Parole d'oro. - Parole d'oro - intervenne il signor Goffredo di dietro l'albero. Non c'era da meravigliarsi. I contadini a volte hanno una saggezza
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l'albero. Era un bel giugno limpido, tiepido, con certe nuvolette bianche all'orizzonte che, rotonde come erano, sembravano tanti zeri d'esame. Dopo le
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! Ruggerino con il cuore gonfio si era allontanato e si era rinchiuso per tutta la giornata in un suo certo ripostiglio con un libro in mano. Calò la sera
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brulicava di uomini e ferveva di opere: il mare era azzurro, leggermente agitato. Ma ci voleva ben altro per spaventare quegli arditi marinai! Si
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nave? - Si, ne sono quasi il padre! - rispose il forte vecchio. - Le ho fatto tutte le costole alla Colomba (era il nome della nave varata) - e lo disse
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I pastori. Quando i nostri amici entrarono nello stazzo, un grosso cane bianco cominciò ad abbaiare: veramente sembrava che ruggisse tanto era
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ragazzi guardarono contenti di assistere a quello spettacolo così primitivo, ma nello stesso tempo eterno. Anche Cherubino, che si era arrampicato
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PORTA PIA. Accadde questo fatto. Cherubino, voi lo sapete bene, era tanto somaro quanto presuntuoso e quindi non si fidava mai delle parole di quelli
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ringraziato e goduta l'ospitalità dei pastori, tornarono lieti e stanchi a casa discutendo sulla storia dei lupi. Chi ci aveva creduto era soddisfatto, chi
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Una strana condizione. - Era proprio una strana condizione - seguitò il signor Goffredo - quella fra il Re d' Italia e il Pontefice. Fra loro era
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di macchine, sembrava che vibrasse: vi era un grande caldo, l'odore particolare delle dinamo: si udivano comandi precisi «Chiudete quella valvola
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insegnamento. Sergio era molto intelligente, Cherubino, come si è detto, molto forte. «Io, pensava Sergio, con molta ginnastica diventerò forte quanto lui
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LA CADUTA Dio avea postp Adamo in un giardino, vasto tanto ricco di delizie da esser chiamato paradiso terrestre. Ma nella sua bontà capì ch' era
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conoscano me che sono mandato dal Padre. La sua dottrina era tutta una consolazione. Diceva - come già sappiamo, ma è tanto bello dirlo ancora - diceva
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peccati del mondo. Io non son degno nemmeno di sciogliergli i legacci delle scarpe. Ascoltate Lui. - Chi parlava così era Giovanni il Battista, il
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Italia era divisa. Che forma ha l'Italia? - Di uno stivale! - risposero in coro i tre ragazzi. - Sì, di uno stivale: però per essere grandi come i
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Le nozze di Cana. Un giorno Gesù assisteva in Cana di Galilea a una festa di nozze. Erano con lui i suoi discepoli; e c'era anche sua Madre. Nel più
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La resurrezione di Lazzaro. Lazzaro di Betania, l'amico di Gesù, era morto da quattro giorni. Quando il Divin Maestro entrò nella casa del defunto
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, restituire la vita ai morti? E dunque, se un semplice uomo non può, Gesù che faceva tutto questo era veramente Dio. Ed era proprio perchè lo credessero
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all'altro; la condanna a morte come bestemmiatore, perchè s'era dichiarato Figlio di Dio;
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L'ASCENSIONE. Però, Gesù era uscito dal sepolcro non per restare sulla terra, ma per salire al Cielo. Ecco come avvenne il mirabile fatto. Presi con
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ben vi conosco e rimasero in silenzio. Cherubino però, da quello sconsigliato che era, alla fine esclamò: - Giulio Cesare! - Come è possibile che
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GIUSEPPE MAZZINI E «LA GIOVINE ITALIA». I Fratelli Bandiera. Per opera dei Carbonari la lotta era ormai impegnata. La dolorosa esperienza avrebbe
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CARLO ALBERTO. Lo Statuto. Ma soltanto il Re di Sardegna, fra i principi regnanti in Italia, era veramente italiano e animato da sentimenti
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VENEZIA E MILANO INSORGONO CONTRO L'AUSTRIA. L'Austria, invece, non aveva voluto concedere nulla. Anzi il suo dominio era divenuto ancor più
