Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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nell'altra lo scudo. Vedendo che la Giulia non rispondeva,  egli  riprese:
tolto ogni possibilità di porre indugio al suo ardore.  Egli  ignorava che durante quelle due settimane, Rossella aveva
stringendo i denti, esasperata nella lentezza con la quale  egli  accoglieva i suoi incoraggiamenti, pregando che non
dolce simpatia e il suo interessamento ad ogni parola che  egli  pronunciava, erano un balsamo sulla ferita prodotta dalla
che era persuasa che sua sorella aveva agito male e che  egli  meritava un trattamento assai diverso da una donna che
a risatine squillanti come campanellini d'argento, quando  egli  raccontava qualche barzelletta per rallegrarla. Il suo
volte Rossella a fare una passeggiata in carrozzino, mentre  egli  sbrigava qualche affare. Erano passeggiate divertenti
buffe; «proprio femminili» pensava Franco con approvazione.  Egli  rideva della sua ignoranza in fatto di commercio; e anche
qualche cosa di affari che riguardano gli uomini! Ed  egli  sentiva per la prima volta in vita sua di essere un uomo
Quando finalmente giunsero al momento di sposarsi,  egli  non avrebbe saputo dire come vi era arrivato. Stringeva
che passavano in istrada. Rossella aveva voluto cosí ed  egli  aveva acconsentito riluttante, perché avrebbe voluto che
l'altro. - Ashley! - mormorò Rossella con voce tremante; ed  egli  si volse lentamente. L'espressione sonnacchiosa era
- disse. - Oh Ashley, tenetemi con voi. Ho tanta paura!  Egli  non si mosse ma rimase a fissarla stringendo il guanto
disperatamente qualche cosa che non trovarono. Finalmente  egli  parlò con una voce che non era piú la sua. - Avevo bisogno
perché lei era dietro di me. - La sua voce si spezzò, ed  egli  guardò il guanto e lo spianò con le dita. - E... tutta la
- Perché... - disse lentamente - voi la amate, non è vero?  Egli  parlò con sforzo. - È il solo dei miei sogni che abbia
me soltanto come... come Rhett desidera quella Watling!  Egli  trasalí a quelle parole, ma la fissò ancora implorando il
cattive e dolorose, che non vi è alcun bisogno di dire.  Egli  conosce la verità, ed è una verità che lo uccide» pensò
Ashley? Io posso. Io ho resistito a tante cose. Ma  egli  non può... non resisterà a nulla senza di lei.» -
non ha mai neanche sospettato... Dio è stato buono con noi.  Egli  le si avvicinò rapidamente e la circondò ciecamente con le
Non dovete farle vedere che avete pianto: la turbereste.  Egli  la teneva cosí stretta da toglierle il respiro; la sua voce
addio! Ma forse...» - Presto! - gridò spingendolo, perché  egli  rimasto attonito. - Presto! Spalancò la porta e lo fece
la porta e lo fece uscire. Galvanizzato dalle sue parole,  egli  corse attraverso il vestibolo, col guanto ancora stretto
molti tristi momenti. Eppure, la verità era indiscutibile.  Egli  non l'amava e lei non ne soffriva. Non ne soffriva perché
neppur lei lo amava. Non lo amava; quindi nulla di ciò che  egli  diceva e faceva poteva addolorarla. Si coricò sul letto e
di Diletta, lo vide nel vestibolo che pagava il cocchiere.  Egli  alzò il capo, la scorse e si tolse il cappello con un ampio
suoi occhi neri, ella si sentí balzare il cuore. Chiunque  egli  fosse, qualunque cosa avesse fatto, adesso era a casa ed
e che sempre è felice di udire. Ma non credeva che  egli  ne sarebbe stato lieto. Rimase sul pianerottolo, appoggiata
sul pianerottolo, appoggiata alla balaustra, chiedendosi se  egli  la bacerebbe. Ma non la baciò. Disse soltanto: - Sei
dopo un inchino, stava conducendo Diletta nella sua camera.  Egli  le rimase accanto sul pianerottolo, guardandola con
le ore di doglie. Cose che un uomo non può comprendere. Ed  egli  osava scherzare! Lo avrebbe graffiato con gioia. Solo la
Lo seguí, agile come un gatto; ma con un leggero movimento  egli  fece un passo di lato stendendo un braccio per tenerla
per riaccompagnarla a casa. Ella non temeva piú che  egli  tradisse il suo segreto; ma in fondo al suo pensiero
in fondo al suo pensiero rimaneva il tormentoso ricordo che  egli  l'aveva vista nella peggior luce, e che sapeva la verità
ad Ashley. Era questo che la costringeva a dominarsi quando  egli  la infastidiva. E ciò avveniva di frequente. Butler era sui
non voleva aver mai piú nessun rapporto. Ma presto o tardi  egli  tornava ad Atlanta, veniva, a far visita, apparentemente,
sbalordita. Ma il senso di eccitazione persisteva. Quando  egli  veniva a far visita, la sua completa e schietta virilità
di quanto una mosca resista a un vasetto di miele. Inoltre,  egli  le portava sempre da Nassau qualche regalino che le
se uno avesse l'impressione che nel profondo del suo cuore  egli  rispetta le donne. Dopo la restituzione dell'anello,
pieno di delicatezza e si irritava a queste osservazioni.  Egli  era impeccabilmente cortese verso di lei, ma essa si
romantica lo aveva reso duro e amaro, e che ciò di cui  egli  aveva bisogno era l'amore di una donna buona. In tutta la
E aveva la sensazione di essere svestita ogni volta che  egli  la guardava; era quello sguardo insolente che le
come se tutte le donne fossero una sua proprietà di cui  egli  potesse godere quando gli pareva e piaceva. Solo per
farabutto del proprio onore. Ma con Rhett nulla di questo.  Egli  ammetteva tutto e rideva incitandola a dire ancora di piú.
i generi importati. Le sarebbe piaciuto credere che  egli  faceva quei viaggi apposta per veder lei; ma perfino la sua
avrebbe trionfato vedendolo sedotto dalle sue grazie. Ma  egli  rimaneva indifferente e sembrava che non si accorgesse
le sue manovre per condurlo alle proprie ginocchia. Quando  egli  giungeva in città, fra tutte le donne era un vivo mormorio.
in città, fra tutte le donne era un vivo mormorio. Non solo  egli  interessava per l'aureola romantica che gli dava il fatto
era sicura quando stava con lui. Ed era strano che, invece,  egli  non avesse neppur baciato la mano di una ragazza da quando
il suo nome dalla Bibbia famigliare. Dopo di allora  egli  si era recato in California, coi cercatori d'oro, nel 1849,
eleganza. Poche donne resistevano al suo fascino quando  egli  aveva voglia di esercitarlo; e finalmente anche la signora
con questa concessione. Oltre ad aver portato il tessuto,  egli  diede a Maribella ottimi consigli per la fattura del
poi alla signora Elsing che temeva che, incoraggiandolo,  egli  avrebbe addirittura raccontato che specie di calzoncini
gettate le fondamenta di quel palazzone a cui lavoravano,  egli  era stato sotto gli ordini di Nanni, e aveva preso giorno
compagni di alloggio dormivano accompagnati da una donna,  egli  subiva l'incubo di sogni brutali e, a momenti, buttava via
sono povero? - - Povera, sono anch'io, che c'entra? —  Egli  insistè: - Non ho nè il vizio del gioco, nè il vizio del
a prendere quello che Ashley desiderava, sorridere quando  egli  sorrideva, tacere quando egli parlava, seguirlo con gli
desiderava, sorridere quando egli sorrideva, tacere quando  egli  parlava, seguirlo con gli occhi in ogni suo gesto,
tenendo in grembo il suo dono di commiato, aspettando che  egli  avesse salutato Melania e pregando Dio che scendesse solo,
mormorio di voci né suono di pianto. Parve a Rossella che  egli  fosse là dentro da un secolo; ed ella calcolò amaramente
sera. E dopo, la porta della camera da letto si chiudeva ed  egli  era solo con Melania. Non una volta il suo sguardo aveva
partire senza sapere se l'amava ancora. In questo caso, se  egli  morisse, le rimarrebbe il conforto del suo segreto amore
questa sciarpa era il suo dono, il segreto guiderdone che  egli  porterebbe in battaglia, qualcosa che lo costringerebbe a
del loro addio? Come poteva chiederle ciò che le chiedeva?  Egli  non si accorse della delusione espressa dal suo volto. Come
- Ditela voi per me e accendete qualche cero - rispose  egli  sorridendo del terrore che era nella voce di lei. Ma ella
Ashley morto tra le nevi della Virginia, lontano da lei.  Egli  continuò a parlare e nella sua voce era una malinconia è
ma nei suoi occhi ella non riuscí a decifrare nulla.  Egli  si chinò un poco, le prese il volto fra le mani, la baciò
il suo viso e, con uno strazio che la soffocava, sentí che  egli  se ne andava, lontano da lei, lontano dal rifugio sicuro
dirmi addio. Le sue braccia la circondarono dolcemente ed  egli  si curvò sul suo visino. Al primo contatto delle loro
al suo collo. Per un attimo incommensurabile,  egli  strinse al suo il corpicino di lei. Quindi ella sentí i
irrigidirsi; e, lasciando cadere a terra il cappello,  egli  staccò vivamente le morbide braccia dal suo collo. - No,
mi amate! Vivrò di queste parole fino al mio ultimo giorno!  Egli  si chinò rapidamente a raccogliere il suo cappello, ed ella
Will, provando un senso di sollievo mentre parlava. Certo  egli  saprebbe suggerire qualche cosa di utile. Invece tacque;
parola gentile; magari soltanto: «oh, come mi dispiace!»  Egli  sorrise. - In tutti questi mesi da quando sono a casa -
mente di lui, richiamandolo dai suoi vagabondaggi, poiché  egli  le prese le mani con dolcezza e ne guardò le palme callose.
vive in pericolo!». Non è vero? Ella annuí augurandosi che  egli  continuasse per sempre a tenere le sue mani; ma Ashley le
ma le sue ultime parole erano chiare. Ed ella sapeva che  egli  mentiva. In lui non era vigliaccheria. Ogni particolare del
per un vile? E... - Questo non è coraggio - rispose  egli  fiaccamente. - La battaglia è come lo champagne: dà alla
parlavano lingue diverse. Ma ella lo amava tanto, e quando  egli  si ritraeva come aveva fatto adesso, le sembrava che il
poesia, libri, sogni, raggi di luna e polvere di stelle.  Egli  non temeva le cose di cui lei aveva paura; i crampi di uno
bambino che apre un pacchetto ben fatto e lo trova vuoto.  Egli  sorrise come per scusarsi. - Perdonatemi, se vi parlo cosí.
