silenzio, con facce rispettosamente inespressive, mi circondano. È come sentirsi indifesi alle spalle e a un tratto la sensazione che qualcuno stia
. "Essù, che mamma poi ti ricuce la zaganella." Il bimbo lascia andare, alzando la testa tonda sotto le facce degli uomini sorridenti benevole. Anche lui
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. Sono un centinaio di detenuti: groppi di spalle e sequele di facce biancocrudo con l'effetto di pietre in un muro. Più che al vescovo officiante, gli
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sparutezza in confronto alle facce cotte della parentela contadina _ un giovane magro vestito da militare, che voleva abbracciarla. Ma essa non
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Processo dei soliti : il ladruncolo che mette le mani su tutto quanto gli capita a portata: una sfilza di furti. E di testimoni. Facce attentissime
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senz'ombra di timidezza o d'imbarazzo. Anzi confidenziali. Non sono più i brutti e squallidi, le facce stralunate o ipocondriache, una sorta di
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l'espressione delle facce evocano e commentano da soli la scena: la piazzetta inzuppata di sangue, cosparsa di ragazzi e pecore a brandelli, al centro il
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, hanno fatto blocco su una mezza colonna di banchi. Sei teste rapate, sei facce inespressive _tutte con la medesima inclinazione come se stessero nel
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entusiasmo. Rimango sbalordita. Guardo gli altri del gruppetto e capisco dalle facce. Diobuono, sono contenti di andare all'ospedale. "Ti danno latte
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. Tre detenuti. Presentazione: due redattori, un cronista. Facce intelligenti, modi compiti dignitosi. E freddi. Sono io a dovermi giustificare
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