Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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— Questa parte dell’occhio è la membrana esteriore,  essa  è di un tessuto solido, bianco, opaco, essa si chiama anche
esteriore, essa è di un tessuto solido, bianco, opaco,  essa  si chiama anche cornea opaca, e volgarmente chiamasi il
cornea opaca, e volgarmente chiamasi il bianco dell’occhio.  Essa  copre quasi i due terzi del bulbo dell’occhio. Presso la
negli angoli dell’occhio, ma presso la visione obliqua  essa  si scopre in gran parte.
parti di peso  essa  è composta di
focale è circa 3 e 1/2 volte il suo raggio. Quando  essa  è fatta di crownglass e di acqua, la lunghezza focale è 6
la lunghezza focale è 6 volte il suo raggio. E quando  essa  è fatta intieramente di vetro e senza acqua, la lunghezza
corta, essendo minore del diametro della lente, cosicchè  essa  è allora di niun uso pratico.
sopra di una superficie che non è pulita, ma appannata,  essa  non è riflessa regolarmente, come abbiamo detto ora, ma
una tal luce, così riflessa, che chiamasi luce diffusa, ed  essa  è quella che ci fa vedere gli oggetti. Non tutta la luce
parte viene sempre riflessa irregolarmente, ed una parte di  essa  rimane estinta, o, come dicesi, assorbita dal corpo. Da
opposta alla piccola apertura, ed affinchè si possa vedere,  essa  si riceve sopra un vetro spulito, o sopra carta oliata.
svilupparsi, cosicchè in due o tre minuti sarà sviluppata.  Essa  veduta per trasmissione apparirà distinta con un ben
con un ben proporzionato contrasto di chiari e di oscuri;  essa  quando è fissata sarà un po’ meno intensa, ma tuttavia
e se si vede per luce riflessa sarà poco distinta, perchè  essa  è troppo robusta per poter conservare una perfetta
dall’espansione della parte midollare del nervo ottico.  Essa  fa nell’occhio la funzione che fa il vetro appannato nella
il vetro appannato nella camera oscura, perchè è sopra di  essa  che si dipinge l’immagine degli oggetti esteriori.
lastra collodionata si deve tosto sensibilizzare prima che  essa  si essichi troppo fortemente.
nitrico forma l’acqua regia, così detta perchè  essa  è capace di sciogliere il re dei metalli, l’oro, mentre i
il re dei metalli, l’oro, mentre i due acidi componenti di  essa  sono, da soli, affatto privi di azione sopra di questo
secca sarà atta a ricevere il disegno fotografico,  essa  sarà sensibilizzata.
e permanente l’immagine fotografica conviene eliminare da  essa  i sali d’argento alterabili dalla luce.
a due oggettivi si vede indicata nella figura adiacente.  Essa  venne impropriamente chiamata camera binoculare.
del lavamento delle prove nell’acqua, perchè i bianchi di  essa  verrebbero ingialliti.
presto sensibilizzata, ossia il collodio steso sopra di  essa  si sarà troppo fortemente essiccato. All’opposto è segno
venne troppo presto introdotta nel bagno se il collodio di  essa  verrà a staccarsi e mescolarsi col bagno sensibilizzatore.
di Baumé. Nell'adoperarla a fissare, dovendosi  essa  mettere in un largo bacino da fotografo, e così esporre una
da fotografo, e così esporre una grande superficie di  essa  in contatto coll’aria atmosferica, finisce per evaporarsi
= KO,SO5+HO,NO5 quando  essa  si forma tra un equivalente di acido ed un equivalente di
essere leggermente modificata nella sua forma da quando in  essa  si fa servire la luce artificiale, ed allora essa prende il
quando in essa si fa servire la luce artificiale, ed allora  essa  prende il nome di camera solare.
sopra di un treppiede a viti calanti e nel mezzo di  essa  versa la soluzione di acido gallico.
pratica della formula qui sopra, ed i risultati a cui  essa  conduce, ci permettiamo di discutere tre casi differenti:
in ogni operazione chimica si adopera l’acqua.  Essa  serve di principale veicolo in cui si eseguiscono le
concentrato, alla temperatura di +45°. L’autore di  essa  è il celebre Gay-Lussac.