- Fuggire! - Era la prima parola comprensibile che  egli  avesse pronunciato. Come lei, Ashley era stanco di lottare
e per noi non vi è piú nulla. Fuggiamo, Ashley!  Egli  la guardò profondamente, abbassando la testa per veder bene
felici. Lavorerò per voi, Ashley. Voi non amate Melania...  Egli  fece per parlare; il suo volto aveva un'espressione
non potrebbe avere altri bambini, mentre io potrei darvi...  Egli  le afferrò le spalle stringendole cosí forte che le fece
a lasciarli... sono stanca di loro... non ne posso piú...  Egli  si curvò verso di lei e per un attimo Rossella sentí che il
che il cuore cessava i suoi battiti perché credette che  egli  l'avrebbe presa fra le braccia. Ma invece egli le accarezzò
credette che egli l'avrebbe presa fra le braccia. Ma invece  egli  le accarezzò un braccio e le parlò come a un bambino che si
coraggiosa! No, non dovete piangere! Al suo contatto,  egli  la sentí trasformarsi; il corpicino che egli stringeva
suo contatto, egli la sentí trasformarsi; il corpicino che  egli  stringeva sussultò come toccato da una bacchetta magica, e
gli bruciavano il sangue. Gli anni amari scomparvero ed  egli  vide che le labbra volte verso le sue erano rosse e
rimasero unite, come se non potessero piú staccarsi. Quando  egli  improvvisamente la lasciò, Rossella fu costretta ad
e di trionfo. - Mi amate! Mi amate! Ditelo... ditelo...  Egli  le teneva ancora le mani sulle spalle, e Rossella lo sentí
suo tremito le piacque. Si riaccostò ardentemente, ma  egli  la tenne lontano, fissandola con occhi, dai quali era
e tutto, meno il ricordo della sua bocca. E ad un tratto  egli  la scrollò, la scrollò finché gli scuri capelli le si
la sensazione che la testa potesse staccarsi dal collo se  egli  la scrollava ancora. Era accecata dai capelli e sbalordita
non ci siete piú e fra poco non vi sarà piú neanche Tara.  Egli  la fissò a lungo e poi, chinandosi, raccolse una piccola
cosa - e un barlume dell'antico sorriso, quello col quale  egli  prendeva in giro se stesso e lei, apparve sulle sue labbra.
intimità. Ma Rossella conservò sempre la sensazione che  egli  la osservasse nascostamente; voltando la testa
femminili, le sarebbe stata inesorabilmente rifiutata.  Egli  le leggeva nel pensiero in modo sconcertante e la derideva
chiedeva sovente, ma senza vera curiosità, per qual motivo  egli  l'avesse sposata. Gli uomini si sposano per amore o per
chiese, facendogli delle moine e si irritò molto quando  egli  le rispose con un'espressione divertita negli occhi: - Ti
gli uomini prendono moglie lo aveva spinto al matrimonio.  Egli  l'aveva sposata solamente perché la desiderava e non poteva
Santa Madre di Dio! Certo non erano queste le parole che  egli  attendeva. Il suo volto si indurí alquanto e i suoi occhi
perdio! - La faccia di Rhett era sconvolta dall'ira.  Egli  fissò il volto lagrimoso di sua moglie e la sua ira si
tanto di me? - gli chiese Rossella abbassando le palpebre.  Egli  le lanciò un'occhiata inquisitiva come per rendersi conto
qualche mese,  egli  fu l'individuo piú popolare e piú romantico della città,
di cinque dollari. Ma ad onta di questi pettegolezzi,  egli  avrebbe conservato la propria popolarità, se avesse creduto
e le donne cominciavano a trarsi vicino le figliuole quando  egli  appariva a una riunione. E si sarebbe detto che non solo
per il suo coraggio nell'attraversare il blocco,  egli  soleva rispondere che quando si trovava in pericolo aveva
per ciò che faceva per loro, chiamandolo «eroe»,  egli  si inchinava rispondendo che non era il caso, perché egli
egli si inchinava rispondendo che non era il caso, perché  egli  avrebbe fatto lo stesso per le donne yankee se si fosse
erano ritenute una prova della sua malvagità. Non solo  egli  offendeva la città con l'accusa di venalità a coloro che
la sua cordialità con lui. Perciò fu molto seccata quando  egli  lasciò cadere la maschera; e le parve che una parte delle
Terminato il quadro, cercò gli occhi di Rhett per vedere se  egli  avesse apprezzato la sua esibizione e vide con un senso di
la sua esibizione e vide con un senso di dispetto che  egli  era tutto intento a discutere e probabilmente non l'aveva
Quando il malato fu fuori di pericolo,  egli  rimase in uno stato singolare d'atonía per ore e ore, con
gli si contraevano con brevi moti convulsi. In queste ore  egli  prendeva macchinalmente qualunque cosa gli si mettesse in
smorto. - Sono molto cattivo, eh, lo dica lei! — chiedeva  egli  alla monaca, qualche rara volta che aveva forza e volontà
tanto necessario a chi esce da una grave e penosa malattia,  egli  si sedeva su 'l letto, con una pila di cuscini dietro le
A suor Istituta, che sedeva, immota, accanto al suo letto,  egli  non parlava d'idoli orrendi; ma ora soleva descrivere un
e facendo oscillar cupamente la stanza del malato, come  egli  aveva tante volte sentita oscillare la sua cabina di bordo.
e tremula della monaca. - Che c'è? Ha paura? — esclamò  egli  in tono canzonatorio; e soggiunse continuando a ridere: —
lei ch'io mi senta meglio? - Al bagliore d'un lampo,  egli  vide un sorriso beato su le labbra pallide della sua
Tutto sarebbe diverso da ora in poi... «Ma, Dio mio, fa che  egli  non sia troppo ubriaco stasera. Se è ubriaco non mi
trattenendosi per non correre verso di lui. Ma quando  egli  alzò gli occhi, qualche cosa nel suo sguardo la fermò sulla
quella nuova espressione del suo volto. Senza alzarsi,  egli  spinse col piede una sedia ed ella vi piombò a sedere.
una sedia ed ella vi piombò a sedere. Avrebbe voluto che  egli  non le parlasse subito di Melania. Non voleva rivivere
d'incendio, nella notte in cui Atlanta era caduta, quando  egli  le aveva detto che andava a raggiungere l'esercito in
pungente risveglio di emozioni morte fin dall'infanzia; ed  egli  ripeté - Una gran signora. Rossella rabbrividí; dal suo
parzialmente ciò che passava nella mente di Rhett mentre  egli  diceva addio alla sola persona che rispettasse al mondo; e
Non comprendeva completamente né analizzava ciò che  egli  sentiva, ma le sembrava di essere stata lei pure sfiorata
ha detto... «Sii buona col capitano Butler. Ti ama tanto».  Egli  la fissò e lasciò ricadere la mano. Abbassò le palpebre; il
Ashley... Mi ha chiesto di occuparmi anche di Ashley.  Egli  tacque per un momento; poi rise piano. - È comodo avere il
- Si interruppe come se non riuscisse a trovare le parole.  Egli  le pose una mano sotto il mento e le volse tranquillamente
alla sua, una luce di speranza, di gioia. Perché  egli  doveva aver compreso. Ma i suoi occhi non trovarono altro
la calma insensibilità che cosí spesso l'aveva respinta.  Egli  lasciò il suo mento e, voltandosi, tornò al seggiolone; vi
Ella trasse un grande respiro, stupita. Sapeva che  egli  aveva sempre letto in lei facilmente. In altri tempi ciò
si sentí il cuore pieno di gratitudine e di sollievo.  Egli  sapeva, comprendeva; il compito diventava infinitamente piú
infinitamente piú facile. Inutile parlarne! Naturalmente,  egli  era amareggiato per la sua lunga trascuratezza, diffidente
- Ma voglio dirti - riprese rapidamente, quasi temendo che  egli  le ponesse la mano sulla bocca per farla tacere. - Ti amo
Ma nel guardarlo, comprese che non per cattiveria  egli  non l'abbracciava. Sembrava esaurito; e come se nulla di
furono senza significato per lei. Era la prima volta che  egli  le parlava in quel modo, come un essere umano a un altro;
Di tutto ciò che diceva, una sola cosa era importante: che  egli  l'amava. Alla debole eco di passione che era nella sua
disperata solo nell'udire menzionare il nome di Bella. Ma  egli  le fece cenno di tacere e proseguí. - La notte che ti
- Amore mio - esclamò avvicinandosi di nuovo, sperando che  egli  stendesse le braccia e la traesse sulle sue ginocchia -
fazzoletto, si soffiò il naso e sedette. Era evidente che  egli  non l'avrebbe presa fra le braccia. E cominciava ad essere
non fosse neanche accaduto a lui. E questo era spaventoso.  Egli  la guardava in modo affettuoso, con occhi riflessivi. -
di aver di nuovo freddo e fame. Ma non può essere che  egli  voglia... No, non può essere!» Si asciugò gli occhi e parlò
erano stati accompagnati da disprezzo. Possibile che  egli  la disprezzasse? Tutto sarebbe preferibile a questo. Anche
quelle parole si nascondeva lo scherzo; ma non vide nulla.  Egli  si limitava a constatare un fatto. Ma era un fatto che ella
di Geraldo. - Non essere sciocco, Rhett! Io posso fare...  Egli  tese in avanti la mano aperta con orrore beffardo; le sue
di orgoglio la trattenne. Pensò che se lo avesse fatto  egli  avrebbe riso. «Non devo urlare; non debbo piangere. Non
- Ma li detesti! Ti ho sentito ridere tante volte quando...  Egli  alzò le spalle. - Rido ancora, Rossella; ma ho finito di
detto Ashley una volta... a proposito degli antichi tempi.  Egli  si strinse nelle spalle e la fiamma scomparve dai suoi
disse ella improvvisamente. Aveva appena ascoltato ciò che  egli  veniva dicendo. Certo non lo aveva compreso. Ma sentiva che
il suono della sua voce, se non vi era amore in essa.  Egli  fece una pausa e la guardò in modo strano. - Insomma, hai
ne vai! Amore mio, che farò se tu te ne vai? Per un momento  egli  esitò come chiedendosi se una dolce menzogna fosse migliore
mutare quel gelido verdetto. Sapeva che tutto ciò che  egli  aveva detto era il suo pensiero, anche se in certi momenti
quasi fermo. Nessuno voleva trovarsi fuori di casa se  egli  arrivava; e Rossella meno di chiunque altro. E non poteva
casa, a costo di lasciar morire di fame la famiglia, perché  egli  potesse mettersi in treno e affrettare il suo ritorno.
