pioggie di Milano compilata dall'egregio sig. Emilio De Marchi, dottor in matematiche, sulle osservazioni pluviometriche di Brera. .
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! - Come si chiama l'autore di questi versi ? - Emilio Praga. - Praga ? - *** Giungeva un giorno un volumetto nuovo che sapeva di stampa. Si intitolava
AD ANTONIO GALATEO AMICO MIO, Quando Emilio Praga ci leggeva la prima parte di queste sfortunate MEMORIE DEL PRESBITERIO, e ci offriva di collaborare
domandò: - Credete, caro Emilio, che abbiamo fatto il suo bene? Risposi che non si poteva dubitarne. - Ebbene, guardate, soggiunse dondolando
annoiata e mi alzai. - Sor Emilio, disse con una certa premura, - non accetterebbe un bocconcino, un pezzettino di manzo ..... In quella si affacciarono
festevole esclamazione di sorpresa fra le mie braccia. - Emilio, non mi conosci più? E chi diamine avrebbe potuto ravvisare sotto quelle apparenze civili
si torna in seminario? Aveste visto il suo sgomento! Come diventò smorto! Si strinse al mio braccio e mormorò: - O Emilio, che cosa terribile
degli anni parecchi e ciò non fece il minimo torto alla elevatezza dei loro lavori più spontanei e più schiettamente artistici. Emilio Praga
dire, per dar forza alla frase; del resto s'intende che fo di cappello a certe sue pagine; » poi declamò quattro versi di Emilio Praga : In un dente