Un altro inconveniente era a superarsi, quello di riferire direttamente le nostre osservazioni a quelle dell'Accademia delle scienze di Torino, la
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Si era anzitutto determinata l'altezza di questa stazione mediante la seguente serie di osservazioni fatte nelle ore in cui si osserva alla specola
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aneroide, che noi avevamo, non era gran fatto più grosso di un oriuolo da tasca!
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che nei dintorni di Sampeyre era la strada fiancheggiata, come pure la Petasites vulgaris, le cui foglie misurano in larghezza fino a mezzo metro, e
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era all'apice del bello e del sublime: il solo bipes implumis orribile per la deformità, la sconcezza e la villania.
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queste valli passarono dal dominio della Francia a quello di Casa Savoia. La vista di cui si gode da queste rovine era per noi interessantissima. Si
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, oltre alle tre guide che certo non salirono a mani vuote. Erano tre codeste guide, o meglio accompagnatori, poiché niuno di loro era stato mai sul
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Si giunse così presso la fontana detta dei Gorghi, la cui temperatura non era che di 5°, e la cui altezza al dissopra del mare risulterebbe di 2374
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Da gran pezza dalle masse di trasporto si era passato alla roccia in posto, scisti di variissima natura, ora cloritici, ora talcosi, ora serpentinosi
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Importantissima era finalmente per noi la scelta stazione per la vista del colosso che stavamo per affrontare.
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Però il Mathews ebbe giustamente a riflettere, che se v'era un lato per cui si potesse ascendere sul Monviso, egli era fra le due costole che volgono
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Ma vedi forza del pregiudizio: il Monviso era da tutti i touristes, da tutti gli arditi alpigiani che ne vivono ai piedi dichiarato affatto
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sedentaria a questi faticosi esercizi era stato forse troppo repentino, ed il sangue aveva ricevuta una scossa subitanea, che mi dava una agitazione
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Questo ghiacciaio avea da prima un lieve pendìo, che ci era agevole e piacevole il superare, ma pervenuti appiè di un'alta parete e ripiegatici a
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La grande copia di neve caduta in questo anno, e che era tuttora rimasta in quasi tutti i solchi della montagna, ci lasciava presumere, che si
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Il Gertoux, la cui arditezza, fermezza di piede e robustezza di braccio è veramente ammirabile, non era meno di noi animato per riescire nell'impresa
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non era della corda, con cui era legato al Gertoux, egli era perduto. Né questo è il primo caso che mi occorra di vedere in tal modo salvata la vita
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Veramente qualche volta fra lui e noi c'era discrepanza; noi volevamo che si stesse alle indicazioni del Mathews e si andasse il più vicino possibile
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quando ne eravamo ai piedi. Gli è che infatti l'altezza a cui si era, cominciava ad essere ragguardevole.
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era veramente magnifico. Le varie vallate, che confluiscono nella pianura del Po, si andavano distinguendo di meglio in meglio ed i contrafforti, che le
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l'orribile precipizio con fracasso spaventevole. Ma il gioco non era senza pericolo per noi e poteva riescir fatale a chi si fosse dall'altra parte
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Il tempo era stato bellissimo al sorgere del sole, ma certe nuvole bianche si andavano qua e là formando e cominciava ad ascendere dalla valle verso
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Ma il Gertoux non tornava: ci diemmo a chiamarlo poiché la nebbia era sì fitta, che a poca distanza nulla si vedeva. La nostra voce era ripetuta sei
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accompagnavano non era minore della nostra. Siamo venuti da noi, dissero anzitutto, senza bisogno di stranieri. Vedi l'amor proprio nazionale! Ma l'orgoglio
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Il Mathews era invece giunto prima sulla punta orientale, e sceso quindi nella gola, che la divide dalla occidentale, salì anche su questa ed eresse
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la cresta congiungente le due punte era così pericolosa (the ridge connecting the east-and-west-peak was in such a dangerous condition) che quantunque
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. Egli venne per la valle del Guil (territorio francese), ma il tempo era così poco propizio che si decise a scendere per la valle del Pellice a
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, da cui non era più separato che da un'altezza di 430 metri. Ivi pernottava il Mathews, e non scoraggiato per nulla scendeva il giorno dopo nella
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Era naturale che quella benedetta ostinazione del Gertoux, nel volersi tenere a sinistra piuttosto che a destra, ci portasse sulla punta occidentale
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La cresta da attraversarsi era veramente formidabile. Immagina due strati di neve ghiacciata, i quali abbiano una pendenza grandissima, e che
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Ci avvertì quindi che vi era un tubo contenente un foglio di carta e questo gli fecimo facoltà di portarci.
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osservando, che non era quello il modo di far coraggio a chi si trovava in pericolo. E veramente il pericolo era grande, imperocché egli procedeva reggendosi
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con notevole inclinazione. Egli era quindi con mezzo il corpo in aria e nella quasi impossibilità di adoprare il bastone con frutto. Vi fu un momento
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. Noi avevamo un livello a specchio, ma con questo null'altro vidi se non che la parte occidentale era alquanto più elevata della porzione della punta
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La discesa nulla offrì di rimarchevole, salvo che era un po' più pericolosa della salita, imperocché avevamo ora davanti agli occhi i precipizi in
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Il giorno dopo, prima di partire, si volle fare qualche osservazione. La temperatura dell'acqua bollente non era che di 91°. Il mio barometro, il
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li avevano pressoché tutti perduti. Era un vero oggetto di curiosità la pelle palmare dei nostri guanti, che le acute sporgenze a cui ci aggrappavamo
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A Casteldelfino ebbimo le più vive congratulazioni; del resto la voce del nostro tentativo era andata in giro. La tua tenda e quella di S. Robert
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Il 4 luglio 1862 si saliva una seconda volta al Monviso. Ed era il sig. Tuckett in compagnia delle guide Michele Croz di Chamounix, Pietro Perru di
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Che la temperatura massima era di +15,5° nel termometro Tuckett.
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Che la temperatura minima era di -17° nel termometro Mathews e di -15° nel termometro Tuckett;
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, fra cui una gentilissima signora oriunda di Torino, tentava pure la salita del Monviso con molta probabilità di buon esito. Infatti si era cercato a
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, e chiedeva se non era il caso di far venire qualcuna delle guide di Chamounix o di Zermatt, che avevano salito il Monviso cogli inglesi. Ma io so
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Accademia della crusca