tornava a casa, da lei. Ora, ragionando, comprendeva che  egli  tornava accanto a Melania; a Melania che in quei giorni
troppo disturbo, signora. La sua convalescenza fu lunga ed  egli  trascorse ore interminabili sdraiato accanto alla finestra,
di essere buona in cambio dei favori che Gli chiedeva; e se  Egli  non stava ai patti, a lei sembrava di non doverGli piú
a Will Benteen, il convalescente, un pomeriggio in cui  egli  aveva potuto finalmente alzarsi; e fu stupita di udirgli
ossute, i capelli rossicci e gli occhi chiari e fermi.  Egli  sapeva sulla sua famiglia cose che lei non si era presa il
- disse finalmente. Era piacevole parlare con Will perché  egli  diceva poche parole ma era un ottimo ascoltatore. Rossella
sull'ingrasso dei maiali e l'alimentazione della mucca; ed  egli  dava buoni consigli perché era stato proprietario di una
era andata nel Texas con suo marito diversi anni prima ed  egli  era solo al mondo. Eppure nessuna di queste cose lo
perché non si può ripagare chi ci ha ridato la vita. Quindi  egli  rimase; e a poco a poco, quasi inavvertitamente, gran parte
era. Tese l'orecchio e udí la sua voce. Come aveva sperato,  egli  era ancora nel viale d'accesso, a salutare le signore che
delle sue orecchie gettandola nella piú gran confusione.  Egli  si era fermato nel vestibolo, scrutandola attraverso la
una parola, ma sporse una mano e lo trasse nella stanza.  Egli  entrò, perplesso ma interessato. Vi era in lei una tensione
il colore acceso delle sue guance. Automaticamente  egli  chiuse la porta dietro di sé e le prese la mano. - Che c'è?
maschera di buona educazione apparve ora sul suo viso, ed  egli  sorrise galantemente. - Non vi basta di aver fatto oggi
si comportava come se ella stesse civettando con lui. Ma  egli  sapeva che non era cosí. Era sicura che lo sapeva. -
- Ashley, mi volete bene... non è vero? - Sí - rispose  egli  con voce opaca. - Vi voglio bene. Se le avesse detto che
Afferrò la sua manica senza parlare. - Rossella, - riprese  egli  - non possiamo andar via e dimenticare che abbiamo detto
la fanciulla. - Non posso. Non desiderate... sposarmi?  Egli  replicò: - Sto per sposare Melania. Senza saper come, si
- Dal momento che siete stato tanto mascalzone da dirlo...  Egli  impallidí. - Sono stato un mascalzone, perché sto per
vi ho... Ella non voleva essere giusta benché sapesse che  egli  diceva la verità. Non aveva mai oltrepassato i limiti
e della vanità femminile. Gli era corsa dietro mentre  egli  non la voleva. Preferiva a lei una stupidina, con la faccia
ardente vergogna! Balzò in piedi coi pugni stretti ed  egli  si alzò col volto pieno della muta angoscia di chi è
rossa della sua mano risaltava sul volto pallido e stanco.  Egli  non disse nulla, ma le prese la mano sinistra, la portò
sua azione le apparve. Lo aveva perduto per sempre. Ora  egli  la odierebbe, e ogni qualvolta la vedesse, si ricorderebbe
Era proprio vero. Non era uno spettro. Ma, Dio ne guardi,  egli  aveva dunque udito tutto! Rossella raccolse tutte le sue
siete un gentiluomo! - Osservazione giustissima - replicò  egli  allegramente. - E voi, Miss O'Hara, non siete una signora.
provare per una ragazza che ha la vostra natura impetuosa.  Egli  deve ringraziare Dio in ginocchio, perché una ragazza col
- urlò esasperata. - E voi lo odierete tutta la vita! -  Egli  ripiombò a sedere sul sofà e rise. Se avesse potuto
passione in seno ad entrambi. Nel giorno del lunedì passò  egli  più volte sotto le mie finestre. Io ne distingueva il
memoria. Domenico si accostò a mio padre, e lo salutò;  egli  l'accolse garbatamente, ed entrò seco lui in discorso per
a mia madre, la salutò del pari. Costei lo chiamò. "È  egli  vero, signor Domenico, che siete in procinto di partire?"
dicendole: "Cara madre, siate pietosa!" Ella sorrise, ed  egli  esultante se ne partì. - Dolorose ricordanze! Le lagrime mi
sogguardammo sino a tanto che ci fu dato vederci, e quando  egli  fu scomparso, ancora col favor dell'udito io raccolsi lo
vicende ebbi presenti sempre, e ad ogni passo! L'indomani  egli  era prossimo all'agonia. In un intervallo di lucidità
ci fece cenno di approssimarci: c'inginocchiammo tutte.  Egli  stese le mani tremanti, e ci benedisse. Ci sogguardò una
quel terribile giorno, quando Rossella stava tanto male ed  egli  era tanto... sicuro, tanto ubriaco. Aveva scambiato qualche
le era stato difficile incontrarne lo sguardo. Però  egli  aveva il suo contegno abituale; né con una parola né con un
questa circostanza. Meglio morire piuttosto che sapere che  egli  ricordava i suoi sfoghi! Vedendolo avviarsi verso di lei si
di imbarazzo; un vivo rossore le salí alle guance. Ma forse  egli  veniva soltanto per chiederle di mandare Beau a passare la
sorpresa, come sempre, l'elasticità del suo passo benché  egli  fosse grande e grosso. - Rossella è partita? - Sí. Il
Meade. - Non volete sedere? - chiese Melania, palpitante.  Egli  era un tipo nettamente mascolino, e gli individui molto
stanco e abbastanza triste. Come aveva potuto credere che  egli  fosse cosí maleducato da parlare di cose che entrambi
Quindi gli disse sorridendo: - Sedete, capitano Butler.  Egli  sedette pesantemente e la guardò mentre riprendeva in mano
troppo. Dovreste farla smettere; e farla pensare a curarsi.  Egli  rise. - Sapete com'è ostinata. Non tento mai di discutere
- A me? - chiese perplessa. - Ah, volete dire per Beau.  Egli  si alzò e prese il cappello. Rimase per un attimo a
che se bisognava applicare una sculacciata lo avrebbe fatto  egli  stesso, ma sulla persona di Rossella. La conclusione fu che
detto brevemente. Rossella fu seccata dell'importanza che  egli  dava ai terrori notturni di Diletta; ma pensò che forse
Rossella aveva dichiarato che non voleva piú bambini,  egli  non aveva mai piú messo piede nella camera di lei; inoltre
per vendicarsi di lei. Ella non comprese l'importanza che  egli  dava alla fissazione paurosa della bambina né la grandezza
stalla. Si era destata nell'oscurità; lo aveva chiamato ed  egli  non c'era. Tutti gli orrori senza nome che popolavano la
trattato di cosa reale. - Per l'amor di Dio, Rhett.... Ma  egli  le fece cenno di tacere. Quando Diletta fu addormentata, la
- Lasciarla gridare! - Per un attimo Rossella credette che  egli  stesse per batterla. - O sei pazza o sei la donna piú
non perché glielo aveva detto la moglie. Da parecchi mesi  egli  beveva abbondantemente, e - benché non fosse proprio
meno profonde. Siccome Diletta amava andare sul cavallo,  egli  rimase a lungo all'aperto e il sole cominciò ad abbronzare
'l sorriso di quella testina cerea, emergente dalla tela,  egli  saettava di sbieco uno sguardo di gelosia e di
Com'era bionda!... Entrato, così, per caso, a quell'asta,  egli  aveva assistito alla gara di due o tre oggetti, curioso
dormiva con le novelle del Hoffmann su le coltri. Ma  egli  non sentiva nessuno stimolo d'appetito, e, per fortuna, la
di luna che or l'avvolgeva tutta d' un nimbo vaporoso?...  Egli  non sapeva l'amore fuor che nel canto dell'usignuolo, negli
inno d'amore!... Dov'era una donna che somigliasse a colei?  Egli  voleva saperlo e cercarla; cercarla e farsene amare;
odorose che sorridevano, sorridevano sempre.... Estatico,  egli  non batteva più palpebra. La notte era al colmo. La bianca
il seno, fu un tempo solo. Più volte nello stesso giorno  egli  passò e ripassò. La soave languidezza delle sue pupille, il
l'essere mio, sebbene non potessi nè sapessi esprimerla:  egli  si mostrava ognora premurosissimo di vedermi, benchè non si
in atto di guardare la mia. - Lui stesso! pensai: lascia  egli  dunque la sua famiglia, per venire più vicino a me.....! -
l'usato, mi posi al balcone: Carlo pure stava al suo.  Egli  si ritrasse in fondo alla camera, e con un gesto espressivo
che agli occhi miei appariva più seducente del consueto;  egli  del pari, postosi vicino alla sua, mi faceva de' segni che
sbigottita. "Voi amate alla follia quel giovanastro, ed  egli  fra giorni sposerà un'altra.- "T'inganni," le dissi,
che la sposa esser dovesse la giovine Caracciolo! - ed  egli  ha risposto: - La Caracciolo è buona per ogni conto, ma ha
interrogativo, pieno di costernazione e di tristezza. -  Egli  con altro segno mi domandò quello che mi conturbasse; ma la
compagna. Lo vidi dirigersi alla mia volta, per invitarmi  egli  stesso, mentre al ministro Delcaretto indicava col gesto
conformati, sfavillavano un fascino ammaliatore. Era  egli  conscio di questo potere, egli che mi appuntava con
un fascino ammaliatore. Era egli conscio di questo potere,  egli  che mi appuntava con siffatta tenacità? Questo solamente
che sa rimescolare fin dal più profondo le viscere, può  egli  non essere messaggiero d’amore, di compassione, di umanità?
