— Cipí... cipí... — piagnucolò, — ... mi fa male qua, mi fa male qui! Mamma passera lo riportò dentro. — Vedi che cosa succede ai disubbidienti? — Mi
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con altre sette commedie e «Come si fa il teatrino» Giuseppe Bufalari, Quando passarono le anatre Italo Calvino, Marcovaldo Italo Calvino, Il
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ho fame! — Anch'io! — gridò Cipí, — ma ragiono. Se mi ubbidite forse riusciamo a mangiare tutti senza farci prendere. — Come si fa? — chiese Beccodolce
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raggi e con i suoi bellissimi occhi mi accompagna per le vie del cielo e mi fa le serenate. Perché dovrei tradirlo? Rivolgetevi a Palla di fuoco che è
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! — Oh, Mamí... mi fa male qui, — pigolò Cipí cercando di strappare la cordicella che gli faceva sanguinare la zampa. A quel punto, i bambini litigarono
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fratelli, gli venne vicino e gli disse ridendo: — Un bagnetto fa sempre bene, ora lo faranno anche i tuoi fratelli insieme con me. E comandò: — Dentro
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. — Che cos'è la biscia? — domandò Cipí incuriosito. — È una creatura senz'ali e senza zampe, lucida e liscia, che striscia silenziosa fra le erbe e fa
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raccontava ai compagni la sua avventura: — Che paura poco fa...! Guardate qui! — e mostrò il didietro spennato. — Cipí ha perduto la coda! — Chi è
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con vivaci colori, l'uccellino aprí gli occhi e sus- surrò: — Cipí, non abbandonarmi... l'ala mi fa ancora tanto male, ma voglio guarire, voglio
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portava l'irresistibile desiderio di volare, di giocare, di vivere finalmente liberi. Quando Mamí li vide, esclamò: — Che matti! Dio li fa e poi li
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fa mai vedere? E se non mangia come noi perché ha il becco appuntito? Io dico che lí sotto ci sta un mistero... e se c'è, presto o tardi lo scoprirò
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! — esclamò un passero dalla cima dell'albero. — Lo dicevo sempre io che quel tipo era un poco di buono! — Silenzio! — gridò un altro. — Si fa presto
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carboncino a mezz'aria. — Il nostro luminoso Imperatore, come certo sai, ha innumerevoli impegni di governo: ti fa sapere per mia voce che non potrà
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fermarmi più a lungo a ritrarre la tua prediletta, o se lei non si muovesse nel sonno come spesso fa, costringendomi ad attese e spostamenti, potrei
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è venuto un pensiero. Tu hai detto, poco fa, che la pittura come il mondo non deve compiere salti. — Sí, se non vogliamo dipingere le immagini dei
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poco fa pure ho desiderato guardare, contiene l'anima eterna della mia bellezza. Io invecchierò, luminoso signore: anzi sono già ora, e non di poco
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sono rimasto lontano, come fa il cavallante che rimanda alla fine, per studio e anche timore, la doma del puledro piú inquieto... Nel fare queste
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ricordava bene il gusto che, lei e le sorelle, avevano da piccole di quei nascondimenti: quando tutto si fa complicità, brivido d'attesa, eccitato e
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schizzo decente: come quando si sente raccontare una pittura da un carrettiere: «E lí, sai, c'è uno che fa cosí, e un altro che fa così...» Uno stormo
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dell'amato, al suo segno eterno e inconsumabile, che alla visibile superficie: e in qualche modo altrettanto fa la pittura. Essa prende sì, e fissa, il volto
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ferita cola sangue e umore nero. — Che cosa ti fa dire adesso, burban, che il dono a tuo figlio è miracoloso? — chiese Sakumat pacatamente. — Oggi
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, Sakumat? — Continuerà il mondo. Non avevamo pensato di metterci una pianura? Terra e terra fino all'orizzonte. — Sí. Fa' la strada che va verso la
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, — prevedeva che il viaggio ti sarebbe sembrato incomodo. Egli ti regala il cavallo che porto legato al mio, e mi fa dire che l'opera che vorrebbe affidarti
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la tua barba, — notò il burban in tono leggero. — Quando arrivasti eri poco più di un giovanotto dal volto liscio. Ora la barba ti fa piú solenne. Per
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com'era acerbo il prato? — Si, li abbiamo fatti poco a poco. Piano piano. — E ricordi una cosa ancora piú antica? Che il mondo non fa salti, e non si
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adesso è ancora sveglio, — disse il burban, sfiorando con le dita l'ombra dell'orso nella caverna. — Non dorme ancora. Ogni tanto fa due passi fuori
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testa. Lascia una vedova a Rodi, se non ricordo male... Ma si è già risposata da ventitré anni. Madurer rise debolmente. — Invece lo sai chi fa vincere
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noi Latini ci preoccupiamo del futuro. Nessun abitante di questa città, voglio dire, avrebbe mai chiesto, come tu hai fatto poco fa, qualcosa che
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un mago. Poco fa ha accettato la mia richiesta: cosí avrai la gioia di vederlo dipingere, e le immagini della sua pittura saranno una bellissima
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nel suo palazzo. Sebbene non ufficialmente, ci fa sapere che quest'opera sarà un suo ritratto, e verrà esposto a venerazione sopra la porta interna
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