Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: era

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Decreto del Presidente della Repubblica 22 settembre 1988, n. 447 - Approvazione del codice di procedura penale.

26030
Stato 7 occorrenze
  • 1988
  • LLI - Lingua legislativa Italiana
  • diritto
  • ITTIG
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2. La connessione non opera, altresì, fra procedimenti per reati commessi quando l'imputato era minorenne e procedimenti per reati commessi quando

5. Se la sentenza revocata era stata in tutto o in parte eseguita, l'esecuzione si considera come conseguente alla sentenza rimasta in vigore.

4. Il consenso sulla richiesta può essere dato fino alla dichiarazione di apertura del dibattimento di primo grado, anche se in precedenza era stato

inserito per intero nel verbale. Se il documento era in deposito pubblico, è restituito al depositario unitamente a una copia autentica del verbale a

riconosce che questo era conforme alla minuta.

condanna era stata pronunciata e in quello dell'ultima residenza del condannato. L'ufficiale giudiziario deposita in cancelleria il certificato delle

che il giudice di primo grado era incompetente per materia a norma dell'articolo 23 comma 1 ovvero per territorio o per connessione, purché, in tali

Otto giorni in una soffitta

204637
Giraud, H. 4 occorrenze
  • 1988
  • Salani
  • Firenze
  • Paraletteratura - Ragazzi
  • UNICT
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rimettere il vetro del flnestrino che era rotto, e mentre il vetraio era in cucina sono scappata senza che mi abbia vista, sono sallta sul tetto e mi

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avevo tutto finito, tutto ciò era per la signorina Nicoletta! - Tutto ciò era per Nicoletta, - ripetono i fanciulli in coro. - Vedo - dice Maria con

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potremo curarla quando è malata, perchè questo era davvero un gran pensiero. - Ed è il solo che ne abbia avuto davvero. I nove anni di Maurizio, gli

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asciugare al sole. Per fortuna era una scarpa di tela. Però hanno rimpianto l'assenza di Francesco, e bisognerà, ritornare, quando egli sarà guarito. Alla

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Al tempo dei tempi

219389
Emma Perodi 30 occorrenze
  • 1988
  • Salani
  • Firenze
  • paraletteratura-ragazzi
  • UNICT
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Al tempo dei tempi regnava in Sicilia il re Guglielmo II che era così virtuoso, onesto e pio, che il suo popolo gli aveva messo il soprannome di

Al tempo dei tempi viveva a Palermo un Duca che era il primo signore della città. Basti dire che aveva maritata l'unica sorella col Re stesso; ma il

fiamma agli occhi, a toccarla con oggetti infocati, nulla. Era bella, bianca, con le labbra scolorate, e non si alterava punto. Chi diceva che era viva

mulino, al Principino era spuntato il primo dente. - Evviva la nutrice! - esclamò l'abate. - Quest'altra volta che vengo avrete i pendenti. E saranno

erano vestiti civilmente. Però non si levavano mai la fame ed erano tutti e tre secchi allampanati e gialli come poponi. Nel vicinato la nonna era

Al tempo dei tempi, quando in Sicilia regnava Ruggiero II il Normanno, venne a morte il Principe di Morvagna. Costui era tanto avido di danaro, che

prese, uscì da palazzo e subito partì. Frattanto il Reuccio era guarito dalle ferite, ma l'odio che aveva preso per chi gliele aveva cagionate, era

potettero però fare un passo avanti e rimasero ferme sulla soglia. Chi era mai colui che se ne stava a pancia all'aria steso sul letto di Ruggiero? Chi era

Re si convinse che Rosetta era proprio la figlia del mercante che egli aveva tanto disprezzata e le disse: - Ti ho conosciuta e so chi sei. Un tempo

neppure amici perchè era tanto brutto che gli dispiaceva di farsi vedere. Questo Principe dunque non sapeva a chi lasciare i suoi fendi e per questo

giunse a scorticarle la gola. Ma qui la pelle era più dura che sul viso ed egli, volendola intaccare, le tagliò il gargherozzo e donna Peppa morì senza

Monreale erano stati scortecciati dal fulmine, e naturalmente l'iniziale del nome reale era pure scomparsa. - Signora del Cielo! - esclamò a quella

prima che facesse giorno, soltanto a patto che sarebbe tornato. Il terzo giorno il nipote era di nuovo dal Duca zio a pregarlo e scongiurarlo di

Ruggiero accennò che non era lei. Allora si avanzò la seconda e fece la stessa domanda. Ruggiero accennò di nuovo che non era lei e così fece per le

