Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: era

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«Corriere dei Piccoli» 2, Anno I (3 Gennaio 1909)

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AA. VV. 1 occorrenze

Sulla tavola imbandita la minestra è già servita! Ma guardate un po’ che c’era proprio in fondo alla zuppiera!

Trattato di economia sociale: La produzione della ricchezza

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Toniolo, Giuseppe 16 occorrenze
  • 1909
  • Opera omnia di Giuseppe Toniolo, serie II. Economia e statistica, Città del Vaticano, Comitato Opera omnia di G. Toniolo, vol. III 1951
  • Economia
  • UNIOR
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Nessun altro fu storicamente così opportuno.Il momento in cui si iniziava, in sulla fine del sec. XVIII, era quello stesso in cui, per una serie di

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» (maestranze), nate spontaneamente sotto l'ispirazione delle «confreries» in mezzo alle popolazioni del sud, ove la libertà civile e municipale era antica

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mestiere era considerato come un diritto proprio di ogni uomo libero e assicurato dalla organizzazione, senza differenze per tale rispetto fra città

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Dicemmo già (nella «Introduzione») come i mezzi e procedimenti tecnici, fin da quando l'uomo si munì di un'ascia, che era ad un tempo arma di offesa

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alla fine del sec. XVIII era di 10 milioni di abitanti, oggi (censimento 1901) è di 41 milioni. — Sono cresciuti per tanto gli impieghi, le mercedi

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quelle reliquie di società di minatori durate fino a noi. Il regime era favorito dalle condizioni giuridiche del suolo e dalle funzioni dello Stato in

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delle «concessioni» dei re, di cui anzi nel sec. XVI aveasi abusato in pro di capitalisti e favoriti e dove fino allora lo sviluppo minerario era stato

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(nel loro culto panteistico della natura) il bosco fu ritenuto sacro; e questo per i germani migranti era il tempio maestoso del loro dio Odino

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per assicurare l'uso sociale del bosco senza danneggiarlo (Roscher). E il mantenimento di questo in tutto il medio evo era favorito e prescritto dal

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remota distinzione e sovrapposizione di classi superiori possidenti sopra quelle lavoratrici inferiori e servili, come era accaduto precedentemente in

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imperatorem esse terrarum»(Cicerone). Lo spregiava nelle classi inferiori, perché (avendovi pure in ristrette proporzioni anche il lavoro libero) era

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Parmentier, — tuttociò non era soltanto moda, sentimentalismo o l'idillio della campagna che riappare alle festose nazioni decadenti, bensì bisogno

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popolazioni industriali dei nostri antichi comuni: era l'ebbrezza della acquistata libertà. E ciò pure spiega oggidì la sconfinata espansione del lavoro

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autorevole (delle comunità rurali) il lavoratore si appropria la parcella, che prima gli era assegnata ad uso collettivo periodico. Ciò in Roma dai

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regolamentarismo). Tutto ciò era l'opposto più stridente delle conquiste di libertà industriale nella prima età medioevale, cioè il trionfo

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, dove primamente s'era affermata nel medio evo, e dove essa per la naturale loro spigliatezza era maggiormente reclamata. E qui vi si riaffermò di nuovo

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LA DANZA DEGLI GNOMI E ALTRE FIABE

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Gozzano, Guido 13 occorrenze

Ma non era ammattito. I più famosi medici del regno constatarono veramente che il Reuccio Sansonetto ringiovaniva. Era una malattia nuova e

alto con i suoi compagni, e capì che quello era il Castello della Menzogna e che il chicco gettato era il grano della Prudenza. Viaggiarono due altri

Nella Reggia si era disperati. Il Reuccio Piombofino aveva sfondato col suo peso la sala del Gran Consiglio e stava immerso fino alla cintola nel

Quando il sughero pesava e la pietra era leggera come il ricciolo dell'ava c'era, allora, c'era... c'era... ... una Principessa chiamata Nevina che

nocciolo era diventato un ciliegio altissimo, tutto carico di frutti rossi e lucenti come rubini. Sansonetto ne mangiò uno, poi un altro, e un altro

una loggia del palazzo reale, raggiante ed impaziente di sposare Biancabella reginetta di Pameria, con la quale era fidanzato fin dall'infanzia

Quando (il tempo non ricordo!) cani, gatti, topi a schiera ben si misero d'accordo c'era, allora, c'era... c'era... ... un orfano detto Prataiolo

