fare allo studio della lingua una troppo gran parte, riporre in essa il meglio dei tuoi sforzi e dei tuoi godimenti intellettuali, ridurti a considerarla
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lingua al danaro, si può dire che chi non ha ingegno è rispetto ad essa come un uomo quieto e assestato, senza vanità e senza desidèri, che campa con pochi
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nulla le sarà rimasto. La memoria della lingua non si rafforza che con l'esercizio, e nella lettura essa non si esercita. S'impara la lingua anche
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da esprimere, tante cose da dire, delle più difficili a dire e a sentire, e che può e sa dire essa sola, e che da lei sola si vogliono udire? E come
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la quale essa aveva sempre largheggiato di doni e di favori, per lei che aveva tanto bisogno di sentirsi aleggiare intorno la benevolenza e la simpatia
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" stringer molto la persona con cintura o con busto o con altro, in modo che essa paia meglio disposta, ma che non abbia più liberi i movimenti
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ciascun vocabolo all'uso dialettale, in maniera che suoni in tono con essa. Fa a questo caso il proverbio francese, che dice: è la musica quella che fa
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impressa; ma pensarci un po', cercare d' intenderla da noi stessi, segnarla nella nostra mente con un punto interrogativo; al quale essa rimarrà poi
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; cercate nei grandi scrittori queste tre cose; pensate, commovetevi, dilettatevi, e imparerete la lingua; essa vi deve entrare nella mente e nell'animo a
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