Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: f

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 F  + f = 0 ossia F = -f.
+  f  = 0 ossia F = -f.
+ f = 0 ossia  F  = -f.
 f  - f - f
-  f  - f
- f -  f 
indicando con  f  il massimo degli f i (e in pratica si può ritenere f i = f
indicando con f il massimo degli  f  i (e in pratica si può ritenere f i = f per tutte le 2n
con f il massimo degli f i (e in pratica si può ritenere  f  i = f per tutte le 2n ruote) e tenendo conto della (8),
f il massimo degli f i (e in pratica si può ritenere f i =  f  per tutte le 2n ruote) e tenendo conto della (8),
 F  1 + F 2 +… + F n = 0;
1 +  F  2 +… + F n = 0;
1 + F 2 +… +  F  n = 0;
 F  1 + F 2,+… +F n = 0;
1 +  F  2,+… +F n = 0;
definizione (3) del modulo di un vettore  f  o norma di una funzione f si può ora anche dare la forma
(3) del modulo di un vettore f o norma di una funzione  f  si può ora anche dare la forma seguente: essa è la radice
anche dare la forma seguente: essa è la radice quadrata di  f  x f.
 f  ' = λ- 2 f.
stessa accelerazione che sarebbe dovuta all’unica forza  F  1 + F 2, risultante dalle due forze fisicamente distinte F
accelerazione che sarebbe dovuta all’unica forza F 1 +  F  2, risultante dalle due forze fisicamente distinte F 1 ed F
F 1 + F 2, risultante dalle due forze fisicamente distinte  F  1 ed F 2.
F 2, risultante dalle due forze fisicamente distinte F 1 ed  F  2.
 F  + R = 0 ossia R = -F.
grigio circonvoluto, continuazione della corteccia (f -  f  - f) del Gyrus Hippocampi.
quale, confrontata con la (35), mostra che si passa dalle  f  alle f" mediante la matrice nel modo stesso con cui la
matrice nel modo stesso con cui la matrice fa passare dalle  f  alle f'.
r il raggio di curvatura, v la velocità intensiva ed  F  t, F n, F b denotano le componenti della forza totale F
r il raggio di curvatura, v la velocità intensiva ed F t,  F  n, F b denotano le componenti della forza totale F secondo
raggio di curvatura, v la velocità intensiva ed F t, F n,  F  b denotano le componenti della forza totale F secondo le
ed F t, F n, F b denotano le componenti della forza totale  F  secondo le direzioni orientate di t, n, b rispettivamente.
= -  F  A = F B.
= - F A =  F  B.
 F  = m 1 a 1 ed F = m 2 a 2,
= m 1 a 1 ed  F  = m 2 a 2,
 F  = m a, F'= m'a'.
le lunghezze delle aste del poligono funicolare, e le forze  F  1, F 2…, F n applicate ai nodi?
delle aste del poligono funicolare, e le forze F 1,  F  2…, F n applicate ai nodi?
delle aste del poligono funicolare, e le forze F 1, F 2…,  F  n applicate ai nodi?
 F  designando al solito l'intensità del vettore F .
designando al solito l'intensità del vettore  F  .
