Geopolitica dell'ambiente e dell'energia
GNOSIS dedica alla geopolitica dell'ambiente e dell'energia uno spazio curato da Corrado Maria Daclon, insieme a Matteo Pizzigallo per gli
La doverosità amministrativa sulla domanda di autorizzazione unica per la realizzazione di un impianto di produzione di energia elettrica da fonte
italiane"), mentre nel settore dell'energia elettrica e del gas ha emesso un provvedimento di non luogo a provvedere ("Eni-Trans Tunisian Pipeline
del bene demaniale idrico, in funzione di un'attività volta alla produzione di energia elettrica e regolata da un regime di libera iniziativa economica
traslazione sui premi al consumo. Sull'osservanza di tale divieto vigila l'Autorità per l'Energia Elettrica ed il Gas che, nelle sue relazioni annuali, ha
In un'economia alla ricerca di cc.dd. fonti rinnovabili di energia, il diritto di superficie appare particolarmente congruo per consentire
questione della sostenibilità socioeconomica delle agroenergie e, in particolare, il problema della concorrenza tra cibo ed energia, rispetto al quale
Risparmiare energia per garantire efficienza
per l'Efficienza Energetica, proponendo, infine, una serie di considerazioni atte a sensibilizzare il risparmio e l'uso razionale di energia elettrica
evidenziare come la produzione di energia idroelettrica abbia strette connessioni sia con gli usi dell'acqua, bene comune, pubblico, ed oggetto di una
L'utilizzo dei sottoprodotti di origine animale come combustibili per la produzione di energia elettrica
società] su petrolieri e imprese operanti nel settore dell'energia ("Robin Hood Tax"), ritenendo la misura irrazionale e incongrua rispetto alle
Eccezionale fu il lampo di energia gamma (GRB) 080319B registrato dal satellite “Swift” il 19 marzo 2008: quel collasso di una stella in buco nero
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massa in energia. La misura di Roemer fu rivoluzionaria anche dal punto di vista filosofico perché liberò il campo dall’antica convinzione metafisica
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, qualcosa che ricorda molto la quintessenza sopravvive: è l’energia del vuoto che fisica e cosmologia invocano per spiegare l’espansione accelerata dell
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più o meno a lungo. È una fase nella quale bruciano idrogeno trasformandolo in elio. L’equilibrio tra l’energia prodotta, che tende a farle espandere
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essenzialmente di idrogeno ed elio sarà un dato fondamentale per comprendere l’origine della loro immensa produzione di energia.
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relatività speciale e nel 1916 con la relatività generale stabilì i fondamenti per comprendere l’origine dell’energia delle stelle, la struttura del cosmo a
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termodinamica. Da dove veniva tutta quell’energia? Nel 1907 Einstein capì che la soluzione si nascondeva nella sua teoria della relatività, che considera
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luce, massa ed energia diventano intercambiabili.
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“costante cosmologica” di Einstein, che così si è presa la sua rivincita. Il fattore Lambda attribuiva implicitamente una energia antigravitazionale allo
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Gamow intuirono che in alcune reazioni termonucleari potevano nascondersi la sorgente di energia delle stelle e l’origine degli elementi chimici che
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le stelle tramite le reazioni termonucleari che generano la loro energia, o durante le loro esplosioni sotto forma di “nova” o di “supernova”. È la
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Le reazioni termonucleari che fondono nuclei dall’idrogeno fino al ferro generano più energia di quanta ne assorbono. L’energia tende a far espandere
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“risonanza”, come dicono i fisici, esattamente all’energia di 7,65 milioni di elettronvolt (MeV) sopra il suo stato fondamentale. Nessuno fino ad allora
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Le coincidenze fortunate non finiscono qui. Un’altra risonanza, questa volta dell’ossigeno e con una energia di 7,12 MeV, fa sì che l’atono di
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avviene per la luce delle stelle: benché emettesse una grande quantità di energia, 3 C 273 doveva quindi essere quasi puntiforme.
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’emissione di tanta energia è probabilmente costituito da buchi neri di enorme massa (cento milioni di stelle come il Sole) che inghiottono in media una
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di neutroni ad ogni rotazione, come la luce da un faro. L’energia sparata nello spazio è enorme ma quella che arriva a noi è minima. Per darne un’idea
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applicando il teorema del viriale, uno strumento della meccanica classica che mette in relazione l’energia cinetica e l’energia potenziale formulato da
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materia luminosa, cioè di stelle. Il resto sarebbe, come diremo tra poco, energia oscura. Quanto alla composizione della sostanza invisibile, si parla di
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compagna. Quando la sua massa supera il “limite di Chandrasekhar” si innesca un’esplosione la cui energia è ben conosciuta perché corrisponde appunto a
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Dominati da una “energia oscura”
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L’idea più diffusa è che a indurre l’accelerazione sia l’energia quantistica del vuoto. I lavori di Richard Feynman hanno dimostrato che il vuoto
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Per l’uguaglianza tra materia ed energia, anche l’energia oscura deve essere conteggiata come massa. Il dato impressionante è che essa corrisponde al
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Si sono tentate varie spiegazioni dell’energia oscura che fa accelerare l’universo, dalle teorie MOND fondate sulla dinamica di Newton modificata
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di Chicago, ha coniato l’espressione “energia oscura”. Questa entità misteriosa permea lo spazio agendo come una pressione negativa, una sorta di
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: quindi anche nel vuoto più perfetto c’è energia che dev’ essere conteggiata.
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Possiamo concludere che l’energia del vuoto quantistico spiega l’espansione accelerata dell’universo? Purtroppo no. La densità dell’energia del vuoto
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Che l’energia del vuoto, o energia di punto zero, si manifesti con una sorta di gravità negativa lo sappiamo dall’”effetto Casimir”, teorizzato nel
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” la radiazione proveniente dallo spazio, convinti com’erano che si trattasse essenzialmente di raggi gamma di alta energia, il “vagito di nascita degli
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raggi cosmici più penetranti hanno una energia 100 milioni di volte maggiore dei più potenti acceleratori di particelle tipo Lhc. Ogni secondo entra
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di elettroni e positroni (1933), cioè la trasformazione di energia in materia. Nel 1938 dai raggi cosmici uscì una nuova particella con massa 200-240
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neutrino. Lo fece per salvare un principio-base della fisica: la conservazione dell’energia. Avrebbe dovuto presentare la sua idea ad un convegno dei
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’energia del Sole, infatti, non viene emesso sotto forma di luce ma di neutrini, e poiché questi elusivi mattoncini dell’universo attraversano indisturbati
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costrinse per anni a fare il chierichetto. Laureatosi in chimica, si dedicò agli usi pacifici dell’energia nucleare al Brookhaven National Laboratory. Il suo
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della fonte di energia del Sole e delle altre stelle, futuro premio Nobel. Trasferitosi al Cern di Ginevra, fu un direttore del centro europeo per la
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Comunicazione scientifica all’Università di Padova, è autore di una trentina di libri che trattano di astronomia, energia, telecomunicazioni e tecnologie
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massa che giungono al termine della loro vita tumultuosa esplodendo in un colossale fuoco d’artificio dall’energia pari a quella di un’intera galassia. In
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