whisky semivuota e l'odore dell'alcool riempiva la stanza.  Egli  levò su lei due occhi ardenti; la sua mascella inferiore
suscitava in lei un istintivo terrore. Ma quando  egli  levò il capo ed ella scorse il suo sguardo, entrò nella
meglio! A queste parole la stretta si fece piú convulsa ed  egli  cominciò a parlare in fretta, balbettando, con voce rauca,
al volto le fiamme della verecondia, ringraziando Dio che  egli  tenesse la testa china. Gli accarezzò il capo come faceva
di lui continuò simile a un torrente irrefrenabile, mentre  egli  si aggrappava alla veste di Melania come se quella fosse la
alla sua gonna - deboli e innocenti. Possibile che  egli  avesse saputo della menzogna sul conto di Ashley e di
città subito dopo lo scandalo, ma... No, non poteva essere.  Egli  partiva sempre all'improvviso per i suoi viaggi. Non poteva
gli aveva, almeno, chiesto spiegazioni? Non poteva essere.  Egli  era ubriaco e spezzato dalla tensione, e la sua mente
via! - gli disse dolcemente. - Tacete adesso. Ho capito.  Egli  rialzò la testa violentemente e la guardò con gli occhi
ubriaco, pieno di passione, incontrò quello di lei, ed  egli  si interruppe, rimanendo a bocca aperta, come se per la
dall'alcool, trattenendo le sue parole folli, insensate.  Egli  balbettò qualche cosa di incoerente abbassando gli occhi,
medaglia; bello, crudele e decadente. Al suo contatto  egli  si volse verso di lei con gli occhi pieni di una luce che
- Ma avete mai avuto veramente un marito, mia cara? mormorò  egli  e rise dolcemente. Ma perché non aveva serietà, neanche in
anche senza marito... - Volete tacere e affrettarvi? Ma  egli  tirò le redini bruscamente fermandosi nell'ombra di una
file cenciose. Pensò a Carlo morto, ad Ashley forse morto  egli  pure, e a tutti gli allegri e valorosi giovani sepolti alla
le ginocchia del ragazzo si piegarono lentamente ed  egli  cadde nella polvere. Un altro, un uomo alto e barbuto, si
Il suo volto era irrigidito e sembrava assente, quasi  egli  avesse dimenticato dove si trovava. Aveva le braccia
Il calore gli faceva gocciolare la fronte e le guance, ma  egli  non si asciugava. Voltarono in una strada stretta, quindi
magari un insulto, un'ingiuria, purché fosse una parola. Ma  egli  taceva. - Rhett - mormorò a un certo momento afferrandogli
di voi? Come sono contenta che non siate nell'esercito!  Egli  volse il capo e le diede un'occhiata che la fece
di partire per la guerra. Era la solita voce beffarda.  Egli  la scherniva e in certo modo, scherniva anche se stesso.
il braccio e lagrime di terrore le sgorgarono dagli occhi.  Egli  sollevò la sua mano e glie la baciò leggermente. - Egoista
farmi questo? Perché mi volete abbandonare? - Perché? -  egli  rise gaiamente. - Forse a causa di quella stupida
il senso. Cercava di rendersi conto della tremenda verità:  egli  la lasciava sola, ad affrontare gli yankees. Il suo
il cammeo le chiudeva la scollatura. - Tesoro - mormorò  egli  - tesoro... Ella scorgeva vagamente il carro nell'oscurità.
e lo colpí sulla bocca con tutta la forza che le rimaneva.  Egli  indietreggiò portandosi la mano al viso. - Ah! - fece
almeno alla superficie. La cortesia impersonale che  egli  aveva cominciato a dimostrarle durante la sua convalescenza
penitenza.» E se Rhett, come Franco... Una notte in cui  egli  tornò piú tardi del solito, Rossella non riuscí a
a queste ore? Appartieni forse... Nella luce del gas  egli  la fissò senza curiosità e sorrise. - Sei in ritardo. Non
grano al mulino di sua eccellenza il governatore Bullock.  Egli  sa che rimarrà al potere soltanto finché il Governo
si nasconde un membro del Klan. Per conservare il potere,  egli  fabbrica una quantità di storie: yankees sospesi per i
della sua conversazione le rimase fissa nel cervello.  Egli  aveva detto "noi", associandosi naturalmente a coloro che
avesse parlato zio Enrico, credendo che io lo sapessi e...  Egli  si volse; il suo viso era indurito. - Che cosa vedi di male
una bambina che siede sulle ginocchia di suo padre mentre  egli  parla coi suoi amici? Ti sembra una sciocchezza ma non lo
come se fosse stato il suo dito a premere il grilletto.  Egli  l'aveva pregata di non andare in giro sola e lei non gli
accusarla. Dio la punirebbe perché lo aveva sposato mentre  egli  amava Súsele. Nel Giorno del Giudizio ella dovrebbe
bettola e assumendo i forzati. Lo aveva reso infelice, ed  egli  aveva sopportato tutto come un gentiluomo. Una sola cosa,
di Rossella, ed ella gli era stata veramente affezionata.  Egli  aveva completamente corrisposto al desiderio di Pitty di
e sollievo. Era Rhett. Non lo aveva piú visto da quando  egli  le aveva dato la notizia della morte di Franco; ed ora, nel
confusa dal gesto di Rossella per pregare Rhett di sedere.  Egli  era decorosamente vestito di nero, con la camicia
di rimprovero che non fu notata né da Rossella né da Rhett.  Egli  cedette il passo alla giovine per farla entrare nello
avevate con Franco? - interrogò Rossella bruscamente.  Egli  si avvicinò e sussurrò: - Nessuno. Volevo soltanto
Dunque annuí e Rhett accostò le porte scorrevoli. Quando  egli  tornò e le sedette accanto, il ribrezzo della morte si
disonesta! - Ho paura di morire e di andare all'inferno. Se  egli  avesse riso, sarebbe morta. Ma Rhett non rise. - Siete in
Non volevo essere come il babbo. Gli volevo bene, ma  egli  era cosí... cosí... spensierato. A volte ho cercato di
volto, ed ella si era aggrappata a lui con tanta forza che  egli  sentí le sue unghie penetrargli nella carne. - Che incubo?
un po' del suo grave fardello sulle larghe spalle di Rhett.  Egli  appariva cosí calmo e tranquillo; e anche la piega leggera
e lui a sposarvi. Vi esporreste nuovamente a un pericolo ed  egli  dovrebbe vendicarsi. Se egli avesse sposato la vostra
nuovamente a un pericolo ed egli dovrebbe vendicarsi. Se  egli  avesse sposato la vostra sorellina, forse non sarebbe
potere, assaporando una gioia maligna nel far questo. Ora  egli  aveva detto quelle parole, ed ella si sentiva piú che mai
- Come potete dir questo? Sapete che a Franco volevo bene!  Egli  non rispose. - Sí, gli volevo bene! - Va bene; non
nella mia richiesta. Con una subitaneità che la sbalordí,  egli  scivolò dal divano in ginocchio e, con una mano sul cuore,
che aveva dato a Carlo e a Franco erano di Ashley, anche se  egli  non li aveva mai chiesti e non li avrebbe chiesti mai. E
il desiderio di conservarsi per lui, benché sapesse che mai  egli  la prenderebbe. Non sapeva che il suo viso era mutato,
pensieri una dolcezza che Rhett non aveva mai visto prima.  Egli  fissava gli occhi verdi un po' obliqui, la tenera curva
rosse, e per un attimo si sentí mancare il respiro. Quindi  egli  torse la bocca con violenza e bestemmiò, spazientato. -
O'Hara! Prima che ella fosse tornata presente col pensiero,  egli  l'aveva circondata con le sue braccia dure e forti, come
serio di Ashley Wilkes si confuse e dileguò nel nulla.  Egli  le ripiegò la testa sul proprio braccio e la baciò,
- sussurrò cercando fiaccamente di volgere il capo altrove.  Egli  le strinse la testa piú fortemente contro la sua spalla e
sua si fosse impadronita delle sue faccende per risolverle.  Egli  respirò profondamente e si chinò come per baciarla di
in quel modo le dava una sensazione strana ma eccitante.  Egli  rimase un po' di tempo a sedere tenendo ancora la testolina
il suo sguardo e chinò gli occhi confusa e fremente. Quando  egli  parlò, la sua voce era calmissima. - Avete detto sul serio?