. Qui si fermò. Era notte, ma le vie formicolavano di gente che andava in processione, portando immagini, ceri accesi e cantando preci, così che ci si

sangue da mille ferite, si stringevano nelle spalle e dicevano che era una malattia strana e nuova e non sapevano che cosa consigliare. Intanto il

fosse qualche gran signora travestita. Del resto non ci rimetteva nulla a contentarla, ed era anche curioso di vedere com'andava a finire quella faccenda

abate s'è impossessato di tutti i miei beni. - Era presente al discorso la moglie del fabbro, la quale provò un senso di pietà sentendo che quel

collo una croce d'oro, l'ultimo gioiello che conservasse e che aveva carissimo, la mise nelle mani del sacerdote che era accorso a riceverlo sulla porta

Al tempo dei tempi vivevano a Palermo in una casuccia di loro proprietà due sorelle vecchie, grinzose e brutte da far paura. Donna Peppa era lunga

La Regina, che continuava a odiarla, per farle dispiacere, trasgredì l'ordine del marito, le disse che la lettera era giunta e gliela fece anche

una cosa. - La poveretta lo fissò maravigliata perchè non era mai stata fermata per via da un bel Cavaliere e rispose tutta umile: - Sono agli ordini

voluto sposare. Anche Mariuccia narrò i casi suoi, ed esse, sentendo che era figlia di Principe e moglie di un Reuccio le dissero: - Giacchè non hai

pareva una furia. - Ah, così mantenete i patti! - esclamò la perfida donna, strappandosi i capelli dalla rabbia. - Così mi servite - L'uccello nero era

Maestà che c'è un mercante messinese che brama parlargli. - Il Re, che era molto superbo, credendo che volesse proporgli l'acquisto di merci preziose

oro, pietre preziose, nè lavoro, che avrebbe largamente compensati. Di fatto quei due artieri fecero della spada una cosa magnifica. La lama era

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Reuccio era mezzo matto dalla felicità

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Nel dir questo, il Principino divenne di marmo dai piedi fino alle ginocchia. Il Reuccio sentendo quel che diceva Gaetanino e vedendo che era

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piacerà. - Il Principe fece il bando, e siccome Mariuccia era bella davvero, era accorta, e possedeva feudi immensi, palazzi a Catania e in altre

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. Però non v'era appena entrato che cadde lungo disteso in terra. Il Reuccio mandò a chiamare le donne della Regina e fece trasportare il finto don

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«Tex Willer» 338 (1 Dicembre 1988)

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Claudio Nizzi 9 occorrenze

ERA ORA, ACCIDENTACCIO!

FORSE ERAVATE ANCORA SCOSSO PER CIÒ CHE VI ERA SUCCESSO IL GIORNO PRIMA DI TORNARE DA SIERRITA BLANCA...

TOH!... GIUREREI CHE QUALCOSA È VOLATO FUORI! E CH’IO SIA IMPICCATO SE NON ERA LA CAPPELLIERA DI COLIN!

RALPH DOLIN ERA UN BRAVO AGENTE INDIANO, ACCIDENTI! UNO CHE FACEVA CON COSCIENZA IL SUO DIFFICILE LAVORO ALLA RISERVA.

CERTO, CERTO! DOVETE SCUSARMI, MA FINO A POCO FA LA MIA PARTENZA NON ERA PREVISTA. HO APPENA RICEVUTO UN TELEGRAMMA CHE...

NON GLI HAI LASCIATO NEMMENO IL TEMPO DI RISPONDERE, ACCIDENTI A TE! PERÒ HA DETTO CHE QUEL TELEGRAMMA ERA “APPENA” ARRIVATO, NO?

... MA ARRIVATI IN CIMA TROVAMMO UNA GRAN BRUTTA SORPRESA: L’APERTURA DA CUI ERAVAMO ENTRATI ERA STATA CHIUSA CON UN GROSSO MACIGNO!

C’ERA ANCHE BULDER NELLA BARACCA DI FORREST, LI HO VISI SCHIZZARE FUORI INSIEME... ED È PIUTTOSTO STRANO, VISTO CHE BULDER DORME ALLA LOCANDA!

C’ERA UNA TAGLIA DI MILLE DOLLARI SULLA TESTA DI QUEL BANDITO MESSICANO. COLIN L’HA AMMAZZATO E ADESSO STA ANDANDO A TUCSON PER INCASSARE... E PER