Lockyer e Janssen nel 1878: ipotizzarono l’esistenza di un elemento specifico della nostra stella e lo chiamarono elio. Questa volta non era un
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essendo il secondo elemento per abbondanza nell’universo: l’elio.
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nel 1824 che già conosciamo per l’invenzione del “revolver fotografico” e la scoperta dell’elio nel Sole. Dopo studi di pittura, il ragazzino Janssen
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modo da formare un minuscolo pallone da calcio per la quale ha ricevuto il Nobel per la chimica. Un secolo dopo, si ripeteva la vicenda dell’elio, l
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più o meno a lungo. È una fase nella quale bruciano idrogeno trasformandolo in elio. L’equilibrio tra l’energia prodotta, che tende a farle espandere
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gradi a 3500. In più Cecilia scopre che, benché nelle stelle si trovino anche gli elementi pesanti esistenti sulla Terra, l’idrogeno e l’elio sono
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e delle quasar, mostra una distribuzione disomogenea, compatibile solo con il modello evolutivo. Inoltre la quantità di elio e deuterio risulta
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nebbia densa e opaca. Idrogeno, elio e tracce di litio sono i soli nuclei primordiali. Passano 370 mila anni. La temperatura scende a 3000 kelvin, i
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stelle nel grembo di grandi nubi di idrogeno ed elio; 2) il modello cosmologico del Big Bang e dell’espansione inflattiva è confermato; 3) è anche
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nucleare. Nel 1938 Carl Friedrich Weizsacker e, indipendentemente, Hans Bethe scoprirono le reazioni di fusione dell’idrogeno in elio che fanno
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nelle loro percentuali. Solo l’idrogeno, l’elio e un po’ di litio risalgono all’origine dell’universo. Tutti gli altri sono stati sintetizzati dentro
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“cucinare” svariati elementi. Il cuoco cosmico incomincia con il produrre elio unendo quattro nuclei di idrogeno. Il carbonio deriva dalla fusione di tre
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Il nucleo del carbonio è formato da sei protoni e sei neutroni. Quello di elio da due protoni e due neutroni. Se tre nuclei di elio si incontrano
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Dunque, pensò Hoyle, due nuclei di elio potevano incontrarsi e formare un nucleo di berillio, dopo di che, per avere il carbonio sarebbe stato
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carbonio possa accogliere a sua volta un nucleo di elio, formando appunto l’ossigeno, altro elemento fondamentale per la vita. Basterebbe una differenza del
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perché raffreddati a elio liquido, un grande aiuto è venuto dalla tecnologia “maser”. Segnali di un miliardesimo di watt sono alla portata di questi
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