vero? Ella rimase anche piú confusa, non comprendendo dove  egli  volesse arrivare. Sembrava cosí strano, agitato, irritato,
allora torva, col sangue in tumulto come sempre quando  egli  la tormentava. - Sarebbe una menzogna, Rhett; e a che scopo
- Quante cose maledettamente idiote ho detto! - ritorse  egli  bruscamente e si alzò in piedi. - Non imprecate. - Dovreste
ma questa volta la sua bocca era diversa; sembrava che  egli  cercasse di irritarla, offenderla, insultarla. Le sue
sconcertata come per un mutamento inatteso dell'atmosfera.  Egli  infilò il soprabito e prese guanti e cappello. - Vi
pare di avere avuto abbastanza baci per una sera? - ritorse  egli  sorridendole. - Pensare che una giovine donna pudica e bene
sentire la sua calda mano sul braccio per fermarla. Invece  egli  aperse tranquillamente la porta d'ingresso; una corrente
luogo a un senso di disagio dopo i primi giorni. Una volta  egli  le aveva detto, incautamente, che vi erano «persone» (non
addizionare mentalmente una lunga colonna di cifre, mentre  egli  aveva bisogno di carta e matita appena si trattava di piú
faccenda. A che scopo, ora che era sposato? Nel suo intimo  egli  si torturava all'idea che Súsele non saprebbe mai la verità
anche altri pensavano questo e lo criticavano; comunque,  egli  si sentiva in una posizione falsa. Né aveva modo di
Franco tenne per sé le sue osservazioni e la sua sorpresa;  egli  non poteva insultare sua moglie rivolgendole domande
di esser felice. Rossella era una donna deliziosa ed  egli  la credeva perfetta in tutto; eccettuato il fatto di essere
tutti coloro che l'osservavano. Chi avrebbe mai creduto che  egli  sarebbe stato cosí sfacciatamente fiero della propria
alle sue osservazioni un'ipocrita frase di scusa.  Egli  considerava sua figlia un miracolo, da non paragonarsi
di Rhett fece sorridere i babbi e le mamme piú esperti.  Egli  chiamò urgentemente il dottor Meade e altri due dottori e
lui e non averne di proprie. Alla maggior parte delle donne  egli  avrebbe accordato volentieri ogni libertà. Dolce di
e spesso non tornava a casa che molto tempo dopo che  egli  aveva chiuso la bottega ed era rientrato per la cena.
loro matrimonio. Non era piú la creatura dolce e soave che  egli  aveva preso in moglie. Nel breve periodo del
preso in moglie. Nel breve periodo del corteggiamento,  egli  si era detto che non aveva mai conosciuto una donna piú
la condotta di Rossella riguardo allo stabilimento.  Egli  si accorgeva però che gli inviti a pranzi e riunioni
e disprezzavano lui per la sua debolezza. D'altronde, se  egli  le avesse ordinato di smettere di fare ciò che, secondo il
in una persona completamente diversa. Bastava che  egli  dicesse: - Tesoro, se fossi in te, farei... - e la tempesta
bene e gli era grata di averla aiutata a salvare Tara. Ma  egli  la faceva impazientire troppo spesso. Inoltre, si sentiva
che neanche lei li facesse. Com'era da prevedere,  egli  aveva rifiutato di chiedere il pagamento dei conti sospesi
distrutto il suo patrimonio e fatto di lui un vecchio.  Egli  non rimpiangeva nulla di questo; e dopo quattro anni non
essere sopportabile; e poteva anche accadere che quando  egli  tornava a casa nelle serate fredde, sua moglie gli aprisse
sarebbe risolto. Rossella non era felice; per quanto  egli  fosse ignorante in fatto di donne, non era tanto cieco da
in lutto mentre partecipava a tutte le attività sociali.  Egli  amava i colori smaglianti; e gli abiti funerei di Rossella
verde col crespo e far tingere le piume! In un attimo  egli  fu accanto a lei, sciolse il nastro e rimise il cappello
fu piú forte. - Non lo cambierò. Prometto. Ora datemelo.  Egli  le diede la scatola con un sorrisetto sardonico e la
duemila dollari in denaro della Confederazione - rispose  egli  sorridendo della sua espressione desolata. - Dio mio! Beh,
di baciarla; e lei non sapeva che fare. Se rifiutava,  egli  le toglierebbe il cappello e lo darebbe a un'altra. D'altra
un casto bacino, con la speranza di averne un altro  egli  le porterebbe ancora qualche bel regalo. Chi sa perché
un bacio o un sorriso. Sí, si lascerebbe baciare. Ma  egli  non fece alcun gesto. Ella gli lanciò uno sguardo obliquo,
- esclamò Rossella sbalordita; e convinta ormai che  egli  si sarebbe preso qualche libertà riprese: - Ma non sono
la giovine afferrando la tesa della cuffia e ritraendosi.  Egli  la inseguí ridendo dolcemente e le prese le mani fra le
stabilimento di Ashley. Né all'ufficio quando sapeva che  egli  vi si trovava. Sapeva che egli l'evitava e sapeva che la
quando sapeva che egli vi si trovava. Sapeva che  egli  l'evitava e sapeva che la costante presenza di lei in casa
ella era disperata perché avrebbe almeno voluto sapere se  egli  l'odiava adesso; e conoscere esattamente che cosa aveva
di fronte alla situazione l'addolorava. Ignorava che cosa  egli  avrebbe dovuto fare per migliorare le cose; ma sentiva che
di delirio, di crepacuore, di orgoglio offeso in cui  egli  l'aveva lasciata, emergeva ora una depressione che gravava
mancava la sua presenza, le mancava la vivezza con la quale  egli  narrava aneddoti che la facevano ridere di cuore, il suo
avrebbe dovuto temerla? Quando cercava di farlo discorrere,  egli  la fissava coi dolci occhi bruni di Carlo, e si contorceva
Non potrebbe mai spiegargliele! Ma se gli scriveva,  egli  supporrebbe che lei desiderava averlo a casa e si
Per sapere la verità abbiamo dovuto interrogare tuo marito.  Egli  ci ha risposto con riluttanza che tu passi le tue mattinate
bassi; e poi il dorso eretto dello zio Pietro. Sapeva che  egli  ascoltava tutto quanto si diceva e sperava che si voltasse
di Melania cominciarono a fiammeggiare. - Ho detto che  egli  pensa le stesse cose che pensa il capitano Butler, soltanto
Melania tranquilla, benché le sue labbra tremassero. -  Egli  intende esattamente dire quello che dice il capitano
cominciò a piangere piano. - E non mi vergogno di dire che  egli  la pensa cosí. Egli crede che la guerra sia un errore, ma è
piano. - E non mi vergogno di dire che egli la pensa cosí.  Egli  crede che la guerra sia un errore, ma è pronto a combattere
le lettere di Ashley per un solo scopo; per assicurarsi che  egli  l'amava ancora. Ora Melania aveva dato un nuovo significato
tutt'a un tratto le venne un'idea che la fece ridere forte.  Egli  l'amava; finalmente, dunque, era sottomesso! Rossella aveva
per udire il rumore della sua chiave nella serratura. Ma  egli  non venne. Dopo il secondo giorno di assenza, Rossella
accidente: forse il suo cavallo lo aveva gettato a terra ed  egli  giaceva in qualche fossato senza che nessuno potesse
e i sorrisi che aveva pensato di sfoggiare per adescarlo.  Egli  non si avvicinò nemmeno a darle il solito bacio
piangere, di gettarsi sul letto a singhiozzare senza fine.  Egli  non era mutato; nulla era mutato, e lei era stata una
lei era stata una pazza, una stupida pazza illudendosi che  egli  l'amasse. Era stato soltanto uno dei suoi ripugnanti gesti
buona, piena di cuore... - Vuoi uscire da questa stanza?  Egli  si avviò lentamente alla porta, sollevando un sopracciglio
probabilmente la porterai in case come quella di Bella...  Egli  gettò a terra il sigaro violentemente; questo continuò ad
di elogi per il valore delle truppe; in fondo alla lettera  egli  menzionava brevemente che Carolene era ammalata. Elena
che scacciò dalla mente quel ricordo. Evidentemente  egli  aveva dimenticato - o fingeva di aver dimenticato - quel
da cancellar per sempre l'umiliazione del giorno in cui  egli  l'aveva vista percuotere Ashley sul viso. E poi gli direbbe
labbra arrivarono al suo polso; pensando che in quel modo  egli  avrebbe sentito che il suo sangue correva piú velocemente,
tremare le mani e sentir freddo alla bocca dello stomaco?  Egli  rise piano. - Non vi scostate! Non vi faccio male! - Farmi
parole le tolsero il respiro. Malgrado i suoi insulti,  egli  l'amava; ma era cosí perverso che non voleva dirlo
lo stesso la lezione! - Mi state chiedendo di sposarvi?  Egli  lasciò cadere la sua mano e rise cosí forte che ella
si sentí insultata. Fu solo invasa dall'indignazione che  egli  potesse crederla cosí sciocca. Rabbia, vanità offesa e
Subito dopo fu inorridita di ciò che aveva detto.  Egli  rise cordialmente, cercando di vederla, seduta
Lo dirò... lo dirò a mio padre e lui vi ucciderà!  Egli  raccolse il cappello e si inchinò; ed ella scorse, alla
su per le scale. E quando fu al piano di sopra sentí che  egli  cortesemente sbatteva la porta in sua vece.
volta, quando possedeva le Dodici Querce. Will è diverso.  Egli  comprende come le cose sono realmente; ma non ha mai avuto
che Dio farà un miracolo, specialmente a loro beneficio. Ma  Egli  non lo farà. Il solo miracolo sarà quello che io vado a
era troppo atroce per essere formulato in parole. Né aveva  egli  il diritto d'insultarla chiedendole se vi fosse fondamento
«coraggio»; e sapeva che ella lo avrebbe fissato stupita se  egli  le avesse detto che era l'anima piú intrepida che avesse
che la sconfitta era inevitabile. Ma per quattro anni  egli  aveva visto altri che avevano rifiutato di ammettere la
Ashley e non voleva parlarne con Rhett; ma era sicura che  egli  l'avrebbe costretta alla discussione, anche contro la sua
in opera i vostri piani per derubare i poveri contribuenti.  Egli  gettò indietro la testa e rise. - Come sareste contenta di
moglie le diede una lieve puntura di gelosia incosciente.  Egli  la fissò, immediatamente all'erta, facendola arrossire
si chinò ad aggiustare meglio la copertina di Ella Lorena.  Egli  rise; poi disse brevemente: - Guardatemi, Rossella.
