gente, e Tizzoncino, come la chiamavano, era attorno da mattina a sera: - Ehi, scaldate l'acqua! Ehi, impastate! - Poi, coll'asse sotto il braccio e
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C'era una volta un Re che avea una bimba. La Regina era morta di parto, e il Re avea preso una balia che gli allattasse la piccina. Un giorno la
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C'era una volta una povera donna rimasta vedova con un figliolino al petto. Era di cattiva salute, e con quel bimbo da allattare poteva lavorare
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cosa doveva fare? L'Uomo selvaggio era terribile: poteva devastare tutto il regno. - Maestà, - disse uno dei ministri - cerchiamo una bella ragazza
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C'era una volta un Re e una Regina. La Regina era incinta. Un giorno passò una di quelle zingare che van dicendo la buona ventura, e il Re la fece
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, l'albero che parlava non c'era. Con questa pulce nell'orecchio, il Re non dormì più. Mandò corrieri per tutto il mondo in cerca dell'albero che parlava
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più che, con tutti quei gatti per la casa, i quali miagolavano da mattina a sera, si viveva una vitaccia d'inferno. Ma Sua Maestà ordinava così; era
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servitore, impietosito, scese da cavallo, la sollevò, e visto che non s'era fatta nulla di male, cavò di tasca le poche monete che aveva e gliele mise
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andata, così sola e inesperta? Era impossibile! - Lasciatemi andare, o m'ammazzo! A questa minaccia diSperata, il Re non seppe resistere: - Figliuola
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vorrete. Gli diedero una gran somma e quello andò via. La Reginotta s'era messo in dito l'anello e lo ammirava ogni momento: - Oh, che bellezza! Oh, che
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spuntare. Una bella giornata ch'era freddino, la Regina s'era messa davanti il palazzo reale per riscaldarsi al sole. Passa una vecchiarella: - Fate la
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era barlaccio. - Maestà, non può essere; la gallina l'avea fatto lo stesso giorno. - Eppure non è nato. - Bisognava lo covasse la Regina. La cosa
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figlia del Re di Spagna. Ma, andato per sposarla, si accorse che era un po' gobbina. - Sposare una gobbina? No. Mai! - Ma è bella, è virtuosa! - gli
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Stamani ci è arrivata in casa una triste notizia; il signor Venanzio è morto stanotte. Povero signor Venanzio! Era un po' uggioso, ne convengo, ma
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indigeste. Gigino Balestra all'ora che avevamo fissato, cioè alle dieci, era sulla porta del negozio e mi fece l'occhiolino come per dire che aspettassi un
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e ho messo un bel pizzicotto di pepe nel caffè... ed era un divertimento, dopo, il vedere come sputavano tutti quanti! Oggi poi c'è stato in casa un
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dell'Era cristiana in onore di Settimio Severo e, dei suoi figli Caracalla e Geta, ha sulle due facce una iscrizione nella quale è dette come in seguito
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Finalmente stamani ho avuto il permesso di alzarmi... Ma era possibile che un ragazzo come me potesse star fermo su una poltrona, con una coperta di
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luce opaca che veniva dall'altra parte, ma riparata da qualche cosa che era frapposta al di là della parete. Spingendo lo scalpello fuori del buco
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Il Maralli da iersera è di un umore terribile. Prima di tutto se la prese con me perché non lo avevo avvertito, come mi era stato detto, quando il
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Dopo la tempesta viene la calma! Tre giorni fa il cielo era cupo, ora invece è sereno. La pace è conclusa, l'assedio è levato. Stamani, dal buco
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Pierpaolo Pierpaoli che ebbe l'infelicissima idea di fondare questo odioso collegio. Da principio tutto era buio: ma poco dopo la scena si rischiarò a
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rappresentazione di giuochi di prestigio, nel salotto... e in questo non c'era niente di male, tant'è vero che tutti dissero: - Vediamo, vediamo
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un po' di pece presa nel negozio di suo zio, che fa il calzolaio; e io, colto il momento che un compagno che davanti a noi si era alzato per andare a
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panierino che ho calato dalla finestra del giardino, mentre la mia famiglia era andata ad accompagnare alla stazione la signora Merope.
