scuola non c'era obbligo di saluto militare e di stare sull'attenti: gli statuti valeva no soltanto per il campo. Fuori tutti erano eguali. Anche
finestra la pioggia cadere temendo che dovesse abolire la battaglia; ma verso mezzogiorno le nuvole erano sparite ed un bell'azzurro s'era diffuso per
dimenavano sulle loro panche; guardavano in aria e non stavano attenti a quello che era interrogato. E non soltanto quelli della via Pal erano in questo stato
Erano le tredici meno un quarto. Nell'aula di storia naturale, dopo lunghi ed infruttuosi tentativi, finalmente, dentro la fiamma incolore della
soltanto; ed essa guardò lui. E già s'erano capiti. Rimasero immobili, uno di fronte all'altro: il sarto non depose nemmeno i pezzi di stoffa che aveva
China: ma le prime lettere di ogni frase erano in rosso. Il testo del proclama era il seguente: PROCLAMA TUTTI DEVONO STARE ALL'ERTA. IL NOSTRO REGNO E
sollevare le lancie. Questo era il saluto militare delle Camicie Rosse. Sulla radura dell'isoletta le Camicie Rosse erano già riunite. Quando Ats giunse
cataste più alte v'eran castelli e fortezze: in che punto bisognasse costruire le fortezze l'aveva stabilito Boka; ma poi le fortezze erano state erette da
felicemente e che il presidente dei ragazzi della via Pal aveva restituito la visita alle camicie rosse: ma erano curiosi di conoscere i particolari, le
Dio solo sa come fecero, ma i soci della Società dello Stucco alle due e mezza già erano in campo. Barabas veniva direttamente dalla tavola perchè
battaglione scelse i propri soldati. Tutto si fece con molta serietà e i ragazzi erano così agitati che nessuno di essi fiatava. Quando tutto fu finito, Boka
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è passata con un cestino colmo dei frutti rossi e succosi: erano ciliegione carnose, lucide che invogliavano subito a mangiarle. Mario, a cui ne erano
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SI FA ALLE FORMICHE? Giangia, Dina, Narcisa, Bianchina, erano sull'aia che avevano finito di ammucchiare il grano. Mettere insieme quattro bambine
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, insieme, i ragazzi si sono recati ad un cascinale non molto lontano dove erano stati piantati in un bel tratto di terreno i poponi. Chissà perchè
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essere meno aspra con lui, a dargli un po' più da mangiare e a lasciargli maggior libertà. Ma i vicini no, erano sempre gli stessi sgarbatacci, dispettosi
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, come se chiamasse o salutasse; ma il bovaro giungeva e gli faceva riprender la strada. Al mercato le bestie erano radunate in un piazzale, legate a
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con se i loro caprettini. Com' erano bizzarri! Talvolta qualcuno ad un tratto springava quattro salti, poi si portava belando accanto alla sua mamma
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erano il doppio di estensione. Nacque perciò nei vicini tanta invidia contro il povero Furio che finirono per accusarlo di stregoneria. Crescino
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