ricordando quella notte, durante l'assedio, quando  egli  le aveva detto: «Non sono un uomo che prende moglie»; e poi
di lui apparve lentamente un sorriso malizioso, mentre  egli  leggeva nei suoi occhi ciò che ella stava pensando. - Ma
è mai stato affetto. Io somigliavo troppo a suo padre che  egli  biasimava. Piú tardi il suo biasimo per me divenne
che io non feci nulla per farlo mutare. Tutto ciò che  egli  pretendeva da me mi annoiava terribilmente. E finalmente mi
fu cosí grave che la prima volta che tornai a Charleston  egli  proibí a mia madre di vedermi. E durante la guerra, quando
Io ero il suo occhio destro, il suo figlio primogenito ed  egli  mi strappò da sé. Sorrise un poco, quasi divertito. - Avrei
rimborsi! - Con piacere - rispose Rossella sorridendo; ed  egli  sorrise a sua volta. - Come brillano i vostri occhi,
in modo che dopo la sua morte esse fossero al sicuro. Cosí  egli  fa anche una bellissima figura... Martire della sua
so che desiderava di morire... - Perché? - In verità,  egli  morí il giorno in cui Lee si arrese. Non si è mai potuto
lui? Si sarebbe morsa la lingua dopo queste parole, perché  egli  gettò indietro la testa e rise clamorosamente facendola
Suvvia, gonfiatevi di rabbia come un tacchino e ditemi che  egli  vale mille mascalzoni come me, e che io non dovrei essere
di se stesso ora che il suo mondo è crollato. Nell'idea che  egli  esprimeva era qualche cosa che non le riusciva nuovo.
come potrebbero perché hanno perduto tutto il loro denaro.  Egli  rise. - Non si tratta del denaro, mia cara. Vi dico che
che avete perduto una quantità di denaro da quando  egli  gestisce l'azienda. - Non è vero. - Siete molto carina.
di irritarlo e di sviarlo dall'argomento di Ashley. Ma  egli  rise brevemente e rifiutò di raccogliere il guanto. - Gente
a lui, presuntuoso che non siete altro! Grazie a Dio,  egli  non vi somiglia! Non s'insudicerebbe le mani come voi,
preciso il ricordo che le era appena balenato, quando  egli  aveva cominciato a parlare. Rivide il frutteto di Tara
della fine del mondo. Allora non aveva compreso ciò che  egli  aveva voluto dire, ma ora cominciava a vederlo chiaramente,
piú facile e sicuro derubare, come dite voi, i poveri.  Egli  rise silenziosamente, stringendosi nelle spalle. - Siete
Ricordi che i gemelli volevano ammazzarlo perché  egli  aveva detto che avevano poche fonderie, poche fabbriche,
noi non avremmo piú potuto mandar fuori il nostro cotone?  Egli  aveva ragione. Noi combattiamo contro i nuovi fucili degli
ad uomini di Stato che parlavano... e ignoravano. Infatti  egli  disse che il Sud non aveva nulla con cui iniziare la
cotone oggi non val nulla ed è rimasto soltanto ciò che  egli  ha chiamato arroganza. Ma secondo me questa arroganza è
aveva avuto abbastanza di ascoltarle quando in altri tempi  egli  sedeva sotto il porticato di Tara. La sola cosa che ella
Sumter era il discorso del giorno. Parlava di libri che  egli  e Melania avevano letto, di canzoni che avevano cantato, di
canzoni che avevano cantato, di vecchi amici, di luoghi che  egli  aveva visitato in Europa. E attraverso le lettere era una
malinconica nostalgia delle Dodici Querce; lunghe pagine  egli  dedicava a rievocare le gelide stelle di un cielo
sé questo pensiero complesso. - La guerra gli dà noia... ed  egli  detesta le cose che lo annoiano. Per esempio, io... Mi
che a lei mancavano; ma che destavano la sua ammirazione.  Egli  era ancora il Principe Azzurro sognato da una fanciulla, la
Dopo aver letto quelle lettere, ebbe la sicurezza che  egli  amava lei, Rossella, benché avesse sposato Melania; e
divinamente. Solo un mascalzone poteva dire quello che  egli  aveva detto della Confederazione quella sera alla vendita
prima d'allora. Melania le aveva nascoste in cantina ed  egli  aveva avuto campo di esaminarle minutamente. - Dio mio, non
una parola. La casa di Melania era la sola in cui  egli  rimaneva anche quando Rossella era presente. E la guardava
tagliarsi i capelli davanti e arricciarli sulla fronte! Ma  egli  aveva dichiarato che se le avesse visto i ricciolini, le
esclamò Rossella senza poter trattenere un sorriso. Quando  egli  sorrideva in quel modo le ricordava il vecchio Ashley delle
respinse questo pensiero. Le bastava essere con lui e che  egli  tenesse le sue mani sorridendo cordialmente, senza
S'interruppe ed improvvisamente Rossella comprese ciò che  egli  stava pensando. Per la prima volta si rese conto di ciò che
credeva alla guerra, ma io mi arruolai per combattere ed  egli  ne rimase fuori quasi sino alla fine. Tutti e due sapevamo
l'epoca attuale - ripeté; ma la sua voce era tremante.  Egli  scivolò dalla tavola, ridendo dolcemente, incredulo.
cammino portando seco un fardello di ricordi dolorosi.  Egli  abbassò la mano che le carezzava il mento, prese una mano
con lui, cavalcando in un viale di campagna, in primavera.  Egli  parlava stringendole lievemente la mano, e nella sua voce
chiari di lui, osservava la grazia altera con la quale  egli  stava in sella. Nella sua voce era la musica dei violini e
cinquant'anni. Ma non siamo vecchi!» Guardò Ashley; ma  egli  non era piú giovine e brillante. La sua testa era curva ed
non era piú giovine e brillante. La sua testa era curva ed  egli  guardava distrattamente la mano che teneva ancora fra le
fare altro che rimpiangere. Questo è il male per Ashley.  Egli  è incapace di guardare in avanti. Non vede il presente; ha
ella lo guardava muta, come una bimba stupita e addolorata.  Egli  non disse nulla, ma la prese dolcemente fra le braccia, le
il lento battito del cuore di Ashley. Improvvisamente  egli  si sciolse da lei ed ella fu sorpresa dalla sua violenza.
fu sorpresa dalla sua violenza. Alzò gli occhi stupita, ma  egli  non la guardava; al disopra della sua spalla, Ashley
vergogna che era cagionata da lei, vergogna di cui  egli  aveva cosí poca colpa. La odierebbe adesso, il suo diletto
Si strinse nello scialle, e scese le scale a testa alta.  Egli  si scostò per lasciarla passare con un inchino beffardo che
insignificante il timore che aveva avuto di affrontarlo.  Egli  parlava e agiva come un estraneo. Era un Rhett sgarbato e
conosciuto. Sempre, anche nei momenti di maggiore intimità,  egli  si era mostrato indolente; anche nella collera era soave e
indietro... Hai molto bisogno eli un bicchierino. Prendilo.  Egli  prese la bottiglia e riempí un bicchiere fino all'orlo. -
crudele come uno scoppio di frusta. Rimase incerta, ed  egli  fu immediatamente al suo fianco, afferrandole il braccio in
una linea di difesa. Ma ciò non le era possibile finché  egli  non parlava, poiché non sapeva che specie di accusa le
erano mani dure e carezzevoli e il volto verso il quale  egli  rivolse la faccia di lei era quello di un estraneo con una
gli occhi. - Lasciami, pazzo ubriaco. Con sua sorpresa,  egli  la lasciò e sedendo sull'orlo della tavola si versò un
indietreggiare verso l'uscio, ma si trovò contro al muro.  Egli  le posò le mani pesantemente sulle spalle e la inchiodò
forte da farle male. L'espressione del suo volto mutò; ed  egli  si chinò su lei cosí da vicino che il forte odore di whisky
suo cuore. Si sentiva soffocare; provò a gridare, sgomenta.  Egli  continuò a salire nelle tenebre. Era un estraneo, un pazzo;
e la trasportava su braccia nodose che le facevano male.  Egli  si fermò sul pianerottolo e voltandole improvvisamente il
mai provate. Ella era immedesimata nella tenebra, ed  egli  pure era tenebra; nulla era mai esistito prima di quel
l'oscurità e quelle labbra di fuoco. Cercò di parlare, ma  egli  le chiuse ancora la bocca con la sua. E ad un tratto ella
lasciato il luogo dove poteva avere notizie di Ashley.  Egli  era in battaglia, forse stava morendo; e la redazione del
a pezzi, unicamente perché non è in uniforme». Mentre  egli  si avvicinava, ella pensò che volentieri si sarebbe
stremati dal caldo e rovinati dalla dissenteria? Mentre  egli  si avvicinava lentamente attraverso la calca, alcuni gli
ad alta voce: - Speculatore! - con un tono pieno di veleno.  Egli  non badò a nessuno, ma sollevò il cappello per salutare
con le parole che le si affollavano sulle labbra. Ma  egli  la trattenne col gesto. - Sono venuto per dirvi, signore -
accorrere verso il Quartiere Generale. - Non andate - gridò  egli  drizzandosi sulla sella e agitando una mano. - Le liste
Videro le sue larghe spalle emergere dalla folla mentre  egli  si spingeva innanzi facendosi largo brutalmente. In un
amino le donne. La sua bocca si piegò al sorriso consueto.  Egli  sollevò il largo cappello di panama. - Arrivederci. Vado a
che era l'orgoglio di Lydia? Non lo riconobbe; ma quando  egli  balzò dal cavallo e afferrò il braccio di John Wilkes,
cera e i suoi occhi verdi brillavano a guisa di smeraldi.  Egli  non aveva mai visto un fuoco simile nel volto di una
chiese il giovane prendendola per il braccio. Ella annuí ed  egli  la aiutò cortesemente a scendere i gradini e la condusse
svenire.» Questa idea lo fece sentire molto uomo, e quindi  egli  raddoppiò di gentilezza. La fanciulla sembrava cosí strana,
il cuore. Possibile che ella fosse sgomenta al pensiero che  egli  potesse andare in guerra? No, era una presunzione
e i suoi occhi si velarono. Seduto, stringendole la mano,  egli  la fissò a bocca aperta. Con gli occhi bassi, Rossella lo
lo guardava attraverso le ciglia, con l'impressione che  egli  somigliasse a un rospo enorme. Egli fece per parlare piú
con l'impressione che egli somigliasse a un rospo enorme.  Egli  fece per parlare piú volte, boccheggiò, tornò ad arrossire.
