Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: era

Numero di risultati: 69 in 2 pagine

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Le belle maniere

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Francesca Fiorentina 17 occorrenze
  • 1918
  • Libreria editrice internazionale
  • Torino
  • paraletteratura-galateo
  • UNICT
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bellezza era evidente per tutti, anche per le amiche, le quali erano costrette a confessare fra i denti "è bella", ma si rivendicavano poi largamente

mente le mie fattezze, e tratto tratto si scambiavano qualche osservazione; una, nell'angolo in fondo, s'era mezzo sdraiata sul banco col busto e guardava

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scattare. Quel martire era uno de'più insigni letterati italiani:soltanto era infinitamente buono e, perciò, non teneva la disciplina come sapeva tenerla

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bianco e me lo lasciò nelle mani scappando via precipitosa. Era un magnifico portagioielli d'argento massiccio! Io restai lì intontita, col dono che mi

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suo vestito il cui fondo era guasto, pur avendole fatto qualche complimento nel mettervelo, ritornate a casa ingrugnite e vi strappate di dosso

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amici se ne stupivano:non era una farfallina l'avvocato, e un perchè ci doveva essere. Eccolo. Naturalmente, il giovinotto aveva chiesto informazioni

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una:l'ombra della tua uggia era troppo fredda per loro. L'amicizia vuole allegrezza:tutt'al più resiste a un dolore vero, di cui possa essere consolatrice

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negozio, lo schiocco sonoro era inevitabile. Finii con lo spiattellarle la mia avversione a quella sua inutile espansività. - Ti secca? Dovevi

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percorrere la povera bestiola. Tanto ci riuscì che, la sera, la padrona del gatto se lo trovò stecchito sul terrazzino dove l'animale s'era trascinato

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le era scappato il canarino, e, poichè lei, affannata, s'avventava su per le scale, inciampò, cadde, e si slogò un braccio. Sfido io! Alzandosi

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parlare della sua prima Comunione, fatta in quella settimana. - Di già? - Sicuro, era già l'ora - risposi io recisa, per timore d'un'osservazione

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. Sua madre, quel giorno, s'era piantata a sedere vicino al tavolino, e ogni tanto interrompeva le mie spiegazioni con una domanda. Io sudavo freddo

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, ripagandovi con lo scoprire ciò che si velava davanti ai vostri occhi. No, no! Quello che voi aspettavate, quello che vi fingevate con la fantasia era

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a potuto risolvere il problema, perchè soltanto la sera tardi s'era accorta d'aver perduta l'intestazione scarabocchiata su un foglietto; un'altra

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, per dare a questa alcune lezioni. La madre era malata, e mi fete pregare di passare io stessa un momento a casa sua. Una bimba decenne m'introdusse in

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primi voli. Così, quando il marito le aveva detto:"Mercoledì verrà donna Giulia, perchè ha desiderio di conoscerti", s'era stupita prima, poi seccata

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per metterle sotto i piedi un panchettino, aiutatela a indossare la pelliccia che s'era tolta, apritele l'uscio del salotto e accompagnatela fino a

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L'arte di utilizzare gli avanzi della mensa

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Guerrini, Olindo 16 occorrenze

cucina famigliare che forse esista in Italia, il discorso cadde, come è naturale, sull'arte in cui era maestro. Gli dissi il caso degli avanzi della

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Leggendo però nei libri raccolti, osservai presto che, salvo in due o tre opuscoli tradotti dal francese, l'arte di ricucinare gli avanzi non era

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più serena pace. Ero occupato come desideravo, in mezzo ai libri e nella stanzetta lassù in alto, se c'era un raggio di sole, mi si posava sul tavolo

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Il fatto è che in quell'Eden gustavo la pace che già mi era contesa, mi sentivo liberato e il ricordo di Bulgaro e Martino cominciava ad annebbiarsi

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giustizia. Ma il tempo si era guastato, i giorni passavano ed io col piede nella staffa e i bauli chiusi, perdevo la pazienza. Scrissi per ciò

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Archestrato? Chi era costui? direbbe Don Abbondio.

