stupisce sul labbro di quell'anima afflitta, travagliata, ch'io ti parlo come faccio, e cerco di riverberare, sulla tua mente e sul tuo cuore la luce
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farla. Ma senza dilungarmi in questo, almeno pel momento, ti faccio osservare che perfino il riposo, il sonno, il divertimento, possono divenire per
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a gran danno ed a scorno della tua quiete, di quella della tua famiglia e dell'intera società. Lo stesso occuparmi ch'io faccio di te, e l'aver io
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ritragga veramente e perfettamente il tuo individuo. Se tu non assomigli oggi al ritratto che faccio, ci assomiglierai domani e sempre, se chiederai
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delle proprie sue facoltà. Non faccio io qui questione di lingua nè di parole; ma mi pare che la virtù dell'annegazione, se vogliamo renderla
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faccio? ed io continuo a dirti:leva in alto il tuo cuore, non ti abbandonare allo scoramento, poichè dopo il peccato io non conosco male peggiore di
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parlare sottovoce è un'increanza: ma in questo caso non mi faccio scrupolo, e supero la ripugnanza, perchè si tratta unicamente del tuo bene; e poi non
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di ciò ti sia prova il ritornar ch'io faccio sullo stesso argomento. Prima di entrare nei dettagli, credo utile stabilir bene una massima che mentre
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generosità, gli stende commosso la mano, e quegli stringendola forte gli dice: non faccio che il dover mio. Gli accordi son presi, la nave a vela è
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questo basta; quand'io so che la mia genitrice tiene come fatto a sè quello ch'io faccio al figlio suo, io mi adopero per lui, con tutte le mie forze
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poetizzarlo, nel divinizzarlo? E che morale c'è nel metterci a contatto con individui corrotti, corruttori, o quanto meno traviati? Ma io faccio per la
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fornire il latte al paese, della vista non lontana dei monti sabbiosi e rossicci, della Croazia... no, no, faccio una croce sulle labbra, e interrompo la
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cosa è mal fatta, mi vergognerò e asterrò dal farla, non per il biasimo altrui, ma pel male in sè stesso; ma quand'io so che quello che io faccio è bene
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! . . . . . . . . . . 6 Addio al Collegio . . . . . . . . . . 10 Oh! che gioja. . . . . . . . . . . . . 20 Povera me! che faccio? . . . . . . . . 30 Prima
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Nell'immensa quantità di libri di preghiera e di lettura morale, che vengono ogni giorno e dappertutto pubblicati, questo di cui mi faccio per la
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credo di dover far lo stesso, ma, avendo maggior spazio disponibile, faccio la citazione un po' più lunga e la faccio colle parole della traduzione del
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carni, in cui sono entrati gli anelli della catena. Io vidi le faccio stravolte delle donne nelle chiese di Napoli, di Napoli ove ogni anno bolle
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"Quando ho detto che il paesaggio di certe parti d'Europa è forse superiore a qualunque cosa che abbiamo veduto, faccio una eccezione, come di una
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con benevolenza quelle altre osservazioni, delle quali io mi faccio piuttosto portavoce che altro alla Camera, e cerchi quel modo che gli parrà
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risicoltura le barbabietole, se ho bene inteso. Qui io devo scagionarmi di un appunto che in forma cortese mi mosse l'onorevole Lucca. Ma non lo faccio tanto
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isgravi di tasse, mettendone fuori delle altre che possano sostituirle, mi faccio preparatore di nuovi balzelli. Ma non mi dolgo; e continuerò
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Io le faccio tale domanda perchè anche gli onorevoli Zucconi, Elia, Bruschettini e Bonacci propongono un aumento di 517,000 lire sul capitolo 45, il
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, una cosa sola non si trasforma ed è il sentimento della pietà; ed è a questo sentimento che io faccio appello; è questo sentimento, se voi farete
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Io, così, non faccio che richiamare un antico desiderio più volte manifestato in questa Camera, ed un'antica promessa ministeriale.
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faccio io; le altre nove lasciatele a parte. Io osservo però che alle mie orecchie suonano tutte eguali, poiché si tratta di paesi della medesima
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Ciò sarà verissimo, ma io non posso togliere l ‘approdo a Pisciotta, quando la legge lo stabilisce tassativamente. Io faccio queste osservazioni per
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Io faccio osservare all'onorevole ministro che le condizioni del porto di Santa Venere ora non sono più quelle ch'erano qualche anno fa, dappoiché
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terzo, vi sia modo facile per assicurare la loro buona costruzione: ed è che i collaudi siano fatti con tutto rigore. A questo riguardo, io faccio viva
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inappuntabile; io faccio la stessa dichiarazione per conto dell'ufficio tecnico provinciale della mia provincia.
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disporre che sieno provvisoriamente riparati i danni che avvengono in quelle campagne; ma faccio ancora una preghiera allo stesso onorevole ministro, il
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talora il possibile in quanto è reale. Rispetto alla Lezione XXIII le faccio trascrivere qui un articolo che trovo nelle vecchie mie carte sull
poveri? Non posso metter piede in sagrestia; è molto che non mi caccino, come un cane, fuori di chiesa. Mi si rimandano i doni che faccio al tempio. Con
dieci anni. La sera negli otto mesi d'inverno mi faccio piccolo per insegnare ai bimbi del villaggio; non c'è fanciullo o ragazza dai sette anni in su
, tutto. - No. Duemilacinquecento fiorini. - Dio, come faccio? - Vuoi salvarmi? - Ad ogni costo. - Senti dunque. Con duemilacinquecento fiorini i due
- Mia signora! Mia signora! Io mi faccio, con il mio spirito, il mio umile caffè. Questa roba agghiacciò tutti. "Scusi" mi disse donna Valentina
Ariele, di cui non erano per anco scritti i versi. "È il duetto dell'anima" mi disse Chieco. "Shakespeare non lo ha immaginato, ma io sì. Lo faccio
!" rispose la signora Giovanna commossa "cosa vuoi che ti dica? In coscienza non potrei dirti di no". "Forse lo faccio, mamma". Alla signora Giovanna
domenica vieni a Novara con me, ti faccio avere venti centesimi ciascuna. Vedrai. Nanna, curiosa di conoscere quel segreto che faceva guadagnare denaro