Il signor Foucault ha inventato un apparato con cui misurare la velocità della luce, e venne a confermare ciò che era predetto dalla teoria delle
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Dopo di essere escita da un prisma la luce non è più bianca come era quella della sua sorgente, ma essa manifesta colori diversi, come vedremo più
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n = 1+Lw-La/Lq + L35-L9,70/L1,20 = 8, dunque era l’8ª gradazione che io aveva comperato. Quando si conosce il costo del primo e dell’ultimo termine
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lente, si avrà 1/4F+1/d = 1/F oppure 1/d = 1/F-1/4F ossia d = 4F/3. La distanza dell’immagine sarà dunque i quattro terzi di quel che era quando l’oggetto
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basso quel che era in alto, ma anche, a sinistra quel che era a destra ed inversamente.
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stereoscopio, e si trova, che alcune di esse presentano un rilievo troppo esagerato, si può conchiudere, che la distanza delle due camere era troppo
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’operatore che il miscuglio acido era troppo concentrato, che il cotone venne cambiato in pirossilina tritonitrosa.
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contenerne del collodio iodurato ed esposto alla luce era composto di nitrato di potassa, e secondo lo stesso autore basta una esposizione di 15 giorni alla
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il collodio non era fibrosa, ma polverosa, oppure il collodio alcoolico fu iodurato con ioduri alcalini, che tendono sempre a diminuire nel collodio la
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ioduro era in quantità troppo piccola. Se invece la lastra è molto opaca, senza però esserlo in grado così forte da impedire che si possa ancor vedere a
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più lungo, quanto più in buon stato era il sensibilizzatore, o quanto più pura e meno concentrata era la soluzione di nitrato che dopo dell’operazione
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Un tale effetto, quando il collodio non era troppo denso e contrattile, e non era preparato con una quantità di ioduro e bromuro troppo grande
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del sole per alcuni giorni non produceva alcun cambiamento di colore quando il cloruro d’argento era coperto di acido muriatico invece di acqua (a)».
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questa tinta così ottenuta era poco solida.
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Daguerre col suo metodo primitivo iodava semplicemente la lamina per renderla sensibile. In tal modo la sensibilità era piccolissima mentre la
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