Piumadoro era orfana e viveva col nonno nella capanna del bosco. Il nonno era carbonaio ed essa lo aiutava nel raccattar fascine e nel far carbone

Quando il filtro e la sortiera preparavano gl'incanti (ascoltate tutti quanti!) c'era, allora, c'era... c'era... ... un Principe chiamato Aquilino

Quando in quella che fuggì settimana veritiera si contò tre Giovedì c'era, allora, c'era... c'era... ... un vecchio contadino che viveva in una

era un bimbo sveglio e intelligente, giunti agli otto anni disse al Padre: - Vorrei andare a scuola... - Non ho danaro sufficiente, figlio mio

Quando l'alba si levava, si levava in sulla sera, quando il passero parlava c'era, allora, c'era... c'era... ... una vedova maritata ad un vedovo. E

Sansonetto era disperato. Correva a ritroso per le stanze e pei giardini reali, piangendo, strappandosi le chiome bionde. Bisognava rintracciare la

Al tempo dei tempi. Fiabe e leggende delle Città  di Sicilia

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Perodi, Emma 9 occorrenze

Al tempo dei tempi c'era un Re di Sicilia che aveva moglie da un pezzo, ma questa moglie non gli faceva nessun figlio. Il Re pregava sempre Iddio che

feudo rimase un fanciullo per nome Roberto, il quale aveva due sorelle : una si chiamava Maria, ed era bella e buona come un angiolo; l' altra aveva

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Al tempo dei tempi regnava in Sicilia il re Guglielmo II che era così virtuoso, onesto e pio, che il suo popolo gli aveva messo il soprannome di

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aveva sempre la precauzione di chiudere a chiave le figlie, che stavano a lavorare notte e giorno. Una domenica Maricchia, che era la più bella delle

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neppure amici perché era tanto brutto che gli dispiaceva di farsi vedere. Questo Principe dunque non sapeva a chi lasciare i suoi feudi e per questo, quando

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erano vestiti civilmente. Però non si levavano mai la fame ed erano tutti e tre secchi allampanati e gialli come poponi. Nel vicinato la nonna era

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che mi piacerà. - II Principe fece il bando, e siccome Mariuccia era bella davvero, era accorta, e possedeva feudi immensi, palazzi a Catania e in

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a Sua Maestà che c'è un mercante messinese che brama parlargli. - II Re, che era molto superbo, credendo che volesse proporgli l'acquisto di merci

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Al tempo dei tempi viveva a Palermo un Duca che era il primo signore della città. Basti dire che aveva maritata Fumea sorella col Re stesso; ma il

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I CORSARI DELLE BERMUDE

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Salgari, Emilio 11 occorrenze

di un buon numero di bocche da fuoco e d'una fregata che poteva tener testa alla Tuonante. Ritornare alla Mistica era impossibile, poiché la via era

sopraggiungessero. Ma non poteva ritenersi fuori di pericolo, poiché in un lampo era stato dato l'allarme. Le batterie galleggianti che si trovavano

vi ho teso nessun agguato, perché non era qui che volevo incontrarvi - rispose il baronetto. - Se foste venuto domani mattina, non mi avreste trovato

tranquillamente con tutte le vele sciolte. Era sola, poiché la giunca che la seguiva durante la notte era scomparsa nei profondi abissi dell'Oceano insieme al

loro spada, la loro esperienza ed il loro sangue. L'Inghilterra da principio non si era gran che preoccupata della proclamazione dell'indipendenza

entro candelabri d'argento fumavano quattro candele, stava seduta, in una comoda poltrona, Mary di Wentwort. Vedendo entrare il marinaio, si era

americane. Il vento, che accennava ad aumentare, ve la spingeva con una velocità di otto o nove nodi all'ora. L'equipaggio, era tutto in coperta e discuteva

§Come abbiamo detto, l'ultimo tratto di galleria era assai più ampio, sicché permetteva ai tre corsari di procedere rapidamente, un po' curvi, non

Pietra ne scelse una a caso, che in quel momento non era frequentata dai soldati, e si spinse su una lunetta, dove una ventina di artiglieri stavano

Boston. Il disegno loro era questo: mentre l'ala sinistra guidata da Pigot e dal marchese d'Halifax, tutta di fanteria pesante, composta per la maggior

? - Zitto! - rispose il bretone. - Non è qui il luogo da svelare certi segreti. Si volse verso il boia, il quale si era seduto su una roccia e fumava

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