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marzo. La guarnigione austriaca, forte e bene armata, era comandata dal maresciallo Radetzky, un vecchio di ottant'anni, ma autoritario e risoluto. Ma
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Goffredo era presente anche Anselmuccio che era zoppetto. Il signor Goffredo rispose: - La tua osservazione è giusta: ma il sergente aveva pensato che un
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La difesa di Roma. - Giuseppe Garibaldi. Già dicemmo che Pio IX si era ritirato dalla prima guerra per l'indipendenza nazionale. Ma il malcontento di
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appena gli era giunta notizia della guerra: Giuseppe Garibaldi. Giuseppe Garibaldi, nato a Nizza nel 1807, era figlio del popolo. Ardito navigatore
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assecondato da un grande ministro, Camillo Benso, conte di Cavour. Era nato a Torino nel 1810. Aveva 42 anni quando Vittorio Emanuele II lo chiamò a capo del
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posizioni nemiche. Intanto anche i Francesi si erano impadroniti di Solferino. sicchè la vittoria era completa su tutta la linea. Ma Napoleone III era
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L'ANNESSIONE DELL' EMILIA E DELLA TOSCANA AL REGNO DI VITTORIO EMANUELE 1859-1860. Sin dal primo annunzio di guerra la Toscana si era ribellata al
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«Re d'Italia», La rinascita della nazione italiana dopo secoli di servitù era consacrata: l'acclamazione lanciata, la sera della battaglia di Goito. a
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La morte del Cavour. Camillo di Cavour, anche dopo il trionfo, non si era concesso un istante di riposo. Voleva portare il suo Re ed il tricolore a
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vera capitale, Roma. La Città Eterna, posta nel centro d'Italia, era già stata capitale di un impero mondiale nel suo glorioso passato. Da secoli essa
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LA BRECCIA DI PORTA PIA: 1870. Vi dissi che il governo di Napoleone III era il maggior ostacolo che impediva al nuovo Regno d'Italia di avere come
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l'Italia ha infatti i suoi maggiori interessi, e di esso era stata padrona nell'antichità e per gran parte del Medio Evo. Ma in seguito non gl'Italiani
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Umberto I era adorato dal suo popolo; eppure alcuni scellerati levarono la mano assassina contro di lui! Per due volte scampò alla morte; ma pur
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a Trento, portarono trionfalmente il tricolore sino al Brennero, sbarcarono a Trieste ed a Pola. L'ordine del Re era stato eseguito: la bandiera
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la cattura, nella fossa del Castello del Buon Consiglio a Trento, il carnefice gli strinse alla gola il capestro. Cesare Battisti si era avviato al
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LA RIVOLUZIONE FASCISTA. L'Italia in balia dei sovversivi. La guerra era durata quattro anni, era stata asprissima, aveva imposto penosi sacrifici
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per la santa impresa era anzitutto necessario un capo. Dio non abbandonò l'Italia, che nella lunga guerra si era così splendidamente condotta, e
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, costruito da GIOTTO, che era anche un grande pittore. Più a sud, e più vicina al mare, in mezzo a una campagna una volta deserta, dove per merito del
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non era vero. Per i contadini fu la salvezza, e anche i giovani garzoni più feroci si guardavano fra loro con meraviglia e sorridevano a Guccio con una
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IL CIRCO EQUESTRE. Il cane. Il signor Goffredo dopo questi due racconti eroici ma un po' tristi, pensò che era giusto svagare la nostra compagnia, e
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diceva, - era al limite fra il paese e la valle: quadrata e grezza come una torre, aveva un pianerottolo e due sole camere ad ogni piano, ma era anche
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pesche, fichi e pere: e d'inverno le belle olive verdi, e, quando non c'era altro, le bacche nere del mirto ed i frutti rossi del corbezzolo. Quando
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BALILLA. Il signor Goffredo era andato alla scuola per ricondurre Sergio a casa vide ad un tratto un gruppetto di scolari che stavano intorno a
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fece tacere dei cannoni. Che differenza! Vi era un ragazzo in Genova, un tintorello, nel tempo che gli Austriaci dominavano e torturavano la città e
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, quando il chiarore riapparve. Allora tutti lo fissarono, palpitando, poichè non era più giallastro, ma verdognolo. Si spense ancora, si riaccese, di
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