 F  = F(P|t)
le reazioni  F  A, F B dei due ganci;
le reazioni F A,  F  B dei due ganci;
indichiamo genericamente con  f  le forze interne, il solido S si può risguardare come un
di punti materiali liberi, soggetti all’azione delle  F  e delle f. Poiché equivale (vettorialmente) a zero tanto il
equivale (vettorialmente) a zero tanto il sistema delle  F  (per ipotesi) quanto quello delle f (per la loro natura di
tanto il sistema delle F (per ipotesi) quanto quello delle  f  (per la loro natura di forze interne, n. 3 del Cap. prec.),
n. 3 del Cap. prec.), anche il sistema complessivo delle  F  e delle f è equivalente ad un sistema di vettori tutti
Cap. prec.), anche il sistema complessivo delle F e delle  f  è equivalente ad un sistema di vettori tutti nulli. Ma ove
e due le pareti, per es. in O, sottoponiamolo ad una forza  F  (totale e perciò includente il peso, se questo è da tenere
considerazione) che supporremo agente nel piano xOy. Se la  F  risulta interna all’angolo nessuna delle due pareti si
onde l’equilibrio sarà impossibile (se non è  F  = 0). Se, indicati con Ox', Oy'i prolungamenti di Ox e Oy
con Ox', Oy'i prolungamenti di Ox e Oy rispettivamente, la  F  è diretta nell’angolo (o ), entra in azione solo un
ricadiamo nel caso già esaurito nei nn. prec. Se infine la  F  è diretta nell’angolo agiscono entrambi i vincoli e l’
è in ogni caso assicurato,come risulta decomponendo  F  nei suoi componenti F x ', F y ', e notando che, qualunque
assicurato,come risulta decomponendo F nei suoi componenti  F  x ', F y ', e notando che, qualunque sia il coefficiente di
risulta decomponendo F nei suoi componenti F x ',  F  y ', e notando che, qualunque sia il coefficiente di
di attrito delle due singole pareti, codeste due forze  F  x ', F y ', come normali alle due pareti stesse, sono
attrito delle due singole pareti, codeste due forze F x ',  F  y ', come normali alle due pareti stesse, sono equilibrate
per due forze  F  1, F agenti per un medesimo tempo t,risulta effettivamente
per due forze F 1,  F  agenti per un medesimo tempo t,risulta effettivamente
 F  A = - T (0), F B = T (l),
F A = - T (0),  F  B = T (l),
 F  1 + Φ 1·2 = 0, F n – Φ n-1·n = 0.
F 1 + Φ 1·2 = 0,  F  n – Φ n-1·n = 0.
 F  * A = F A + R A + R' A+ R'' A +…
F * A =  F  A + R A + R' A+ R'' A +…
interpretarsi come il momento risultante delle due forze  F  ed F' rispetto all’asse; od anche, essendo nullo il momento
nel senso dell’asse, di tutte le forze attive (poiché  F  ed F' non recano alcun contributo).
per questo scopo le lettere gotiche. Per esempio scriveremo  F  = per indicare che l'operatore applicato alla funzione f la
F = per indicare che l'operatore applicato alla funzione  f  la muta nella funzione F.
Q 2 Q 3, Q 3 Q 4…, Q n Q 1, ordinatamente equipollenti ad  F  2 F 3..., F n; dopo di che il vettore di chiusura Q 1 Q 2
2 Q 3, Q 3 Q 4…, Q n Q 1, ordinatamente equipollenti ad F 2  F  3..., F n; dopo di che il vettore di chiusura Q 1 Q 2
3 Q 4…, Q n Q 1, ordinatamente equipollenti ad F 2 F 3...,  F  n; dopo di che il vettore di chiusura Q 1 Q 2 rappresenta,
in intensità, direzione e verso, la reazione di attacco  F  1 .
quale ci dice che il sistema di forze esterne  F  1 , F 2,..., F n, è vettorialmente equivalente all’unico
quale ci dice che il sistema di forze esterne F 1 ,  F  2,..., F n, è vettorialmente equivalente all’unico sforzo Φ
ci dice che il sistema di forze esterne F 1 , F 2,...,  F  n, è vettorialmente equivalente all’unico sforzo Φ i·i+1 =
le formano un sistema completo, qualunque funzione  f  si può sviluppare in serie delle , e quindi per qualunque f
f si può sviluppare in serie delle , e quindi per qualunque  f  varrà
i loro valori, sono precisamente le ρ = f(nζ), ρ' =  f  '(nζ').
sole e le stelle, avrassi 1/D = o, onde 1/d = 1/F ossia d =  F  così che F non è altro che la distanza focale
avrassi 1/D = o, onde 1/d = 1/F ossia d = F così che  F  non è altro che la distanza focale corrispondente ad un