- Lucio, prestaci il tuo treno che facciamo fare un viaggio alle nostre bambole!- disse un giorno l'Emilia a Lucio. Lucio sùbito: - Per quella della
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ignoranza o mancanza di finezza nel sentimento della lingua. Ma mille volte nella vita il primo giudizio che facciamo dell'ingegno, della cultura, del grado
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significa negli esempi: un muro che non ha fatto ancora PRESA, una colla, una pasta che non fa PRESA. Ma facciamo alto a PRESTIGIO, che il vocabolario
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chiavistello, è facile che facciamo un brutto garbuglio d'un periodo che dovrebbe correr liscio come l'olio. Fissati dunque in mente le parole proprie
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quelli che citai altri dialettisrni e idiotismi; dei quali ciascuna serie vi farebbe rider pure tutti quanti, fuori che uno. Volete che ne facciamo la
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doppie, se facciamo ridere con le gravi raddoppiando le consonanti semplici, se aggraviamo le leggiere e deformiamo le graziose strascicando o
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corrette non basta. Il nostro parlare manca generalmente d'armonia e di speditezza perchè non facciamo abbastanza troncamenti e elisioni, perchè diciamo
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batti le tuo’ fila dell’ordine, e misura lo prima fatto allo ’ntonaco di sotto. E facciamo ragione che abbi a fare per dì solo una testa di santa o di
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nell'abolizione delle decime sacramentali, sarebbe la più iniqua delle prepotenze, lasciatemelo dire, poichè qui non facciamo una legge politica, ma una legge
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sussistere ancora questo avanzo di barbarie, permettete che ve lo dica: perchè qui noi non facciamo una legge di persecuzione, come si è voluto far
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tratto ... Come mai? Perché? ( Siede ) . Facciamo un po' di esame di coscienza. Ecco: mi dispiace ch'egli possa credere che io abbia paura. Dovrei
» gli dissi brutalmente. «Commetterei un delitto, sopprimendo una creatura viva». Ebbi un altro lampo di speranza: «Quando facciamo violenza a una legge
onore è regalato! - Facciamo otto, compare! - Né la vostra né la mia parola: - disse il mezzadro - otto once e quindici tarí! Ecco il padrone; potete
ordini, signor marchese - rispose umilmente don Paolo socchiudendo gli occhi e abbassando la testa. - Io temo che non facciamo peggio - intervenne la
? Ebbene, in nome di essa, io ti rispondo che, per ora, non ha spiegazioni di sorta alcuna da darti. Siamo nel campo delle ipotesi. Ne facciamo una al
piango più. Telegrafi a don Clemente che il suo discepolo muore e che venga. Facciamo tutto quello che dobbiamo fare. È tardi, vada. E Lei già in un modo o
! Se la sbrighi con lui. Ebbene, bisogna pure che qualcuno lo faccia, quel mestiere lì. Adesso lo facciamo noi che se non siamo Santi, almeno Lei vede
negativo ch'egli diceva può bastare benissimo. Facciamo che si allarghi, che abbracci la maggioranza dei fedeli intelligenti, che salga nella
inutili però quelli che facciamo per la nostra coscienza, la separazione sarebbe un sacrifizio troppo grande che io non potrei sopportare. Si figuri
; noli. vogliamo più elemosine da quella sgualdrina, - dicevano alcuni passando. Perché non facciamo sciopero? - proponeva Giovanni. - Uno sciopero, in
Guendalina, dicendole : Principessa, facciamo un boston? Io desidero ballare con lei stasera: sarà l'ultima volta che balleremo. Per quest'anno - ribattè
questa vita nuova esercita su di lui, blandamente, il proprio fascino, ma con l'andar del tempo gli diverrà tediosa e allora ... ? Ma non facciamo