Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Fisiologia del piacere

170697
Mantegazza, Paolo 41 occorrenze
  • 1954
  • Bietti
  • Milano
  • Paraletteratura - Divulgazione
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edizione l'autore si prospetta un dubbio, e fa il suo esame di coscienza per riscontrare se la Fisiologia del piacere sia un libro morale. E conclude: «Se

che fa provare una vera sensazione interna che ci commuove in modo particolare, ed i cui elementi provengono da azioni intellettuali più elementari

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della loro nullità intellettuale; perchè pretendono di chiamarsi filosofi, dacchè sono arrivati al sublime teorema che ciò che fa bene e non è punito

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vogliamo almeno tentarne la prova, allora sorge in noi, nell'intera sua maestà, il sentimento della dignità, che si fa nostro inseparabile compagno di

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; per cui, rimanendo immacolati, producono una gioia calma, che il più delle volte non si fa sentire. Quando invece sono messi in pericolo di vita, essi

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l'attitudine di uomo che resiste e combatte. Spesso però l'emanazione di questi piaceri è così calma e lenta che, fa oscillare soavemente tutta l'anima

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sè la propria natura manchevole ed imperfetta, e il peccato originale si fa sentire in grado diverso. Alcuni piaceri complessi dell'amor proprio, che

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favolosa grandezza, e il più delle volte essa è meschina e gretta. Allora la verità fa sentire di quando in quando la sua voce, e le pallide e

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l'uomo non fa che compiacersi in modo esagerato delle lodi che vengono tributate alle doti del suo cuore; mentre nei gradi massimi egli esagera il merito

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Vi ha però un oggetto che fa classe a sè, il quale procura le gioie maggiori del sentimento della proprietà. Quando lo facciamo tintinnare

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; salta, canta come un pazzo, dà calci ai tavoli, alle sedie, getta dalla finestra ogni cosa, e fa le più alte stranezze. Alcune volte rimane sbalordito

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L'uomo che si fa colpevole di un vero peccato di falsificazione di firme morali, sostituendo la parola mio a tutti gli altri pronomi possessivi, è un

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contrario. In questo fatto entra come fattore formidabile l'amor proprio, il quale, invertendo l'ordine naturale della cose, fa spesso soffrire delle

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. L'ospitalità ci fa accogliere sotto il nostro tetto il pellegrino sconosciuto, e ci fa prodigare a lui tutte le cure più sollecite che dimostrano l'affetto che

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primo effetto del contatto è un riso smodato accompagnato da moti convulsivi diretti a sfuggire il corpo che ci tocca. La faccia si fa accesa, il

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questo sentimento così multiforme. In generale però tendono a renderci egoisti, perchè ci sono tanto cari, che la sola idea di restarne privi ci fa

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prima per onorare il secondo, perchè nulla fa brillare di maggior luce la vecchiaia di un padre, quanto la gloria dei propri figli. La madre può amare

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abbiamo in noi soli l'origine e la ragione. Se siamo spettatori di un atto generoso, esso si riflette nella nostra coscienza, e producendo un piacere, fa

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che si fa dai malvagi e dai vili che ammirano la sublimità del delitto o la sfrontatezza del vizio. Più d'una volta il cinismo di un malfattore che

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confessa e si fa sposa del corpo immacolato del figlio di Dio. Allora la povera donna esce dal tempio commossa, serena e racconsolata, provando in quel

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inalterabile che coltiviamo coll'esercizio della vita civile, e della cui esistenza ci fa avvertiti la nostra coscienza. Si tratta di una forza che

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sono certamente meno numerosi e variati che nei paesi dove l'avvicendarsi delle stagioni ci fa vivere in quattro diversi climi in un anno solo. Le

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. Questo fatto ha una grande importanza, perchè fa prevedere che l'istinto dell'assassinio e la facoltà di generare, devono aver nel cervello un rapporto

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assomigliano, è sempre pessima. Se il piacere fisiologico non fa mai male, il piacere colpevole ha in se stesso la propria condanna. L'uomo che si

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determina la natura. Nello stato di calma la gioia fa equilibrio al dolore, ma appena la passione con la mano capricciosa del destino toglie dalla coppa

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dritta ed a manca, fiutando l'odore che li ha guidati fino allora. Qui fa troppo freddo, dobbiamo trovarci già nel regno della mente; ma questi fiori

