pollo e bicchierini di Marsala, pensavano con rammarico che a loro, a terra, non sarebbe toccata eguale fortuna. - Si chiama esser fortunate! - dicevano
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quel silenzio dello scafo si sentiva più netto che mai: un bisbiglio continuo ed eguale per lunghi tratti, il quale rompeva in parole più alte, in
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la mano in cucina, come mendicanti. E in fondo erano scusabili. Noi avremmo guardato con egual dispetto... eguale? peggiore forse, una classe
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prua, infatti, si sentiva un mormorio vivissimo di conversazioni; ma più raccolto e più eguale dell'altre sere; e non canti nè grida: si capiva che
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