la relazione (data dalle | esperienze | di diffrazione) tra lunghezza d'onda di De Broglie ed |
Fondamenti della meccanica atomica -
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ora schematicamente le prime memorabili | esperienze | di DAVISSON e GERMER (1 Phys. Rev., 30, 705 (1927); J. |
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descrizione schematica di tali | esperienze | sarà sufficiente a far comprendere il loro concetto |
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| esperienze | di Bragg coi raggi X si faceva oscillare il cristallo in |
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θ passava per un valore soddisfacente la (34): invece nelle | esperienze | con gli elettroni è più comodo tenere fisso l'angolo di |
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| esperienze | che descriveremo nei §§ successivi riguardano appunto |
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seguito | esperienze | analoghe sono state ripetute da molti altri osservatori e |
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lo stesso per una forza generica F? Le più elementari | esperienze | conducono ad escluderlo, suggerendo però altre semplici |
Lezioni di meccanica razionale. Volume primo -
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questa ipotesi è fornita dall'effetto Compton e da talune | esperienze | ad esso relative, di cui ora parleremo brevemente. |
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di un sistema complesso come un atomo o una molecola. Le | esperienze | sulla diffrazione di confermano tale risultato (v. § 29 p. |
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| esperienze | descritte al § precedente, l'energia assorbita dall'atomo |
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Punto su piano orizzontale. - | Esperienze | del Coulomb. - Per metterci nelle condizioni più semplici |
Lezioni di meccanica razionale. Volume primo -
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Una prima determinazione di f con dirette | esperienze | di laboratorio fu compiuta dal Cavendisch (1797) Cavendish |
Lezioni di meccanica razionale. Volume primo -
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e dell’Istituto di Francia. La relazione delle sue famose | esperienze | sull’attrazione dei corpi fu pubblicata sotto il titolo |
Lezioni di meccanica razionale. Volume primo -
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| esperienze | di diffrazione degli elettroni, sia col metodo analogo a |
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| esperienze | consistono nel provocare l'eccitazione degli atomi per urto |
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secondo il Coulomb, che per primo ha istituito | esperienze | anche su quest’ordine di fenomeni, la trazione limite, |
Lezioni di meccanica razionale. Volume primo -
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è stata messa in rilievo da BETHE, il quale mostrò come le | esperienze | di Davisson e Germer, correttamente interpretate, fossero |
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teoriche, è dunque sperimentalmente dimostrata, e le | esperienze | di Davisson e Germer permettono anche di calcolarne il |
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| esperienze | ora descritte sopra la deviazione elettrica e magnetica dei |
Enciclopedia Italiana -
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occasione per descrivere alcune delle più importanti | esperienze | su cui si fonda la teoria. Essa ha carattere più elementare |
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per V piccolo coincide con la (38)) è stata verificata da | esperienze | eseguite da PONTE su elettroni veloci (fino a 17.250 volt) |
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La fisica ha per oggetto di eseguire osservazioni ed | esperienze | e coordinarne i risultati in uno schema quanto più è |
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quelle nelle quali ci si domanda il risultato di una o più | esperienze | che, almeno concettualmente, si potrebbero eseguire. |
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e dell’Istituto di Francia. La relazione delle sue famose | esperienze | sull’attrazione dei corpi fu pubblicata sotto il titolo |
Lezioni di meccanica razionale. Volume primo -
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interferenza con singoli quanti è stata anche provata, con | esperienze | dirette di G. J. TAYLOR Proc. Cantb. Phil. Soc., 15, 114 |
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che pratico, che si sono sviluppate in seguito alle prime | esperienze | fondamentali sulle radiotrasmissioni; mi limiterò, invece, |
Collected Papers (Note e memorie): volume I (Italy
1921-1938) -
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Ges. , 16, 10 (1914). : il principio fondamentale di tali | esperienze | risale però ad epoca anteriore, poichè fin dal 1902 LENARD |
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opportuno ora chiarire il concetto di | esperienze | concettualmente possibili. Si considerano come tali non |
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possibili. Si considerano come tali non solo le | esperienze | effettivamente realizzabili, ma anche i casi limiti di |
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effettivamente realizzabili, ma anche i casi limiti di | esperienze | realmente possibili, purchè ciò che si oppone a raggiungere |
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di 20.000 volt.: RUPP invece ha eseguito le medesime | esperienze | con elettroni lenti (qualche centinaio di volt) rivelandoli |
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di un sistema complesso come un atomo o una molecola. Le | esperienze | sulla diffrazione di confermano tale risultato (v. § 29 p. |
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dato per r l'espressione cσρv 2 supponendo c costante. | Esperienze | condotte da molti sperimentatori, specialmente negli ultimi |
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questi? Sarebbe interessante analizzare attraverso a quali | esperienze | e considerazioni si arrivò dapprima a sospettare che gli |
Collected Papers (Note e memorie): volume I (Italy
1921-1938) -
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sono state dedotte e controllate in base ad | esperienze | fatte sempre sopra corpi di dimensioni usuali o grandi; |
Collected Papers (Note e memorie): volume I (Italy
1921-1938) -
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è invece impossibile immaginare delle | esperienze | di tipo non corpuscolare, che permettano di rivelare |
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non un reticolo ottico ma un cristallo, analogamente alle | esperienze | di LAUE e di BRAGG. |
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parecchi centimetri o di qualche metro, in contrasto con le | esperienze | di fotoelettricità, che hanno invece condotto ad attribuir |
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i fotoni sono molto numerosi (come avviene di solito nelle | esperienze | di ottica: se invece essi sono pochi, o magari uno solo, |
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b è la distanza del foro F dalla lastra. Ma sappiamo, dalle | esperienze | sull'effetto Compton, che la particella diffonde la luce |
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perché assorbita dall'alta atmosfera. Vi sono però varie | esperienze | che fanno sospettare che i raggi ultravioletti solari non |
Collected Papers (Note e memorie): volume I (Italy
1921-1938) -
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e altri hanno potuto effettivamente verificare, mediante | esperienze | eseguite su raggi catodici assai veloci oppure sulle |
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di descrivere le | esperienze | vogliamo però fare una osservazione generale per spiegare |
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questa si poteva variare la velocità degli elettroni (nelle | esperienze | descritte la tensione variava da 30 a 370 voli). I |
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i suoi rapporti coi fatti sperimentali. E noto che tutte le | esperienze | di formazione di immagini, interferenza, diffrazione, ecc., |
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queste due , di cui la prima è confermata da notevoli | esperienze | di diversi autori (1) : tra queste citeremo soltanto quelle |
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diffusa, come al § 23 (si tratta, non occorre dirlo, di | esperienze | ideali). Se l'atomo è in uno dei primi stati quantici, le |
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rimane in tale stato, ma dopo un tempo brevissimo (che da | esperienze | di WIEN è risultato dell'ordine di [numero eliminato] |
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| esperienze | di diffrazione degli elettroni, descritte nei §§ |
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teniamo conto che anche le più comuni | esperienze | mostrano che codesta specie di energia che i corpi |
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