dei raggi colorati che compongono la luce. Perciò  essa  chiamasi anche spesso aberrazione di rifrangibilità; ma
esatto chiamarla col nome di dispersione cromatica, perchè  essa  non è propriamente un’aberrazione “consistendo essa (come
perchè essa non è propriamente un’aberrazione “consistendo  essa  (come si esprime il signor Porro in una sua memoria alla
se si osserva la prova per trasparenza poco tempo dopo che  essa  venne introdotta nell’iposolfito di soda, si vede che essa
essa venne introdotta nell’iposolfito di soda, si vede che  essa  non è perfettamente trasparente, ma fosca, granulata.
un maggior spazio di tempo, 10 minuti p. e, si trova che  essa  è diventata molto più trasparente. Quando la trasparenza
la prova sia fortemente accusata, ed è indispensabile che  essa  sia stata fissata col cloruro d’oro nel modo predetto.
col tempo lasciando deporre del solfo; immergendo in  essa  un pezzo di argento o di rame si produce un annerimento
si porta la prova nella mistura predetta, dove  essa  acquisterà una bellissima tinta nera in uno spazio di tempo
un’altra sostanza che la dilunghi, l’intensità è massima,  essa  allora può venire presa come unità. Quando la materia
è così diluita con altre sostanze senza colore, che  essa  sia appena percettibile, allora la intensità del suo colore
del campeggio ha proprietà deossidanti assai energiche.  Essa  in concorrenza col nitrato di argento è capace di
solare di Woodward non è che sia un istrumento perfetto, in  essa  l'immagine è inegualmente illuminata dal centro alla
e questa ineguaglianza deriva in parte da ciò, che con  essa  si opera con luce convergente. E quando in questa camera si
(vedi calca) la voce pressa è accettata nel senso che qui  essa  ha. È forse più conveniente la denominazione di torchietto
che ne rappresenta la principale sezione longitudinale;  essa  consiste in una cassetta con una piccola apertura in
la fermentazione è al suo massimo grado, ed in tre giorni  essa  è terminata, e non si ha più che a distillare per ottenere
così perchè può estendersi e restringersi a piacimento:  essa  si costruisce in due maniere un po’ diverse, cioè a cassa
la soluzione dell’acido pirogallico sia perfetta, perciò  essa  si deve preparare almeno una mezz’ora prima di farne uso a
a tutte le soluzioni che si impiegano in fotografia; ma  essa  si deve conservare nel gabinetto oscuro, e siccome una
nel gabinetto oscuro, e siccome una piccola quantità di  essa  può mettere in disordine il bagno d’argento, si deve aver
non è che un carbonato di potassa, KO+CO2, molto impuro.  Essa  si estrae dalle ceneri del legno, le quali contengono circa
vernice, qualunque  essa  siasi, mentre rende più solido lo strato di collodio,
è presso a poco quella della xiloidina C12 (H9NO4) O10.  Essa  chiamar si potrebbe pirossilina protonitrosa; è
chimica dei corpi non solo è diversa in corpi diversi, ma  essa  negli stessi e medesimi corpi varia sovente col semplice
tempo, ma aggiungendole alcune goccie di olio di garofani  essa  può conservarsi inalterata per lungo tempo.
già parlato di questa sostanza trattando del cautschouc.  Essa  è preziosa pel fotografo che viaggia, imperocchè può
l’operatore approfittando di questa tendenza osserverà che  essa  non si bagni inutilmente nel suo rovescio.
una soluzione di acido gallico, ed in tanta quantità, che  essa  potesse coprire tutta la lastra. L'acido gallico veniva
 Essa  è migliore dopo cinque o sei giorni che è preparata, e se
gallico addizionata di acido acetico, ed aggiungendo ad  essa  un po’ di nitrato d’argento al momento di adoperarla (a).
col gusto dell'operatore e coll'effetto che si vuole  essa  abbia a produrre, si deve lavare copiosamente la prova

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