corto, bianco di capelli, con un bel  faccione  rotondo, mani piccole e ben fatte, e il grosso anello
Crocifisso, marchese?». Da che cosa poteva sospettarlo quel  faccione  da mulo del prevosto? Doveva avergliele suggerite,
al lume acceso, appoggiato alla parete, il cuoco col  faccione  verde pieno di bitorzoli, vòlto verso di noi, guardava con
a fare Marta con un sospiro di sollievo, mentre l'onesto  faccione  dell'Appollonia le attraversava il pensiero. E dopo un po'
da ventriloquo di Gerolamo aveva intonazioni festose, ed il  faccione  rubicondo dell'Appollonia spiccava sulla soglia della
i canoni- ci, e si posero a sedere nei loro stalli. Un  faccione  tondo e ridente comparve al parapetto della cantoria: era
di giubilo. Anche l'organista, tondo, sbarbato, un  faccione  da corcontento, súonava con ardore, non ostante alle sue
Don Giuseppe si mise a vociare: "Maria! Maria!". Ecco il  faccione  della Maria ad un finestrino dell'ultimo piano. Don
Controllore rivelò la presenza di sua moglie, onde il  faccione  scomparve e don Giuseppe ebbe un altro accesso. "Comè?
gli parevano a dirittura manciate di fave, quantunque il  faccione  quadrato, dal mento prominente e dalle sopracciglia
e delicato. Come ha fatto a sposare questo disutile dal  faccione  grasso di frate sbarbato?" Ferruccio, alzando un dito
giallo come il risotto, che litigava col pomodoro del suo  faccione  ancora fresco. Con lei entrò la Santina, la donzella di
la cantante, la quale... A ogni frase del vecchio prete il  faccione  di Mauro Borrola prendeva un'espressione di meraviglia e di
anche il quadro miracoloso della Madonna dei Malati dal bel  faccione  sereno e dai grandi occhi caprini sotto la corona d'argento
la fioritura degli ulivi, nostra sola ricchezza! Quel  faccione  di cuor contento le pare viso da fare miracoli? Io,
casa sua, aprì l'osteria come al solito, senza serbare sul  faccione  di luna piena nessuna traccia della paura della notte. E
era già tanto commosso che grosse lacrime bagnavano il suo  faccione  da luna piena. Si era messo a raccontare le sue sventure.
verde, facendosi svolazzar i nastri della cuffia intorno al  faccione  ridente. "Che peccato, Cesare?" diss'ella. "Ma!" "Che
in un gran scialle nero, guardò Silla con un lampo, sul suo  faccione  volgare, di severa dignità; non disse motto e passò oltre.
sempre collo stesso passo posato e maestoso, collo stesso  faccione  sereno e sorridente di cuor contento. Perciò i giovani che