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gli altri casi l'eccesso del lavoro o della forza necessaria a produrre l'eretismo indispensabile a tutti i piaceri, invece di generare la gioia, fa

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se esiste, o lo fa nascere, se la sensazione per se stessa non può produrre dolori. In alcuni casi la mente non soltanto vede e guarda, ma osserva

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noi idee lascive. Il calore diretto del sole, quando produce piacere, esalta al massimo grado il turgore eretistico della pelle; la faccia si fa rossa

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magnifica strada maestra della sintesi, la quale, diritta e maestosa, fa percorrere nel più breve tempo possibile il grande viaggio.

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tempestosa. Così l'uomo che prova la triste compiacenza di aver calunniato un suo rivale, ride di un riso che fa paura, e chiamando a raccolta la mente

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piccole gioie della vita. Qualche volta però lo stato malaticcio, facendoci più delicati e più sensibili, ci fa più suscettibili di godere, più attenti ai

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sono probabili, nè la ragione contrasta o fa divorzio con alcuna di esse. Forse la vita non è un fatto collettivo ridotto ad idea dal potere analitico

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sugli istinti della carne sublima le facoltà intellettuali a scapito del sentimento, oppure ci fa schiavi dei brutali piaceri della tavola, qualora la

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in tutta la loro potenza d'azione, e vi aprono orizzonti infiniti di gioie. La vostra fantasia vi abbellisce gli oggetti che vi circondano, e vi fa

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Fra tutti i sensi quello che ci porge i piaceri più intensi, dopo il tatto, è l'udito. Questo fatto ha una grande importanza fisiologica, perchè fa

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raccolti dai genii creatori. La musica fa sentire le sue armonie anche fra il cozzo dell'armi e il tuonar del cannone; ma non si mostra in tutta la sua

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di questi, l'espressione riesce diversa senza che presenti alcun segno proprio dei piaceri dell'udito. Un suono armonico il più semplice non fa altro

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effetto sorprendente, sia perchè perfeziona un accordo di melodia, sia perchè fa riposare ad un tratto l'orecchio che trabocca di sensazioni, sia

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della faccia e il linfatico è impassibile; il fanciullo salta e grida e il vecchio s'appoggia immobile e intento sul suo bastone; il Napoletano fa da

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raggiungere lo scopo, o quando il bisogno è così urgente o imperioso da richiedere una pronta soddisfazione che, per circostanze accidentali, si fa invece

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Come presentarmi in società

200138
Erminia Vescovi 6 occorrenze
  • 1954
  • Brescia
  • Vannini
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modo da non doverti poi vergognare delle tue azioni. 9. - E' nel tuo interesse conservarti onesto e virtuoso. 10. - Fa prima il tuo dovere e poi

viene presentata alla maggiore: dunque sempre l'uomo alla donna, la signorina alla signora, il giovane all'adulto, il secolare al sacerdote, ecc. Si fa

fatta al padre della fanciulla, o a chi ne fa le veci, oppure al tutore. Solamente se l'aspirante fosse uomo ormai maturo, potrà andare direttamente a

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ormai parlare da sè!... e dovrebbe anche capire da sè quello che fa. Tuttavia, gravi legami li legano al figlioccio; di questi però si parlerà ad

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che si mette al suo posto, salgono poi le altre secondo il loro grado: ultima chi fa gli onori. Nel discendere si tien l'ordine opposto: l'ultima è la

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suo sapere. Una qualità importantissima in un conferenziere é quella della puntualità. E' vero che l'obbligo è reciproco, ma talvolta il pubblico fa

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«Corriere dei Piccoli» 41, Anno XLIV (10 Ottobre 1954)

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AA. VV. 3 occorrenze

Il bravo Sancio gli manda ancora dietro qualche savio consiglio: - Eh no, non fuggiranno, stia sicuro... Ci vada più pianino, che c’è tempo! Che fa

dei libri - ha trasformato in mulini quelli che un momento fa erano giganti, e veri giganti com’è vero Dio... Così spiega Don Chisciotte. E con questo

si chiama Sancio Panza, e gli si fa il ritratto senza bisogno di pennello. Cavalcando cavalcando, il primo sole presenta ai due compari una trentina

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