Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: fa

Numero di risultati: 35 in 1 pagine

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Una famiglia di topi

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Contessa Lara 9 occorrenze
  • 1903
  • R. Bemporad &Figlio
  • Firenze
  • paraletteratura-ragazzi
  • UNICT
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paura dei pericoli, e anzi, desideri affrontarli per mare e per terra. Un uomo che mostra d'aver coraggio non solo si fa rispettare da tutti, ma

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sempre una cosa che fa battere il cuore più forte del solito. E il cuore di Moschino batteva forte davvero. Le scale gli parvero eterne, benchè

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conoscere il mondo. Ma.... ho veduto che fa cattivo tempo nel mondo, e.... - Non fìnì la frase per superbia, non volendo confessare che già s'era

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- E sai come Dodò fa la sentinella col fucile! - Davvero? - - Guarda! - Dodò, serio, grave, afferrava la sua piccola arma di legno, e restava lì

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, a cui aveva messo quel nomignolo per affezione. - Coraggio, coraggio! - ripetè Dodò, che questa volta non isgridò la sorella. - Si fa presto a dire

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, sicuro.... - sentenziava la vecchia Caciotta - chi dà un buon consiglio fa il più grande dei regali! - C' era nella sala un gran rumore di forchette e

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di dormire, non tornava a casa una volta che non chiedesse in famiglia: - O Moschino che fa? Dov'è? Portatemelo. - Non sempre Moschino si faceva

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fa e due ne pensa! - esclamò il conte prendendo in mano il topo, e tenendolo in piedi sur una tavola in atto di fargli una ramanzina co' fiocchi. E

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come al solito, o quando parla accompagnata da' suoni del pianoforte? - Oh quando parla co' suoni, è più dolce! - Bravo: fa' conto che tutt' i giorni

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Il compito dei giovani

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Alcide de Gasperi 1 occorrenze

Signore! Signori! Amici! V’è nella storia degli italiani in Vienna dei periodi, la cui rimembranza fa nascere un momentaneo senso d’invidia: quando

Il congresso dell'Associazione universitaria cattolica trentina - Relazione del presidente

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Alcide de Gasperi 2 occorrenze

’aurora del nuovo mondo è sorta di già ad indorare le cime dei monti e fa immaginare lo splendore del giorno che verrà. Ebbene prendiamo questi fasci di

Anzitutto una constatazione evidente: noi siamo cresciuti. Cinque anni fa, l’Associazione si agitava appena nella culla ed ora è venuta su come

Il legittimismo in Italia

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Sturzo, Luigi 1 occorrenze
  • 1903
  • Scritti inediti, vol. i. 1890-1924, a cura di Francesco Piva, pref. di Gabriele De Rosa, Roma, Cinque Lune-Ist. Luigi Sturzo, 1974, pp. 245-249.
  • Politica
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Per noi il legittimismo è una pianta che non deve essere coltivata nelle nostre associazioni cattoliche; nelle quali non si fa questione di forma di

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I PREDONI DEL SAHARA

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Salgari, Emilio 22 occorrenze

loro teste correvano il pericolo di trovarsi l'indomani appese ai ganci dei bastioni. Nel Marocco la giustizia è pronta e si fa presto a perdere la testa

. È là che soffia quel terribile vento caldo chiamato simun che dissecca ed assorbe gli umori delle piante, fa evaporare rapidamente l'acqua contenuta

, al pari dell'Arabia, la culla dell'Islam, si è mantenuto tal quale era cinquecento o mille anni fa. Non v'è festa religiosa che passi senza scene

la madre, la moglie e due fanciulli fino ad un'oasi, dove contava di piantare il suo duar. "L'occasione fa il ladro, come si dice. Faress, non

." "Rocco," disse il marchese. "Conduci questo povero diavolo da El-Haggar e fa accampare i cammelli. Noi intanto cercheremo di scovare la pantera

loro rivoltelle, poi caricano cogli jatagan, spalleggiati da Esther la quale fa fuoco colla sua piccola carabina americana, e dal capo arabo che tira

pietre preziose." "Si fa fortuna presto a Tombuctu," disse il marchese ridendo. "Ha impiegato vent'anni ad accumulare quella sostanza," rispose Tasili

." "Quali?" chiese il marchese, prendendo il fucile. "Quelli che ci hanno lasciato poco fa?" "Non credo," rispose Rocco. "Questi vengono dal nord-ovest

buona e fresca fa loro sovente male, correndo essi pericolo di soffocare. "Cosa dite di questi animali?" chiese il marchese all'ebreo. "Che sono stati

tesoro!" grida il marchese. Fa fuoco contro i negri che inseguono il moro, spezzando una gamba al più accanito, poi si slancia sulla viuzza, mentre

, il quale, come ci si può figurare, è ben lieto di quelle entrate insperate e non si fa avaro di tributare elogi ed onori a così valenti esattori. Il

Corsica," rispose il marchese, ridendo. "Ne ho avuto una prova poco fa, quando avete mandato quel fanatico a trovare Maometto con trenta grammi di

attenzione riprese, con un accento che tradiva una certa inquietudine "Voi non siete un arabo." "Che cosa ve lo fa sospettare?" "Avete un accento che

cittadella nel caso d'un attacco da parte dei predoni. "Riposiamoci qui qualche giorno," disse il marchese. "Ora che l'acqua non ci fa difetto

bacino, seguite da urla terribili. Il marchese si era fatto pallidissimo: "Chi fa fuoco?" "Alla scialuppa!" gridò Rocco, slanciandosi innanzi. "Odo la

Rocco; "quello che ci è passato sopra doveva essere un altro." "Diavolo!" esclamò il marchese. "La faccenda si fa seria." "E la bestia che è caduta

." "Voi sapete dove si trova!" esclamò il marchese. "Sì, ho saputo che fa parte d'una carovana che ora sta approvvigionandosi a Beramet e che deve

bizzarra, che fa sembrare quegli animali zoppicanti. Dove si dirigeva? Il marchese lo ignorava, ma aveva completa fiducia in quell'animale dotato d'un

annunciasse quel terribile vento infuocato che dissecca tutto, che assorbe gli umori delle piante, che fa evaporare rapidamente l'acqua contenuta negli otri

sahariano si è smarrito fra la folla." "Eppure poco fa era presso di me," rispose il signor di Sartena. "L'ho veduto anch'io," disse Ben. "Dove si sarà

Bonshebur. È poi una città dove il fanatismo, fino a qualche anno fa, imperava feroce. Nessun infedele vi poteva entrare sotto pena di morte, e

. E tu, Rocco, preparare un bel fuoco: vi sono qui molti sterpi da raccogliere." La nube di polvere ingrandiva a vista d'occhio e s'avvicinava con