anni Sessanta. Poi nell’arte, ma non solo in essa, ma pure nella cultura, nell’ideologia e nella politica, si è verificata un’impetuosa deviazione
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fantastica mira a creare associazioni; tende in una parola ad unificare; ed è per tale motivo che essa può incontrare e sposare quella ricerca di
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presenza e, se vogliamo, espressività ottica. Tale natura ottica esaurisce il significato come la funzione dell’immagine o, se essa è funzione ancora di
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ogni immagine fosse di accelerare l’esperienza e di occupare tutte le nostre facoltà di attenzione, essa fallirebbe ogni volta il suo obiettivo; essendo
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anch’essa anonima, e la tendenza a moltiplicarsi di quest’ultima.
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, al contrario, ravvisare proprio il tratto maggiore della sua personalità, e quanto c’è in essa di singolare e di arbitrario, fortunatamente.
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; coerentemente lo scultore conduce questa dispersione di energia fino al punto in cui essa intacca, distrugge l’oggetto medesi mo. L’inutilità come la
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nella comune sfera intersoggettiva e nelle occupazioni e nelle cose che ad essa si ricollegano, il luogo dove si trova oggi il mondo. L’operazione
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, un’area narrativa che costeggia la ricerca oggettiva della Pop Art, senza mai rientrare con esattezza in essa. Un caso particolare ed affascinante è
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Questa ricaduta e questo incontro sulla o con la faccia ordinaria del mondo segna il punto di partenza dei giovani americani. Essa apre alla ricerca
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costruita, essa ha acquistato la forza d’intrappolare il gesto. Ma a sua volta il gesto riesce a recuperare un’inedita necessità, rappresentando appunto
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(Junk culture) 10: essa esprime un venire a patti, un trarre le conseguenze realistiche e un auspicabile significato da una condizione cittadina
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nella misura con cui s’intende indicare con essa un momento dell’arte americana e una convergenza sull’oggetto e sul Dadaismo storico, piuttosto che una
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al mondo, essa inflaziona i dettagli, stabilendo tra loro rapporti inconsueti, dove la sorpresa e la provocazione non mirano a condurre nello
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Questo insieme non è più la totalità temporale di Rauschenberg, compromessa con la memoria e con gli ingorghi della vitalità; essa si presenta semmai
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Una delle prime facoltà chiamata in causa è quella linguistica; con essa si cerca di raggiungere l’oggetto, di classificarlo distinguendolo da ogni
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produttiva della schiettezza, e portata avanti in modo sistematico serve anch’essa egregiamente a tèssere un’ampia rete di connessioni con la realtà e con
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sollecitare l’americano, per cui i suoi utensili eccedono di molto il quadro dei comuni abiti operativi. Se allunghiamo la mano, essa non riscontra una
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Chirico ed elaborata da Duchamp nel campo dell’arte visiva, essa ha trovato un riscontro quasi immediato, sul terreno della riflessione letteraria, nella
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lettera ricercata nella massima esposizione familiare, qual è il ripiano di una scrivania, essa risulta invisibile, fino a sottrarsi all’attenta ispezione
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Poiché se ritorna l’attenzione verso la Pop Art, essa ritorna in un quadro profondamente mutato, non solo di fine-dell’avanguardia, ma ancora di fine
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