a passar sopra ai suoi rossori! Se almeno fosse buio ed  egli  fosse incoraggiato dalle tenebre, e riuscisse a baciarle la
- Piú presto è, meglio è - rispose ella, sperando che  egli  rallentasse la dolorosa pressione sui suoi anelli, senza
pressione sui suoi anelli, senza costringerla a dirglielo.  Egli  balzò in piedi e per un attimo Rossella temette che facesse
piacere. - Sí, vi aspetterò qui. È fresco e si sta bene.  Egli  attraversò il prato e scomparve dietro alla casa,
per caso Sua Eminenza. Il cocchiere si levò il cappello,  egli  alzò la mano per benedire; senonchè, stupefatto di vedermi
di rivolgere tutta la sua attenzione a Rossella. Di solito  egli  era tanto buono e la trattava con una negligente deferenza
acuto verso Ashley per capire se se ne fosse accorto: ma  egli  stava giocherellando con la sciarpa di Melania, e le
io rimarrò giú e riuscirò a parlare con Ashley. Certamente  egli  avrà notato come sono corteggiata.» Calmò il suo cuore con
perché dopo tutto è sua cugina e non ha corteggiatori; e se  egli  non si occupasse di lei, rimarrebbe a far parete.» Riprese
una giornata magnifica per Carlo, una giornata di sogno, ed  egli  si era innamorato di Rossella senza sforzo alcuno. Dinanzi
rivolgeva delle domande a cui rispondeva lei stessa, sicché  egli  appariva intelligente senza dover dire una parola. Gli
in accenti furibondi. A breve distanza dalle tavole,  egli  era al culmine di una discussione con John Wilkes. - Per la
Che gridi evviva?» L'espressione di Carlo mostrava che  egli  le stava rivelando i segreti del suo cuore; ma ella non
da credere che le donne si interessano di queste storie!  Egli  credette che la sua espressione significasse muta
La mano di lei era nascosta fra le pieghe della sua veste;  egli  la cercò e la strinse, stupito della propria temerità e
del petto trattenendo il fiato. Erano praticamente soli; ed  egli  non avrebbe mai piú avuto una fortuna simile. E, anche se
aveva riso, né era svenuta né aveva emesso un grido, come  egli  aveva sempre immaginato che ogni fanciulla dovesse fare in
corda; e Carlo abboccò a quell'amo come se fosse nuovo ed  egli  fosse il primo a inghiottirlo. - Aspetterò quanto vorrete!
provata, perché questa era la prima volta in vita sua che  egli  turbava una ragazza. L'emozione fu inebriante. Diede al suo
sorriso giocondo. Entusiasmato per questa prova di affetto,  egli  afferrò il suo ventaglio e lo richiuse con tanto ardore che
dei calzoni. Da quando John Wilkes si era allontanato,  egli  era rimasto solo e non aveva pronunciato parola mentre la
infantili. «Un sorriso sgradevole» pensò Rossella.  Egli  continuò ad ascoltare tranquillamente, finché Stuart
- Un sorriso dei suoi denti candidi fece comprendere che  egli  era sicuro che tutti quanti sapevano perché egli non
che egli era sicuro che tutti quanti sapevano perché  egli  non dimorava piú a Charleston, e non gl'importava nulla che
scorso, a quella riunione politica, forse a quest'ora  egli  avrebbe sposato Lydia. Ma il rimorso si dileguò subito, col
si trovarono a lottare con l'amore. Ma questo trionfò;  egli  si disse che per una ragazza bastava esser carina, dolce, e
- Stranieri. Rivolse ad Ashley il suo piú bel sorriso, ma  egli  non la guardava in quel momento. Guardava Carlo e sul volto
affrettata ad accorrere a Tara per essergli accanto; ma  egli  aveva scritto ai suoi che lo raggiungessero ad Atlanta; e
della sua voce, privarsi di leggere nei suoi occhi che  egli  non l'aveva dimenticata? Mai! Per nulla al mondo! Ashley
gelosa! Ogni tanto si portava la mano sulla guancia che  egli  aveva baciata e risentiva l'emozione di quel momento. Certo
aveva pensato di dirgli. Solo dopo molte ore ricordò che  egli  non l'aveva baciata sulle labbra. E allora pensò come
come sarebbe stato il loro incontro se fossero stati soli:  egli  avrebbe curvato la sua alta statura e lei si sarebbe
che, nonostante l'affetto coniugale per Melania,  egli  le voleva ancora bene, come quel giorno del banchetto,
radere, io dovevo fare altrettanto. A Rossella sembrò che  egli  parlasse febbrilmente, per impedire che gli fossero rivolte
mai stata cosí contenta di vedere una persona, in vita mia!  Egli  arrossí di piacere per l'accento di sincerità delle sue
era piú rada, macchiata di tabacco e scompigliata come se  egli  la tirasse continuamente. Ma sembrava allegro e brillante,
Se almeno le riuscisse di trovare un argomento sul quale  egli  potesse conversare fino a casa, in modo da dover soltanto
detto nulla - mentí. - Avete un negozio? Come siete bravo!  Egli  sembrò un po' piccato che Súsele non avesse dato la
diceste che non avevate il becco d'un quattrino al mondo!  Egli  si schiarí la voce, si tirò i baffi e sorrise col suo
- Avete detto che avete guadagnato parecchio? Evidentemente  egli  era felice del suo interessamento. Ad eccezione di Súsele,
le ciglia folte e gli si avvicinò un po' di piú. - Cioè?  Egli  rise. - Senza dubbio vi annoio parlando di affari. Una
balbetterebbe, si scuserebbe, ma rifiuterebbe. Certamente  egli  pensava di sposare Súsele in primavera; privandosi di quel
D'altronde, i mendicanti non possono scegliere. Che  egli  fosse il fidanzato di Súsele non la turbava. Era già scesa
gli occhi fermi, socchiudendo le palpebre in modo tale che  egli  si allarmò un pochino; allora ella riabbassò rapidamente lo
Quartier Generale degli yankees - rispose senza riflettere.  Egli  inarcò le ciglia stupito. - Ma come, miss Rossella! I
di fantasia per le mogli, perché io ricamo molto bene.  Egli  si appoggiò indietro sul sedile inorridito; l'indignazione
singhiozzava dicendo ogni tanto qualche parola, dalle quali  egli  comprese che le cose a Tara non andavano molto bene. Il
probabilmente l'aveva fatto senza accorgersene. Certo, se  egli  potesse fare qualche cosa per la sorella di Súsele O'Hara,
di non mettere piede nella sua camera; altrimenti, se  egli  l'avesse veduta in questo momento, avrebbe letto nel suo
sul letto, tremante nell'oscurità. Dopo parecchio tempo  egli  bussò alla porta. - Avanti - disse Rossella cercando di
Rhett, e scusami con Melania. Vi fu una lunga pausa; quindi  egli  parlò con voce mordente. - Sei una piccola strega,
- Sei una piccola strega, vigliacca e pusillanime.  Egli  dunque sapeva! Rossella riprese a tremare, incapace di
buio, accendere un fiammifero, e la camera fu illuminata.  Egli  si avvicinò al letto e la guardò. Era in abito da sera. -
mi lasci spiegare... («Madre di Dio» pensò angosciata. «Se  egli  mi dice: "Spiègati!" che posso dirgli? Come spiegare...?»)
la strada. Vi era una luce fredda nei suoi occhi, quando  egli  l'afferrò costringendola ad alzarsi. Raccolse il busto e
fretta lo scialle e rimase rigida dinanzi a lui. Forse, se  egli  la guardasse e la vedesse cosí bella, quell'espressione
vedova riteneva sè stessa esclusivamente colpevole. In lei  egli  non trovava contraddizioni di sorta, è vero; ma, in tanto,
che senza certi titoli intellettuali cammino non se ne fa)  egli  preferiva andarsene vagolando per la campagna. A' libri
Cento, anche, gliene avea mandate!... E per fortuna  egli  ignorava quanto mai costassero alla madre sua quelle
seguiva le lezioni a bastanza regolarmente. Ne' primi tempi  egli  s'era trovato assai triste e come perduto nel tumultuoso
risollevato un po' l'animo. A pena il tempo era sereno,  egli  se ne andava fuor d'una porta, seguendo, a capriccio, la
là giù, lo stanco capo grigio di sua madre. Così  egli  aveva vissuto, non troppo malamente, fino alla primavera,
da alcuno e che non si sarebbe mai attesa da lui. Spesso  egli  si assentava per quelle misteriose gite a Nuova Orléans
Atlanta diventavano sempre piú lunghi. Quando era in città,  egli  trascorreva generalmente la maggior parte del suo tempo a
ella lo incontrava casualmente quasi ogni giorno. Sovente  egli  cavalcava accanto al suo calessino quando ella prendeva
che, non avendo nulla da fare e avendo pochi amici,  egli  la ricercasse soltanto per trovare un po' di compagnia.
con sbalordimento. Rossella era anche sicura che sovente  egli  faceva in modo da procurarle degli affari, perché conosceva
sul suo cavallo nero a una curva della strada; e quando  egli  si arrampicava sul carrozzino e le toglieva di mano le
irritata della sua condizione e vergognosa che  egli  la conoscesse. - Scendete subito da questo carrozzino,
- e la sua voce tremava. - Neanche per sogno - rispose  egli  calmo. - Sarà buio prima che giungiate a casa; e da queste
stasera. - Scendete! - E una nausea improvvisa l'assalse.  Egli  fermò subito il cavallo, le passò due fazzoletti puliti e
mai piú guardarlo in viso! - Non siate sciocca - le disse  egli  con calma. - Se piangete di vergogna siete una sciocca.