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, dubitando che ci fosse qualche nuova complicazione nell'affare di quel signor marchese ritinto al quale sfregai una cipolla nel muso mentre era chiuso
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doveva essere avvenuto. Si era sparsa la notizia della fuga di Tito Barozzo e mentre tutti i collegiali commentavano il fatto e andavano a caccia di
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Oggi, mentre il babbo era fuori, Ada è venuta a darmi le notizie dell’avvocato Maralli, che va sempre migliorando, e a dirmi se volevo scendere in
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giorno della mia vita. Quella mattina, dunque, appena Cecchino Bellucci venne a sedermi accanto in scuola, lo trattai di vigliacco perché era scappato
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filo e per segno come andò la faccenda. Ieri mattina, mentre la sora Matilde era fuori di casa, andai nel suo salottino da lavoro dove avevo visto
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questa era la verità; e io non potevo comprendere come mai il mio cognato, che pure era cosi furbo, avesse potuto dare appiglio ai suoi avversari di
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per recarsi in una farmacia, perché sentiva dì non reggere e certo gli era per venire qualche cosa di molto serio. E questa è una conseguenza. L'altra è
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naturale, mi sono messo ad ascoltare quello che dicevano. Pare che ci sarà, nientemeno, che una festa da ballo in casa nostra. Virginia diceva che era
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Barozzo strizzando un occhio. E poco dopo mi disse: - Addio, Stoppani, vo a studiare - e se n'andò dalla parte dove era andato il Pezzi. Io che avevo
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bene a tutte le domande che mi faceva; ed egli mi ha regalato una bella cravatta tutta rossa. Io l'ho ringraziato come era mio dovere, e siccome lui
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mio piccolo osservatorio. Misi l'occhio al solito forellino. Tutto era buio nel salone; ma i tre spiritisti non tardarono ad arrivare. Il cuoco che
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nostra società, perché il contegno del Barozzo aveva dato nell'occhio a tutti, e s'era tutti ansiosi di sapere come mai tutto ad un tratto egli aveva
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poco anche alla tua sorella lontana, non è vero? - La voce con la quale mia sorella ha detto queste parole era così affettuosa che mi sarei messo a
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sgretolo a più riprese, come quello di un tarlo. Era il segnale convenuto: il Michelozzi raschiava la porta con l'unghia per avvertirmi di portar fuori il
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era molto preoccupata, tant'è vero che mi son potuto ingoiare quattro gelati uno dietro l'altro, senza che neppur se n'accorgesse. Come mi rimordeva la
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, perché era un pezzo che il signor marchese mi provocava senza nessuna ragione. Questo signor marchese è un vecchio ganimede tutto ritinto che viene
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stampati ed è sempre distratta e sempre affaccendata. Il biglietto d'ingresso era di un soldo a testa. - Mi farebbe la gentilezza qualche signora - ho detto
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stazione. Io avevo già disegnato nella mente il modo di effettuare il mio progetto che era quello di recarmi a casa della zia Bettina. Non avendo quattrini
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dalla mia camera, sono uscito di casa, e via a corsa precipitosa dietro la carrozza che si era appena mossa. L'ho raggiunta poco distante da casa, ho
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che per i tempi che corrono era una gran fortuna, che un marito come il signor Capitani, con ventimila lire di rendita, non si trova tutti i giorni
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in cucina nel momento in cui Caterina non c'era e ho messo una manciata di sale nella cazzeruola dove era a cuocere lo stufato. Il bello è che oggi
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ragazzi dall'alto al basso, perché nessuno di loro s'era mai trovato a un pericolo come quello che avevo passato io... Ma però sbagliavo: ce n'era uno
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era quello della mamma, si convinse... e, con una scusa fece visitare sua moglie da un celebre dottore, il quale sentenziò che la cosa era
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. Frattanto la direttrice aveva dato ordine di portar via la minestra rossa e di portare in tavola l'altra pietanza - che era baccalà lesso - sul quale i
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, subito... - Era l'Ada che urlava a quel modo e io certo, occupato com'ero, non mi sarei mosso neanche d'un passo se nell'accento di mia sorella non
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Accademia della crusca