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Costui era un poeta siciliano al tempo di Alessandro Magno, nientemeno, ed alcuni frammenti di un suo poema ci furono conservati da Ateneo. In quel

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filo d'aceto. Serve per gli avanzi riscaldati in graticola. Era nota ed usata nel secolo XVI e prima, poichè F. Rabelais la dice « tant salubre et

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Il Signor De La Varenne, a metà del seicento era « Escuyer de Cuisine du Marquis d’ Uxelles » e scrisse un libro di cucina tradotto molte volte in

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. XVI ed autore del volume più volte ristampato. Il soprannome di Panonto, se non era celia, indicava che il Romoli era celebre per cucinare questa

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piccolo fuoco, col suo intinto se lo spezzatino era in umido, o con un po' di burro e di vino se l'agnello era fritto. Pestate un paio di cucchiai di

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, immergete le fette nell'intinto e cercate di ricomporre sul piatto il pezzo come era prima, copritelo con l'intinto, spolveratelo di pangrattato e

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. Nella prima metà del passato secolo era in uso negli spedali parigini e, con le ossa si facevano gelatine. Alfonso Karr, nelle Guêpes protestò contro il

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la muffa o andranno a male. Allora mettete in una padella l'olio che era nella scatola, o in un tegamino piccolo se l'olio e le sardine fossero poche

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uova, mollica di pane e un po' di latte. Se il pesce rimasto era in umido, potete servirvi dell'intinto per insaporire il pane nella zuppiera. Fate i

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Era una delle vivande preferite da Ferdinando II, il Re Bomba, quello che si strizzava la cipolla cruda nel palmo della mano per sentirne meglio il

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I problemi del dopoguerra

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Sturzo, Luigi 6 occorrenze
  • 1918
  • Opera omnia. Seconda serie (Saggi, discorsi, articoli), vol. iii. Il partito popolare italiano: Dall’idea al fatto (1919), Riforma statale e indirizzi politici (1920-1922), 2a ed. Roma, Edizioni di Storia e Letteratura, 2003, pp. 32-58.
  • Politica
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Nuova èra di popoli, come quella della rivoluzione francese, nuova concezione statale oggi segue la guerra, nuovo fiotto di vitalità democratica; i

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specifici: ma insieme passa in una condizione di liberazione dalle ragioni di inferiorità quale era per lui la vita del celibe (nel senso naturale della

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un amplesso, che voleva dire protezione ed era servitù.

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chiesa cattolica e specialmente del pontificato romano, centro e simbolo di unità. Pio IX era per essi l'ultimo papa. Dopo i trionfi mondiali di

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In Germania in genere e specialmente in Prussia esponente dello stato era il militarismo, casta di predominio, concezione antidemocratica di forza

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L'eco del discorso nella stampa nostra fu vasta: meno visibile ma profonda in seno alle nostre organizzazioni. I tempi erano maturi. L'ambiente era

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L'ALTARE DEL PASSATO

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Gozzano, Guido 11 occorrenze

lasciato l'Italia otto anni prima, subito dopo la morte della madre; era partito sfiduciato, quasi povero, senza più legami d'affetto. Ritornava quasi

era in grande Amicizia con la famiglia di un certo sir Goldsmith, agente consolare di Melbourne, da poco giunto in Torino: un anglo-australiano che

Barnabiti, nella vecchia Torino. L'amicizia dei due scolaretti era nata per interesse reciproco; Vittorino era forte in matematiche, io in componimento

volta, disperatamente, la scriminatura; non c'era verso: i capelli si ribellavano al pettine, deviavano a mezzo del cranio, verso una meta incerta. Oh

era civetteria. La civetteria gioca, ride, sorride. Lady Mac Lewis aveva un volto tragico di passione e quando l'incontravo sul ponte, nelle sale

. "ORTENSIA N. N." N."Un tranello? Non si sarebbe detto. La carta era ampia e giallognola, veramente arcaica e provinciale, la calligrafia accurata e lievemente

sessant'anni ed era diventata baronessa Altari, moglie legittima del barone Altari, nobile canavesano, scudiere di S. M. il Re Vittorio; come gran

indagatori dove a tratti, come sul ritmo del pensiero, l'iride azzurra era divorata dalla pupilla color velluto; e quegli occhi, quel profilo perfetto, quel

rimessa in piena vista la base della torre angolare nord-ovest delle mura; presso l'angolo nord-est, lungo la Via XX Settembre, era il Teatro Romano

quella era una donna disfatta dalla passione e che l'oggetto della sua passione ero io?

suoi sudditi Quasi un trentennio era trascorso. Carlo Emanuele II si era fatto uomo, aveva preso dalle mani della madre lo scettro luttuoso, si era

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