Si interruppe improvvisamente; e un silenzio fu tra loro.  Egli  raccolse le redini e percosse il cavallo. Continuò poi a
nessuno del Ku Klux? Sapete se Tommy Wellburn o Ugo...  Egli  si strinse nelle spalle con impazienza. - Come volete che
di lui. Provò un impeto di gratitudine e si chiese perché  egli  non era sempre cosí gentile. - Infatti, è un cavallo
Privo di morale. Non siete altro che... Insomma andatevene.  Egli  discese, sciolse il suo cavallo legato dietro al calessino,
aveva alcuna intenzione di piangere, lo guardò raggiante.  Egli  si volse a chiamare un'altra sentinella: - Olà, Bill! Vieni
dal freddo. - Vorrei vedere il capitano - disse Rossella.  Egli  aperse la porta e Rossella entrò col cuore che le batteva e
e di vitalità. Prima quasi che ella potesse accorgersene,  egli  si era chinato e l'aveva baciata sulla guancia. Sentendo il
il movimento istintivo del suo corpo per allontanarsi,  egli  l'afferrò per le spalle, esclamando: - La mia cara
stava borbottando col giovane ufficiale. - È irregolare.  Egli  non deve lasciare la prigione. Voi conoscete gli ordini. -
ma lo dominò e sorrise mostrando le fossette delle guance.  Egli  aveva avvicinato la sedia alla sua, e Rossella gli posò
Quando uscirete da questo orribile luogo? Rapidamente  egli  le coperse la mano con la sua e la trattenne contro il
lagrima, ma volgendo lievemente in alto il viso perché  egli  potesse baciarla piú facilmente. Fra un secondo la sua
un'intensità che parve la svuotasse di tutto il sangue. Ma  egli  non la baciò. Delusa e stupita, riaperse gli occhi e
una breve occhiata. Il capo bruno era chino sulle sue mani;  egli  ne sollevò una e la baciò; poi, prendendo l'altra, se la
scorgerlo. Riabbassò in fretta gli occhi per timore che  egli  sollevasse i suoi e vedesse la sua espressione. Era sicura
con disperazione il naufragio di tutte le sue speranze. Se  egli  avesse avuto uno scoppio d'ira come a molti altri uomini
non sono tipo da matrimonio! Poiché ella non rispondeva,  egli  riprese con subitanea violenza. - Non lo avevate
Gli occhi neri di lui brillavano maliziosamente mentre  egli  la fissava. - Dunque, tutto va bene e voi non avete un
delle verità scherzando e lo guardò per comprendere se  egli  era veramente addolorato. Si interessava davvero a lei? Era
porticato di zia Pitty? Mi diceste... che mi desideravate.  Egli  si gettò nuovamente indietro, appoggiando la spalliera
Una luce si agitò un attimo nei suoi occhi, ma  egli  tacque. - Diceste... che non avevate mai desiderato tanto
mi trarrò indietro. Se volete, ve lo metterò in iscritto.  Egli  la guardò in modo strano, sempre impenetrabile; Rossella
si sentiva piú tranquilla. Conoscendo Rhett, era certa che  egli  l'avrebbe tormentata e insultata per vendicarsi del passato
Tutto si poteva sopportare. Rialzò il capo. - Me lo darete?  Egli  la fissò come se si stesse divertendo, e quando rispose la
ferito. Si dibatté e si torse su quel braccio di ferro, ma  egli  la teneva cosí stretta da farle male; anche la mano che le
per amor mio. Inghiottí un sorso e cominciò a tossire; ma  egli  la costrinse ad inghiottire ancora. Ingoiò e il liquido
e le diede un po' di forza. Fece per alzarsi in piedi, ma  egli  la trattenne. - Lasciatemi. Ora me ne vado. - Non ancora.
vi sentiate male per istrada. - Lasciatemi andare. Vi odio.  Egli  accennò un debole sorriso. - Questo vi somiglia. Si vede
Udendolo ella balzò in piedi afferrando il suo cappello.  Egli  la prese per le spalle. - Non ancora! Vi sentite abbastanza
cappello con le mani tremanti di stanchezza. Fu stupita che  egli  avesse voglia di scherzare, sentendosi la corda intorno al
lei in condizioni cosí pietose. Non si accorse neppure che  egli  aveva le mani sprofondate in tasca, coi pugni stretti, come
maggiore riuscirono a indurlo a riprendere le redini.  Egli  scortava volentieri Melania, Pitty, Lydia e le loro amiche
Johnnie conosceva il valore del denaro. La prima settimana  egli  giustificò tutte le sue speranze, perché con cinque
Ugo aveva ottenuto col suo manipolo di dieci negri. Inoltre  egli  dava a Rossella un riposo che ella non aveva mai avuto da
diventate argomento di tutti i discorsi. Si diceva che  egli  fosse il capo di una associazione che impiegava piú di un
quella della signorina Pittypat fu quasi la sola in cui  egli  continuò ad entrare nel 1863; e se non fosse stato per
stato ricevuto. Zia Pitty era agitatissima ogni volta che  egli  era in città. Sapeva benissimo che cosa dicevano i suoi
il coraggio di dirgli che era male accetto. Ogni volta che  egli  giungeva ad Atlanta, Pitty faceva la voce grossa e diceva
sulla porta a proibirgli di entrare. Ed ogni volta che  egli  arrivava con un pacchettino in mano e un piccolo
devi essere cosí gentile con lui. Sii fredda e distante ed  egli  capirà. Forse sarà meglio che io scriva a Enrico pregandolo
male e dica un sacco di sciocchezze. Non può essere che  egli  sia tutto quello che dicono il dottor Meade e la signora
nulla. La sola cosa che importava erano i regalini che  egli  le portava da Nassau; coserelle che ogni signora poteva
queste parole automaticamente. La maggior parte di quanto  egli  diceva le entrava in un orecchio e usciva dall'altro, come
moglie. Rossella vedeva spesso Ashley adesso; ma mai sola.  Egli  passava ogni sera a darle il resoconto del lavoro della
mai piú. Ma forse, se si trovasse nuovamente sola con lui,  egli  lascerebbe cadere quella maschera di cortesia impersonale
un prezzo inferiore. Quando ella seppe il prezzo che  egli  aveva incassato per mille piedi di pavimento, scoppiò in
e il lavoro subiva notevoli ritardi, e molte volte  egli  non poteva neanche andare in città per le vendite. Vedendo
assumere dei galeotti! Franco pensò che se lo avesse fatto,  egli  non avrebbe piú potuto alzare la fronte. Peggio che essere
un peccato che peserebbe sulla sua anima qualora  egli  le permettesse di farlo. Da questa convinzione Franco
il doppio di quanto rendeva sotto la gestione di lei.  Egli  era cosí intelligente e aveva letto tanti libri che non vi
e materna indulgenza per i suoi errori, Ogni sera, quando  egli  veniva a casa stanco e scoraggiato, Rossella gli dava
di casa. Quest'ordine non avrebbe avuto nessun effetto, se  egli  non avesse fatto chiudere cavallo e carrozzino nella
non ho piú paura e verrò a stare con te e zia Pitty; cosí  egli  potrà tornare al lavoro e... Nemmeno con se stessa Rossella
Salí i gradini e le si avvicinò; e anche prima che  egli  parlasse, Rossella si rese conto che era un montanaro.
è il mio nome di battesimo. - Scusate. Qual è il cognome?  Egli  esitò un attimo. Poi: - Reputo che questo sia affar mio.
sgarbatezza dell'uomo quando dell'intromissione di Melania.  Egli  la guardò con animosità impersonale. - Sí. Una donna non
perfino Mammy gli passava accanto silenziosa e intimorita.  Egli  odiava i negri ed essi lo sapevano e lo temevano. Aveva
sufficiente. I negri non osavano neanche ridere quando  egli  era nelle vicinanze. Una volta Rossella gli chiese
fu sorpresa di avere da lui una risposta, perché di solito  egli  si limitava a dire: «Ritengo che questo sia affar mio». Li
di lui? Come le sarebbe stato possibile girare liberamente?  Egli  era sgarbato e sudicio, e a volte poco profumato; ma le
situazione sarebbe stata possibile. Prima della guerra,  egli  non sarebbe stato ammesso neanche nelle cucine. Ma ora era
casa e le signore gemevano nascostamente ogni volta che  egli  vi si adagiava, posando lo stivalone sul grazioso arazzo.
Ma nessuna di loro osava protestare. Specialmente dopo che  egli  ebbe osservato che, grazie al cielo, si addormentava con
Nessuno si era presentato quella mattina al lavoro ed  egli  non sapeva che fare. Rossella andò su tutte le furie e non
la bocca di lui nascosta tra la barba si muovesse, come se  egli  sorridesse del suo terrore. - Non ho l'intenzione di
a cagion di un delitto che per lui non era tale; eppure  egli  aveva liberamente dato una gamba e un occhio alla Georgia.
amare parole di Rhett nei primi giorni della guerra, quando  egli  aveva detto che non combatterebbe mai per una società che

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