La cura dei sanatorii è la cura più naturale della tubercolosi, perché essa non agisce che aiutando la natura. Nel Cap. II abbiamo già veduto come in
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sue risorse aumentano in proporzione della gravità con cui la tubercolosi è diffusa nel paese. Infatti, essa è più frequente nelle regioni ove più fitta
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Se poi si considera la popolazione che si trova nei dintorni dei sanatorii, è chiaro che essa deve considerarsi ancor meglio protetta verso il
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La scoperta che la tubercolosi è malattia che si può prevenire e curare, e che il buon esito della cura è tanto più probabile quanto più presto essa
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. Al presente, invece, essa avrebbe per risultato il danno di tutti: del paziente, che lascerebbe trascorrere un tempo prezioso per la cura, e saprebbe
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volontà e perspicacia per farlo. Non si può mettere in dubbio la possibilità di una cura privata con risultati pari a quelli dei sanatorii; ma essa richiede
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sostenitori, tuttavia non esercita alcuna influenza specifica sulla tubercolosi, giacchè una influenza non meno benefica sul decorso di essa esercitano dei
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La galleria pel riposo (Liegehalle) rappresenta una delle parti più importanti del sanatorio. Essa è disposta verso mezzodì, generalmente lungo la
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vaccino, e tanto meno con farmaci più o meno specifici; per misurarsi con essa convien sbarrarle diverse vie d'offesa, e rinforzare le difese che ci ha
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non è meglio che essa ottenga il suo scopo come frutto di un accordo fraterno, anzichè come epilogo di una lotta intestina?
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Quantunque in questi ultimi dieci anni la mortalità generale in Italia sia di non poco diminuita, essa si mantiene ancora tra le alte d'Europa. A
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Nella lotta contro il grande flagello la stampa periodica può prestare un aiuto di valore inestimabile, perché nessuno meglio di essa può educare il
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Non v'è malattia che faccia più vittime della tubercolosi; in Italia essa uccide ogni anno più di 100 000 persone. I malati muojono di solito dopo un
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La malattia colpisce il più delle volte i polmoni, dando la forma ben nota della tisi polmonare. Essa però può colpire anche altri organi, e
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con essa nei polmoni, e vi producono la malattia. Esse possono riuscire di danno non solo ai sani, ma anche alle persone già tisiche, diffondendo la
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, soltanto 20 non avevano traccia alcuna di tubercolosi; quanto agli altri 80, in 44 la tubercolosi era stata direttamente causa della morte, in 12 essa
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frequente delle tubercolosi, ma oltre ad essa abbiamo numerose le malattie tubercolari di altri organi del corpo, che non riescono meno penose e meno gravi.
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Ciò si comprende pensando al modo in cui la malattia origina nel nostro corpo, e poscia vi si diffonde. Essa non nasce spontaneamente in noi; viene
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essa avesse corso anche fra i profani. Niuna meraviglia, adunque, che continuasse anche nel secolo successivo, e ad essa s'informassero i provvedimenti
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dell'organismo a riceverla, e nell'evitare la trasmissione del contagio, abbia essa luogo per mezzo dello sputo dei malati o per mezzo del latte di mucca, gli
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contagiosa della tubercolosi, e precedessero gli Stati più civili nel prendere contro di essa dei provvedimenti legislativi, che oggi ancora, dopo un secolo e
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. Nè si mutava l'opinione nel seicento, poichè, anzi, troviamo negli scritti del tempo numerosi documenti, che dimostrano come essa avesse corso anche
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nell'ottobre 1868 era giunto alla conclusione, che la tubercolosi sperimentale non si deve ad un virus specifico, perché essa può esser prodotta da
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dott. Fränkel nell'ottobre 1868 era giunto alla conclusione, che la tubercolosi sperimentale non si deve ad un virus specifico, perché essa può esser
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Anzitutto è assodato, che l'aria espirata dal tubercoloso non è veicolo di contagio, perché in essa non si riuscì mai a trovare bacilli. Non v'è gran
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colpite dalla tubercolosi, quantunque non tutte presentino per essa eguale predisposizione. Poca ne presentano i cani, molta i porcellini d'India, i
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Nel caso dei polmoni, per esempio, si versa nei bronchi e viene eliminata coll'espettorazione, mentre al posto che essa occupava nel polmone rimane
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e leggiere particelle, le quali, sollevate dalle correnti d'aria che continuamente si formano negli ambienti che abitiamo, con essa penetrano nei
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sempre riconoscere nell'animale vivo, perché quando essa non è avanzata, può decorrere senza alcuna manifestazione avvertibile dal veterinario.
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accertato, che essa varia assai da paese a paese, e che, anzi, può variare di non poco nello stesso paese. Così, per esempio, limitandoci all'Italia
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Ognuno ricorda le speranze che essa aveva destato per la guarigione della tubercolosi dell'uomo, e la profonda delusione che seguì alla sua
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questa grande diffusione della malattia? Esitò forse ad invocare provvedimenti per combatterla? Tutt'altro! Essa chiese al Parlamento che le si
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suddette non vengono messe in vigore, essa continuerà ad infierire; può darsi, anzi, che vi aumenti di gravità pel concentrarvisi degli animali
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Da una statistica dell'assistenza pubblica di Francia risulta, che su 18 mila bimbi da essa distribuiti a buone nutrici di campagna, soltanto 20
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